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Giorni Vinti
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Tutti i contenuti di pietragi
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Uno strano effetto vedere la neve sui faggi con le foglie: sembra che non ne abbiano risentito più di tanto e dopo una certa sofferenza per arrivare al parcheggio senza le catene, essere da soli nel bosco (in realtà una coppia di matti che fuggiva l’ho beccata in fungaia…), nonostante il freddo e le mani congelate, è stato bellissimo, una giornata che mi ha rimesso a nuovo, anche se non avevo mai sentito tuoni con nevicate
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E poi la frenata perché … “quello là chissà che vuole?” :biggrin: quindi la fuga nel bosco di corsa, tutto in pochi secondi nel silenzio innaturale di una nevicata fuori stagione che rende tutto ovattato
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E poi all’improvviso, come nella vita, a volte si torna indietro e torna il freddo …per la lepre questo ritorno dell’inverno ha significato l’incontro con un bipede che non si aspettava in quelle condizioni meteo Prima la corsa spensierata in mezzo al sentiero…
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Meno colori del solito e anche meno compagnia perché solo una volta sono riuscito a coinvolgere qualcuno per un’uscita alla ricerca del “fungo da compagnia” e questo mi è dispiaciuto molto, ma la pioggia e i temporali erano frequenti e invogliavano a stare a casa. Sono stato tanto in giro, so che questo mio modo di passare il fine settimana non è compreso e poi lo stress “del quando torni?” e della ricerca di qualcuno cui regalare i dormienti quando in paese pochi li mangiano (si consumano solo i porcini), con il dubbio che qualcuno li butti e dopo aver fatto tanta fatica non è un bel premio…
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Una stagione meno fortunata rispetto al 2012: i boschi hanno fatto un po’ di bizze per partire, con pochi pezzi anche nelle fungaie e gente dappertutto perché quando le zone buone sono poche… tutti le scoprono in fretta
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Poi è lentamente cominciata la stagione dei boschi senza neve, una ricerca che mi piace tantissimo in un habitat davvero bello, con profumi e rumori molto particolari.
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E’ ora di scendere, non prima di dare un ultimo abbraccio a tutti questi monti che sento dentro e in cui non mi sento un estraneo
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Il crinale è un mondo di confine, un mondo a parte, mi scopro spesso a pensare a chi ha calcato questi posti un secolo o due fa, chissà quanti sono venuti quassù a pensare, quanti ci si sono rifugiati in tempo di guerra e quanti sono passati per lavorare… a volte vorrei che qualcuno si sedesse lì di fianco e che mi raccontasse qualche storia di quei tempi
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…non sono le mie pendenze, ma i posti sono bellissimi e apprezzo chi macina km in queste gole ripide e pericolose
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Finita la bufera si può andare lassù a fare due passi tra la folla, si sta in maniche corte, ma non sono i miei posti e mi sento a disagio
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Per i funghi è presto o bisogna guardare nei punti più assolati… ma c’è già qualcuno che mi ha preceduto :biggrin:
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E allora si decide per un’avventura diversa in boschi poco conosciuti alla ricerca di posti buoni per quando avrò tempo di seguire i funghi in modo migliore
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Sul crinale era impossibile andare, lassù c’erano condizioni troppo estreme (non sono nuvole, è il vento)
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Questa l’unica uscita in compagnia di Ale in una giornata soleggiata, ma con una tramontana che “pelava”, speravo di trovare una nuova fungaia … e ho trovato una bella rasatura del bosco, mi sa che hanno tagliato anche questi e qui d’ora in poi ci saranno solo acacie, querce, rovi e zecche
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Una giornata davvero fredda in cui ho messo una felpa in più rispetto al mio abbigliamento invernale
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Ho monitorato le “fungaie” di Carletto per vedere quanto mancava alla primavera, “rivedendolo” in azione in autunno alle prese con funghi belli ma non facilissimi, in piena ressa
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Ho cercato di vedere angoli particolari in un universo completamente bianco, ma nella stagione fredda i fuori pista non si possono fare e questo è un problema per me che i sentieri li frequento sempre poco o nulla e preferisco tagliare per il bosco per non annoiarmi e allenare il mio senso dell’orientamento
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Stranamente ho fatto pochissimi incontri con animali, anche se basta cercare per vedere dove i nostri amici/ nemici sono passati (e con la neve in genere è buona norma vedere dove passano)
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così come vedere che in un anno sono cambiati i confini territoriali regionali e che questi posti in teoria non sono più casa mia
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Vedere posti che amo invasi da ciaspolatori, sciatori, fondisti e dovermi confinare in angoli di bosco sempre più piccoli per evitarli mi mette tristezza,
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Mi è capitato per la prima volta di rinunciare a qualche uscita causa maltempo o di non arrivare all’obiettivo e di girare i tacchi prima, anche solo perché c’è troppa gente …e nel bosco, salvo gli amici, non ho voglia di vedere nessuno, men che meno gente rumorosa
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Eccomi qui a parlare del mio rapporto col bosco che è molto cambiato nel 2013, ma non per colpa sua. Lavoro, ansie, dolori e preoccupazioni mi stanno svuotando e non bastano più le passeggiate settimanali in solitaria per scaricare tutto. Insomma, per ora nubi all’orizzonte.
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pietragi ha risposto a leona nella discussione Utilizzo e Problematiche del forum
... e il cervo si è buttato su Iggava :biggrin: