Vai al contenuto

pietragi

Soci APB
  • Numero contenuti

    13111
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    97

Tutti i contenuti di pietragi

  1. pietragi

    Perchè

    5. Il faggio Il faggio è forse l'albero più bello dei nostri boschi. Prima del 2010 era per me un albero da passeggiate invernali sulla neve o estive, uno in particolare è nel mio cuore e vado a trovarlo ogni anno in Aprile, facendo 3-4 ore di cammino solo per toccarlo e per sentire scorrere la vita in lui. L'albero è un gigante aggrappato sull'orlo di un burrone che avete già visto in un altro topic: lì non ci sono mai andato a funghi, è una questione di rispetto. In primavera le foglioline sono di un verde accesissimo, in autunno i boschi cambiano colore ogni giorno quando è il momento di liberarsi del peso e mettersi il vestito da freddo. Il faggio è un bellissimo ambiente, ci sono alberi maestosi come ci sono gli alberi ritorti del crinale, il sottobosco può essere molto diverso da una zona all'altra, puoi avere il mirtillo, il muschio, tanta foglia o poca foglia, macchie fitte o macchie aperte con tanto sole, macchie di tagliato. Insomma ce n'è per tutti i gusti, ma il faggio è un amico selettivo, difficile da leggere, salire certe pendenze ti taglia le gambe ed accorcia la tua giornata di cammino, ti prosciuga le forze. In compenso l'ambiente è molto più fresco del castagno. Ma a volte, se lo sai leggere o se hai la fortuna di capire una piccola parte di questo meraviglioso mondo, ti può ricompensare con funghi meravigliosi per dimensioni e compattezza, gli stessi funghi al castagno sarebbero bacati: qui anche se soffrono il caldo sono sani. Il faggio è l'ultima scoperta, l'ultimo albero del mio percorso di crescita, il più difficile e il più intrigante e sempre più lo affronterò nelle prossime uscite, perché anche se non ho la struttura fisica adatta a certi ambienti sento che l'ostilità di questo mondo sta calando e quindi credo sia giunto il momento.
  2. pietragi

    Perchè

    4. Altri alberi In realtà l'appennino è un ambiente molto variegato, la vegetazione è spesso mista e bisogna conoscere anche altri alberi se si vogliono avere gradite sorprese. Il 2010 è stato un anno particolare e se si voleva raccogliere qualcosa in autunno, dopo la buttata estiva, bisognava provarle un po' tutte. I boschi di castagno hanno spesso altri alberi isolati, dal pino, alle acacie (sono sempre gli alberi cui ti aggrappi se scivoli nel ripido, guarda caso :biggrin: ), per arrivare alle querce o alle rare betulle. Andare alla quercia da Giugno a Settembre significa fare la sauna: è incredibile come il terreno può essere secco, quanto ci mette a bagnarsi adeguatamente e quanto sono veloci le buttate. Trovare un porcino in betulla è quasi una disgrazia, perché ti costringe a pensare a dove hai visto altri alberi del genere e magari fai qualche chilometro per vedere se 4-5 betulle hanno un regalo per te. Diciamo che questi alberi non sono tutti bellissimi da vedere, ma ognuno di loro può riservarti qualche sorpresa al momento giusto.
  3. pietragi

    Perchè

    3. L’Abete L’abete è un compagno più recente rispetto al castagno. E’ un ambiente che frequento sempre fuori stagione porcinara, soprattutto d’inverno e in primavera. L’abete è un albero maestoso, ma anche molto fragile, basta passeggiarci per vedere quanti alberi non ce la fanno da un anno all’altro. Abete rosso o abete bianco, dipende, hanno entrambi un loro fascino, in primavera forse di più, si scioglie la neve e cammini in un mondo fatato, con quell’odore resinoso nelle narici e con quel terreno ovattato che non ti fa sentire male ai piedi. A livello di funghi l’abete è una scoperta recente, tipica la ricerca dei dormienti da condividere con una massa di scalmanati che non vede l’ora di mettere qualche fungo nel cestino dopo un inverno all’ingrasso, ma che abbandonano presto il campo… e allora posso godermi il bosco da solo, esplorarlo a fondo, mangiare un panino guardando il mondo sotto di me, sentire tutti i rumori del bosco e rilassarmi in questo magico mondo, dire che rientro nel primo pomeriggio e uscire solo quando scende la sera: farlo con accortezza, non allontanandosi dai sentieri non è pericoloso ed è una sensazione di libertà inspiegabile. L’abete a livello porcinaro l’ho scoperto nel 2010, i funghi non sono un granchè come sapore anche se belli da vedere, ma è un ambiente da scoprire: abete rosso, bianco, alberi alti, alberi fitti, macchie tagliate, insomma c’è da studiare anche qui.
  4. pietragi

    Perchè

    2. Le origini e il castagno Forse il richiamo del bosco viene dalle mie origini che per parte di madre sono montanare. Ma nella mia famiglia nessuno è mai andato per funghi e così certe storie le sentivo solo raccontare in casa. Questo inverno sono tornato in quei luoghi con Marco-Bo ed ho sentito un odore specifico, oggi ho scoperto che è tipico dell’abete Douglas, che mi ha ricordato un bambino e suo fratello che andavano a more, lampone e fragoline di bosco e annusavano quell’odore che non ho mai ritrovato in nessun altro bosco. Ripensandoci è in quei tempi che ho trovato i primi funghi, d’estate: una manciata di galletti e due porcini, ricordo ancora la gioia per la casualità del ritrovamento non voluto, ma frutto di una scorribanda di due ragazzini di 6-7 anni. Passano gli anni e nel 2008 conosco grazie ad Alessandra i boschi dell’Appennino pistoiese: io non conoscevo nessun fungo e quindi la chiamavo di continuo per sapere se avevo trovato un porcino, ma quasi sempre la risposta era “Fungaccio”, piuttosto che “Verro” (i boleti a gambo rosso, per intenderci). E piano piano sento che è diverso camminare lì invece che in città, in quei boschi mi sento a mio agio, mi piace esplorarli, salire e scendere, ma voglio anche capire il perché della vita che vedo. Le mie ricerche mi portano ad Apb, dove qualcuno di buon cuore mi ha aiutato a capire il bosco, accelerando il mio percorso di crescita e dando risposte alle mie domande. La mia palestra è stata il castagno, perché mi sono imposto di crescere gradualmente, di conoscere bene quel tipo di bosco prima di avventurarmi in altri boschi più belli, ma anche più pericolosi e selettivi. I boschi di castagno non coltivati non sono belli, ma è come se fossero un figlio per me: sporchi, scavati dai cinghiali, caldi e umidi nei mesi caldi, a volte così secchi che la terra sembra cemento… altre volte così zuppi che non si sta in piedi nel ripido, con tante insidie nascoste (i rami spezzati sopra le foglie che spesso ti fanno cadere) ed altre visibili, ma che non sempre vedi e che sono ostacoli per chi è grande come me (rami bassi, spini, ragnatele). E anche i funghi sono come questi boschi, gli estatini e i pochi neri spesso bacati, ma con un profumo e un sapore incredibili in padella, in genere i funghi non hanno tanto tempo per crescere indisturbati, sono più “lavorati” dalle lumache, e le buttate sono poco durature, specie col caldo. Quando ci sono i funghi il castagno si riempie di gente, quando piove o sei fuori stagione i boschi sono diversi, più silenziosi, più godibili, meno aggrediti, puoi fotografare con calma o goderti il tuo giro, quasi fuori dal tempo…
  5. pietragi

    Perchè

    Settimana dura E' un po' di tempo che volevo aprirmi, spiegare il mio legame col bosco, ma... troppe cose per la testa, sempre di corsa dal lunedì al venerdì e quindi ho rimandato. Prima di tutto il titolo... beh diciamo che mi faccio delle domande e ho voluto guardarmi dentro per capire cosa ha creato il legame tra me e il bosco, cosa provo di volta in volta, cosa me lo fa desiderare durante la settimana e cosa mi fa cercare di starci dentro fino a che non cala la sera. Non ho tutte le risposte, ma qualcuna ce l'ho. Ho sempre avuto ritmi di vita molto stressanti che mi hanno sempre fatto sentire la necessità di fare sport come sfogo. Ora che sono uno sportivo da forchetta :biggrin: la mia sola attività è andare nel bosco, ma non lo faccio solo per quello, perché negherei le sensazioni che ogni volta si vivono. Sì ci sono anche i funghi, ma sono solo una parte e non spiegano tutto
  6. Purtroppo non solo a Roma, l'Italia è piena di case vecchie lasciate andare in malora e di case nuove costruite e che in gran parte rimangono invendute, ma si continua a costruire perchè altrimenti "ci sarebbero pesanti ripercussioni sull'occupazione" . Beh io non la vedo così, ma sbaglio sicuramente io
  7. Posto che sia vero, perchè qualche dubbio ce l'ho, sono abbastanza disgustato, ma non tanto dal boia, ma dal business che c'è dietro. Poi è schifoso anche chi preme il grilletto, ma chi ce lo manda me ne fa molto di più
  8. Certo che bisogna essere ben malati per fare certe cose...
  9. In Italia funziona così purtroppo, basta costruire, anche robaccia, ma basta costruire. Ricorda un pò la storia vista domenica sera su Rai3 del sindaco di un paesino del Cilento che è stato ammazzato quest'estate, gran bel reportage
  10. pietragi

    Per digerire i ravioli....

    Biula hai mancato la raviolata, ma non ti sei scoraggiata e ci hai fatto fare un giretto sulla neve. Anche io quando passeggio lascio scorrere i miei pensieri, tu l'hai anche condiviso e quindi brava Giovanni
  11. pietragi

    A caccia di tramonti

    Salvo io vedo solo la 2, la 8 e la 9, ed è l'ultima che mi piace più di tutti
  12. Moro mi piacciono queste "trappole" fotografiche, bella idea
  13. Bravi ragazzi nemmeno la neve vi ha fermato... bella idea quella dei porcini innevati :biggrin:
  14. Stefano peccato per le vostre condizioni fisiche perchè ci siamo persi altri bei panorami.:biggrin: Comunque quei monti sono bellissimi Giovanni
  15. Che nelli questi posti di confine così pieni di storia e di sofferenza. Peccato che la neve non sia tantissima Giovanni
  16. Roberto mi è piaciuta questa gita sulle montagne e vedere che ogni angolo del nostro paese regala meraviglie Giovanni
  17. Io non ci sono, toglimi pure dalla lista
  18. pietragi

    Ritratto....

    Mario bella foto, poi gli strumenti aiutano anche eh? :biggrin: Giovanni
  19. Giancarlo è bello vedere che in ogni passeggiata, se si vuole, c'è vita da osservare Giovanni
  20. Salvo la tua terra aimbiancata è un vero spettacolo, proprio perchè si vede che non è nata per la neve Giovanni
  21. Ivan mi è piaciuta molto questa tua riflessione su quesi monti e la loro storia, questa è l'unica occasione in cui mi piacerebbe saper sciare Giovanni
  22. Allora vengo anche io, tanto non ti faccio troppo male col mio bastoncino :biggrin:
  23. Per il fungo non so aiutarti, ma le foto sono molto belle, davvero Giovanni
×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).