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Giorni Vinti
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Risposte pubblicato da Fabry72
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Bel raccolto!
se mi permetti una critica, pero'..... i funghi van puliti, almeno sommariamente, in loco.
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La domanda puo' sembrarti banale , come si fa a determinare un fungo cosi'??
Quale metodologia si deve seguire.??
un buon punto di partenza e' l'utilizzo di chiavi dicotomiche.
Diversi libri "teorici" le propongono (tipo Moser, Courtecuisse, etc)... con queste puoi arrivare direttamente alla specie o, almeno, al genere. da li, con monografie specifiche alla specie.
Inutile dire che poi, con l'esperienza, bene o male arrivi "vicino" alla determinazione
un esempio di chiave dicotomica lo trovi qui:
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Ciao Anto13,
probabile Albatrellus cristatus (amaro).
Scoiattolo
pare anche a me.
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Collybia fusipes
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2) Che di fotografia ci capisco ancora meno... ho fatto tutto il giorno a litigare con la digitale, però forse non è solo colpa mia, pare che proprio sia fusa oramai.
Vi saluto tutti con questa bella specie da determinare .
Un saluto, Sam
direi Tricholomopsis rutilans.
P.S.
bel raccolto!
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io l'ho trovato in abetaia...
confermo. cresce sotto conifere (personalmente sempre trovata sotto abete rosso) e' abbastanza frequente e raggiunge facilmente dimensioni notevoli.
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ciao Fabio, è vero!
la tossicità può variare nell'ambito di una stessa specie anche in relazione al tipo di substrato nutritizio, delle condizioni ecologiche, ecc.
Ma attenzione..... un fungo scientificamente appurato come velenoso o mortale, tale è in ogni parte del mondo, poi magari secondo le tradizioni locali può venire "trattato" in mille modi per "attenuare" tale tossicità (vedi nel caso dell'Amanita muscaria) sottoposta ai più disparati trattamenti in Russia e Siberia.
Anche in Italia (specialmene in alcune zone del Sud), alcuni Boletus della Sezione Luridi, compreso il B. satanas, sottoposti a particolari e laboriosi trattamenti vengono poi consumati; ma non so alle fine cosa rimane del fungo.
Ennio.
Come giustamente dice Ennio anche da noi ci sono diverse usanze "locali" che portano a consumare funghi normalmente non commestibili.
Basti pensare al gia' citato satanas, il L. tesquorum in puglia, la stessa C. nebularis e il chiodino in Lombardia, la G. esculenta in trentino.
A parte forse nebularis e chiodini i funghi vengono sempre "trattati" in maniera particolare ed hanno tempi di preparazione molto lunghi che (probabilmente) riducono o annullano le sostanze tossiche presenti.
Ovviamente l'invito e' e dev'essere SEMPRE quello di evitare il consumo di queste ed altre specie potenzialmente tossiche, ci mancherebbe! Pero', in tutta sincerita', da qui al "processare" chi ha pacatamente e serenamente riportato un'usanza locale... ce ne corre!
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con i pori cosi' scuri, per il primo, l'unica idea che mi viene e' il Porphyrellus porphyrosporus.
il secondo non si capisce bene, anche se (gambo a parte) somiglia a un Albatrellus cristatus o ovinus (io di solito lo trovo sotto conifere o misto)
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....per il laccio, concordo con l'esperto.... il rischio che si corre tenendo un'arto con scarso ritorno-afflusso sanguigno non si riferisce solo al discorso veleno, ma anche ad altre complicanze che possono derivare dalla ridotta perfusione ematica......
insomma la migliore cosa da fare è quella di restare calmi e fermi, immobilizzare la parte colpita, per quanto possibile, chiamare ed attivare immediatamente i soccorsi, ricordandoci dell'utilità del gps non solo per le fungaie, ma per la possibilità di coordinate precise che i soccorritori possono seguire....
e ricordiamoci che è sempre meglio essere in due nel bosco.....
L'uso del laccio non e' sbagliato, aiuta comunque a rallentare il flusso sanguigno e la sensazione di malessere per lo sfortunato.
Va pero' usato con cognizione. non dev'essere strettissimo e ogni 10 minuti va tolto per qualche minuto e spostato un pochino.
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potrebbero essere dei roseoalbidus?
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..intanto saluto tutti
poi rispondo a Fabry.... i boschi sono laziali, in provincia di Roma, Lariano per la precisione......
ciao :hug2:
ops.... che figuraccia! pensavo si riferisse al lago di Como (o Lario)! dove ci sono splendidi e ricchi castagneti!
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dalle foto risulta difficile etichettare questo porcino
il cappello e'da nero sofferente
e anche il gambo privo direticolo
mentre proprio quest'ultimo cromaticamwnte ricorda un esta
ma proprio perche'differenza cromatica per me non e'determinate
la soluzione era odorarlo...li non ci sono storie
il neroavrebbe vinto su ogni altro fungo!!!
per me nero !
beh... come profumo l'estatino e' sicuramente piu' forte del nero....
l'odore NON era comunque da edulis per intenderci, decisamente piu' intenso.
determinare un aestivalis e un aereus dall'odore... la vedo difficile, personalmente non ne sono in grado.
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ma arriva dai castagneti lariani?
mai trovato da quelle parti!
l'unico luogo "lombardo" dove li ho trovati e' stato il parco di monza.... tra l'altro ad aprile! poi ovviamente nelle sugherete sarde
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Adesso che vedo le foto, penso che potrebbe essere, soprattutto per il colore del cappello
però il gambo non mi sembra uguale..
http://www.apasseggi...album=154&pos=4
x scoiattolo: un'altra ipotesi?
aiuto... Metti una foto
quella foto la vedo molto "rossa" sul mio monitor, poco "realistica" se mi passate il termine.
il classico badius da conifera di solito e' questo:
(foto trovata in rete, tratta da http://www.rysch.com/pilze/Xerocomus_badius.htm)
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sembrerebbe proprio lui!
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Mah. La base rossastra al gambo è propria da fecthneri. E basta unfaggetto perche lo ho trovato a 1.400 in abete quasi puro.
il fechtneri non ha mai un colore cosi' scuro e una cuticola cosi' liscia. presenta invece un colore che varia tra il grigio e il beige, con cuticola vellutata, la carne e' poi gialla che vira leggermente all'azzurro. il gambo ha un leggerissimo reticolo concolore.
nelle foto invece il gambo pare non avere ornamentazioni di sorta e l'attacco al cappello e' tipico da Xerocomus, la carne e' bianca e vira all'azzurro, i pori si macchiano di nero al tatto.
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Io penso non sitratti di un Boletus, ma più semplicemente di uno xecocomus , ed indagherei vicino allo Xerocomus badius, pruinatus o chrysenteron.....
Daniele
P.S tutti e tre hanno carne che vira leggermente l blù al taglio, vi posto alcune immagini
Bravissimo!
e' esattamente uno Xerocomus badius!
sicuramente sofferente e ingannatore... ma e' lui!
buon commestibile dopo cottura.
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Secondo me è un semplice Pinophilus.. Io sulla Laga li trovo così.. sono molto strani.. gli ignoranti li scambiano per ipotetici "porcini neri" ( Aereus), che però sotto faggio non crescono!
il pinophilus non vira al tatto.
qui si parla invece di pori che virano al nero (anche se dopo un po' di tempo... ma questo puo' essere dovuto al secco patito dal fungo).
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Dalle tue foto il gambo non sembra giallo, e poi è molto più maturo... ma per me potrebbe essere questo
il fechtneri ha la carne gialla.... e difficilmente cresce sotto abete.
secondo me sei piuttosto fuori strada.
sempre secondo la mia idea, quello che piu' falsa rispetto al solito e' il gambo...... riprova.
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Raffa...se ri diciamo tutti che era un estatino...quante crostate di ricotta in più porti la prossima volta...????
allora concordo sull'aestivalis e, soprattutto, sulla crostata di ricotta!
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rispondendo "qua e la"...
il gambo era stato tagliato in quanto non destinato ad una determinazione. so bene come portare i funghi per il loro riconoscimento o semplicemente per studio, avendo aiutato spesso e volentieri a determinare i funghi per varie mostre
Il dubbio sulla commestibilita' non c'era... per quello visto che era leggermente larvato, ne ho eliminato la parte bassa.
tornando al fungo..... ho volutamente evidenziato la cuticola liscia e il tipo di reticolo in quanto, secondo me, fondamentali per distinguere un aereus da un aestivalis. il colore poi e' tipico da nero.... l'unico "neo" e' il colore del gambo... forse piu' da estatino.... ma mi e' gia' capitato di trovar neri appenninici, non freschissimi, col gambo di quel colore.
se me l'avessero portato al micologico milanese non avrei avuto dubbi a classificarlo come aereus.....cosi' come se mi avessero chiesto "ci son neri in valtellina?".... sempre senza dubbio avrei detto di no! da qui il "mio dubbio"!
per la foto di Daniele.... beh... mi unisco ai pandini..... : edulis per me
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Potrei concordare con al determinazione anche io, ma quale è l'habitat?
parla di pecceta trentina a 1500 m. di quota
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Amanita Excelsa var Spissa , credo....
concordo
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L'altezza e la pianta sono due buoni candidati alla crescita di questa specie, potresti trovare anche delle Amanite Caesaree :man_in_love:
non qui! non in valtellina!
non e' ambiente da aereus!
il bosco lo frequento da anni ed anni... e' appena sotto casa mia a Teglio..... e di neri qui proprio non se ne sono mai visti!
considera che ci passo quasi tutti i giorni in agosto... e in tutti i w.e. di luglio.... aestìvalis si, ci sono, non abbondanti ma qualcuno lo fa.... edulis anche.... la caesarea potrebbe esserci in qualche angolo, non lo escludo... e' meno "difficile" come fungo.... ma l'aereus...
amanite ovoidea
in Funghi da determinare e da riconoscere
Inviato
e' inconfondibile... specialmente per l'odore... assai sgradevole e forte