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Lupo del salento

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  1. Lupo del salento

    Oggi solo 2 Kg.

    Io voto per un ban di tre mesi... vabbè di cinque minuti
  2. Lupo del salento

    Oggi solo 2 Kg.

    Non è giusto..... mentro io combatto con le malattie (di tutti) tu te ne vai nibbosco naaaaaaaaaaaaaa
  3. Salvo 2e3 si avvicinano molto al mio concetto di squarrulosum, certo da una foto senza un minimo di caratteristiche organolettiche è difficile arrivare alla determinazione, ciònonostante mi aspetterei per il primo un odore nullo sicuramente non pepato ed un sapore lieve farinoso anche se non la vedo dovrebbe esserci un residuo di cortina biancastro, io lo inserirei in terreum s.l. (+ probabilmente gausapatum ma, perchè no, potrebbe essere anche un myomyces). Ciao
  4. Cortinarius candelaris Fries, Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 305 (1838) Spore: ellittiche, guttulate o con contenuto granuloso 8,5 –10 x 5 µm
  5. Cortinarius candelaris Fries, Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 305 (1838) Cappello: 2-3 cm di diametro cappello ocra prima emisferico poi piano , cuticola igrofana, al disco pruinosa, a tempo umido untuoso, margine intero scanalatonegli esmplari più vecchi più bruno del resto della cuticola . Imenio: lamelle spaziate frammiste a lamellule, annesse, filo intero, ocra chiare poi color ruggine intenso, lamelle molto spesse. Gambo: 0,5 –0,8 cm 1 x 7 cm, nudo, cilindrico affusolato lungamente infisso nel terreno, bianco fibrilloso lucente , presenti evidenti resti di cortina all’apice, gambo fistoloso Carne: biancastra esigua nel cappello, fibrosa nel gambo, immutabile, odore tipico rafanoide, sapore rafanoide; Microscopia: spore ellittiche, guttulate o con contenuto granuloso 8,5 –10 x 5 µm
  6. Cortinarius castaneus (Bulliard) Fries, Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 307 (1838) [1836] = Agaricus castaneus Bull. 1786 Basidio
  7. Cortinarius castaneus (Bulliard) Fries, Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 307 (1838) [1836] = Agaricus castaneus Bull. 1786 Spore
  8. Cortinarius castaneus (Bulliard) Fries, Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 307 (1838) [1836] = Agaricus castaneus Bull. 1786 Data ritrovamento:11.02.2004 Luogo di crescita: bosco di Quercus ilex e macchia mediterranea. Località Partita Grande – Li Lei (Lizzanello - Lecce) Raccoglitori: Baglivo A. De Giorgi D. Cappello: 0,5-8 cm da convesso a emisferico sino a piano, margine da involuto ad eccedente da regolare a lobato nell’adulto, colore bruno ruggine con fibrille innate concolori o più scure e con macchie, cuticola igrofana untuosa a tempo umido; negli esemplari giovani al margine sono visibili i resti della cortina biancastra come feltrosità . Imenio: lamelle brune poi color ruggine, frammiste a lamellule di varia lunghezza; smargiante con dentino con filo ondulato. Gambo: 0,8-1,5 x. 3,6 – 5,0 cm Cilindrico flessuoso privo di bulbo basale; bianco sericeo con evidente cortina bianca , con l’età diviene subconcolore al cappello lascinado intatta solo una zona anulare supriore bianca sericea, gambo fistoloso cavo Carne:bianca esigua nel cappello fibrosa nel gambo; odore fungino, sapore dolce Note: sez. Telamonie con gambo con toni violacei almeno nella parte alta del gambo (cappello da bruno castano a bruno cioccolata – orlo del cappello mai viola o grigio violagambo più o meno slanciatogambo con anello fugace non membranoso)
  9. Amanita verna (Bulliard) Lamark Encycl. Méth. Bot. (Paris) 1: 113 (1783) = Agaricus bulbosus f. vernus Bull. Agaricus vernus Bull., Herbier de la France 3: tab. 108 (1783) [1782-83] Amanita phalloides var. verna (Bull.) Lanzi, Bull. Soc. Hist. nat. Afr. N. 7: 145 (1916) Amanita virosa Secr., (1833) Amanitina verna (Bull.) E.-J. Gilbert, Iconographia Mycologica 27(Suppl. 1): 78 (1941) Venenarius vernus (Bull.) Murrill, Lloydia 11: 104 (1948)
  10. Amanita verna (Bulliard) Lamark Encycl. Méth. Bot. (Paris) 1: 113 (1783) = Agaricus bulbosus f. vernus Bull. Agaricus vernus Bull., Herbier de la France 3: tab. 108 (1783) [1782-83] Amanita phalloides var. verna (Bull.) Lanzi, Bull. Soc. Hist. nat. Afr. N. 7: 145 (1916) Amanita virosa Secr., (1833) Amanitina verna (Bull.) E.-J. Gilbert, Iconographia Mycologica 27(Suppl. 1): 78 (1941) Venenarius vernus (Bull.) Murrill, Lloydia 11: 104 (1948)
  11. Amanita verna (Bulliard) Lamark Encycl. Méth. Bot. (Paris) 1: 113 (1783) = Agaricus bulbosus f. vernus Bull. Agaricus vernus Bull., Herbier de la France 3: tab. 108 (1783) [1782-83] Amanita phalloides var. verna (Bull.) Lanzi, Bull. Soc. Hist. nat. Afr. N. 7: 145 (1916) Amanita virosa Secr., (1833) Amanitina verna (Bull.) E.-J. Gilbert, Iconographia Mycologica 27(Suppl. 1): 78 (1941) Venenarius vernus (Bull.) Murrill, Lloydia 11: 104 (1948)
  12. Amanita verna (Bulliard) Lamark Encycl. Méth. Bot. (Paris) 1: 113 (1783) = Agaricus bulbosus f. vernus Bull. Agaricus vernus Bull., Herbier de la France 3: tab. 108 (1783) [1782-83] Amanita phalloides var. verna (Bull.) Lanzi, Bull. Soc. Hist. nat. Afr. N. 7: 145 (1916) Amanita virosa Secr., (1833) Amanitina verna (Bull.) E.-J. Gilbert, Iconographia Mycologica 27(Suppl. 1): 78 (1941) Venenarius vernus (Bull.) Murrill, Lloydia 11: 104 (1948)
  13. Amanita verna (Bulliard) Lamark Encycl. Méth. Bot. (Paris) 1: 113 (1783) = Agaricus bulbosus f. vernus Bull. Agaricus vernus Bull., Herbier de la France 3: tab. 108 (1783) [1782-83] Amanita phalloides var. verna (Bull.) Lanzi, Bull. Soc. Hist. nat. Afr. N. 7: 145 (1916) Amanita virosa Secr., (1833) Amanitina verna (Bull.) E.-J. Gilbert, Iconographia Mycologica 27(Suppl. 1): 78 (1941) Venenarius vernus (Bull.) Murrill, Lloydia 11: 104 (1948)
  14. Amanita verna (Bulliard) Lamark Encycl. Méth. Bot. (Paris) 1: 113 (1783) = Agaricus bulbosus f. vernus Bull. Agaricus vernus Bull., Herbier de la France 3: tab. 108 (1783) [1782-83] Amanita phalloides var. verna (Bull.) Lanzi, Bull. Soc. Hist. nat. Afr. N. 7: 145 (1916) Amanita virosa Secr., (1833) Amanitina verna (Bull.) E.-J. Gilbert, Iconographia Mycologica 27(Suppl. 1): 78 (1941) Venenarius vernus (Bull.) Murrill, Lloydia 11: 104 (1948)
  15. Amanita verna (Bulliard) Lamark Encycl. Méth. Bot. (Paris) 1: 113 (1783) = Agaricus bulbosus f. vernus Bull. Agaricus vernus Bull., Herbier de la France 3: tab. 108 (1783) [1782-83] Amanita phalloides var. verna (Bull.) Lanzi, Bull. Soc. Hist. nat. Afr. N. 7: 145 (1916) Amanita virosa Secr., (1833) Amanitina verna (Bull.) E.-J. Gilbert, Iconographia Mycologica 27(Suppl. 1): 78 (1941) Venenarius vernus (Bull.) Murrill, Lloydia 11: 104 (1948) Cappello: 3,2 – 8,3 cm (negli esemplari descritti, ma anche superiore negli esemplari non raccolti), da globoso-emisferico a piano-convesso infine appianato, margine regolare, non striato; cuticola facilmente asportabile, untuosa a tempo umido sericea a tempo secco, bianca con lievi toni ocracei al disco, perfettamente nuda. Imenio: lamelle bianche, libere, fitte, intercalate da numerose lamellule tronche, tagliente intero, a volte ventricose. Gambo: 0,8-1,5 x 3-10 cm, centrale, slanciato lievemente attenuato in alto e bulboso alla base (grosso bulbo napiforme), al di sopra dell’anello finemente striato per i seni delle lamelle, anello piccolo supero discendente membranoso bianco attaccato molto in alto sul gambo,gambo al di sotto dell’anello bianco sericeo talvolta evidenziante zebrature bianche simili a A. phalloides, midolloso – farcito. Volva bianca, membranosa sacciforme adnata al bulbo a lembi liberi; nella forma di ovulo si presenta di forma napiforme. Carne: bianca immutabile, soda poi tenera con l’età nel cappello; fibrosa nel gambo. Odore gradevole fungino. Carne reagente al KOH con vistoso colore giallo. Note: Fungo velenoso mortale di facilissima determinazione, tipicamente primaverile, Si distingue da A. phalloides var. alba per la reazione negativa di quest’ultima alle basi forti KOH o NaOH al contrario A. verna diviene gialla in ogni sua parte ad eccezione che sulla volva. La bibliografia è notevolmente contrastante su questa affermazione e sul nome corretto da dare a tale taxon per cui vedere lo schema seguente.
  16. Tricholoma atrosquamosus (Chevalier) Saccardo Data ritrovamento: 14.01.2004 Luogo di crescita: all’interno di bosco di Q. ilex Loc. la lizza (LE) Raccoglitore: Baglivo A. Determinatori: Baglivo A., De Giorgi D. Cappello: 2,5 – 5 cm, piano depresso con umbone centrale, margine revoluto; cuticola formata da squame scure più fitte al centro e poi diradantesi in periferia. Imenio: lamelle bianco grigiastre annesse con dentino frammiste a lamellule; filo integro tendente a colorarsi di nero. Gambo: 0,7x3,5 cm cilindrico privo di bulbo basale, biancastro, percorso da fibrille concolori al cappello più evidenti in alto. Carne: bianca, con caratteristico odore pepato e lieve componente farinosa, sapore lievemente farinoso Microscopia: spore ellissoidali, finemente guttulate, di 6 – 8 μ. Basidi tetrasporici, grossomodo clavati Note: Cresce sia sotto latifoglia che sotto conifera, E’ un fungo abbastanza comune ma di difficile riconoscimento per la sua straordinaria somiglianza con T. squarrulosum che però si ritrova solo sotto latifoglia, ed è caratterizzato dalla presenza di squame sullo stipite oltre che , caratteristica non costante, per la presenza di squamette rilevate, a ciuffi, anche sul bordo. In letteratura viene citata una possibile confusione con T. orirubens che a tutt’oggi non è mai stato ritrovato nel Salento. Specie commestibile, ma, purtroppo soggetta a confusione, da parte di raccoglitori inesperti, con Lepiota brunneoincarnata (velenosa mortale) facilmente rinvenibile nelle pinete litoranee. La confusione con altri Tricholomi tossici (T. pardinum p.es.) è improbabile nel Salento per la mancata crescita ( a tutt’oggi nessun ritrovamente) nell’areale. Bibliografia essenziale: Riva A. Tricholoma pag. 224-225, Galli R. I tricolomi pag. 132; RAMB 3/2000
  17. e lo sapevo io! Mai sbilanciarsi... eheheheheh Enzo onestamente penso che sia una varietà che si è inventata Bon ... ma io chi sono per dirlo? Un abbraccio
  18. Vabbe'! Però non sparate sul pianista! Tricholoma vaccinum var. fulvosquamosus
  19. Ciao Ragazzi, buona giornata a tutti
  20. ogni stagione del bosco ha i suoi padroni... splendidi lepidus in ogni dove
  21. qua e la gruppetti di gallinacci, anche loro hanno freddo e si coprono come possono
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