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Il nostro Daiano ci ha lasciato


Pedroso

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Ieri ho provato a scrivere qualcosa ma non ci sono riuscito..nemmeno oggi riesco a trovale parole adeguate per decrivere questa ferale notizia.

Di certo rimane il ricordo di una persona con cui mi sono spesso confrontato con estremo piacere e di cui apprezzavo davvero tantissimo l'eleganza con cui scriveva e descriveva qualsiasi cosa, anche la raccolta o il ritrovamento di un funghetto o un fiore.

Le parole di Giorgio erano sempre perfette, ineccepibili.

Una persona saggia, colta ed intelligente ci ha lasciato, o meglio e' andata avanti prima di noi, lassu' e da lassù ci seguira' in ogni nostra uscita di questo statene certi, ma ci ritroveremo un giorno Giorgio, ovviamente a parlare anche di funghi. :bye1:

Il mio pensiero ed il mio abbraccio terreno ora vanno a chi rimane: Maria, sappi che ti sono vicino. :smilies90:

Fabio

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Un'ultima cosa: so che l'avrete gia' fatto molte volte come me, ma rileggete ancora una volta queste parole di Giorgio, dedicate alla povera Eluana alla quale sapeva si stava velocemente ed inevitabilmente avvicinando, e capirete ancora di piu' quanto era un Grande Uomo.

La bellezza e l'intensita' di queste parole non necessitano nemmeno di commenti. Grazie Giorgio per averci lasciato queste parole.

 

Eluana

 

Echi d’una sommessa preghiera.

Ti sfiora questo mio sussurro ?

 

Che sapore hanno i ricordi ?

Hanno luce, vividezza, vitalità ?

O hanno smesso da tempo di dibattersi ?

 

E’ allora il buio a dilagare nella mente ?

Lo vedi ? Ti angoscia come succede a noi ?

 

Senti il calore della mia presenza qui ?

Arriva a lambire la tua coscienza ?

La tua anima, forse ?

O questa è già migrata altrove ?

 

Magari dove potremo incontrarci un giorno.

E dove queste pietose domande troveranno risposte.

 

Interrogarsi è un po’ pregare.

Superare l’oggi e il qui.

 

Tu ci hai preceduti nel viaggio.

Da tempo sei solo di te stessa.

E credo di Dio.

Modificato da didò
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Alla fine la Luce

 

Sentì che qualcuno gli baciava la mano, aprì gli occhi e vide suo figlio. Gli fece pietà.

Anche la moglie si avvicinò, le lacrime le scendevano sulle guance, lo guardò con occhi disperati. Gli fece pietà.

"Li sto tormentando - pensò - soffrono ma staranno meglio quando sarò morto."

Avrebbe voluto dirlo ma non trovò la forza."Del resto perchè dirlo" pensò.. Occorreva farlo.

Provava pietà per loro, voleva fare in modo che non soffrissero, doveva liberarli e liberare se stesso da quelle sofferenze.

"Com'è bello,com'è semplice- pensò.- E il dolore? Dov'è il dolore?"

Si mise in ascolto.

"Ah,eccolo. Non importa, rimani pure. E la morte, dov'è?"

Cercò la sua solita paura della morte ma non la trovò. Dov'era? Quale morte?

Non aveva alcuna paura perchè non c'era alcuna morte.

Al suo posto, la luce.

 

Lev N.Tolstoj, La Morte di Ivan Il'ic

 

 

Ecco, io non so se sia così, ma spero, mi auguro di sì.

 

Spero che Giorgio sia adesso inondato, accecato da una luce che abbaglia, come quella della neve in montagna..una luce che ti costringe a socchiudere gli occhi per non lacrimare, e a fare una smorfia che assomiglia tanto ad un sorriso...

 

Arrivederci Amico :bye1: :smilies90:

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Che strana la vita. Con Daiano mi ero lasciato in maniera bruttissima quattro anni fà. Per futili e sciocchi motivi ce ne eravamo dette e fatte di tutti i colori. Col tempo ho appurato che non ero io ad avere ragione, anche se l'orgoglio mi impediva di ammetterlo e cercavo sempre nei suoi scritti, nei suoi racconti, nelle sue foto (che in realtà erano stupende), di trovare qualcosa che mi confermasse la brutta opinione che mi ero artificiosamente e frettolosamente fatta di lui. Poi non più tardi di 5 giorni fa, in occasione dell'anniversario della morte di Pantani, mi sono ricordato di una poesia (che ahimè non ho salvato) che lui scrisse e postò la sera in cui si seppe la notizia della morte del pirata. Ho iniziato a cercarla tra documenti salvati, dischetti ecc. sempre pensando a lui e mi sono reso conto che finalmente pensavo a lui in modo diverso, tanto che mi ero ripromesso (come ho già fatto personalmente con qualcuno che in quella stessa circostanza avevo offeso) che prima o poi avrei cercato di contattarlo per poter chiarire definitivamente la questione. Non ho fatto in tempo, ho perso tempo e un'occasione. Peccato. Ora lo penso seduto sulla sua panchina sul viottolo di montagna che aveva fatto restaurare a godere della bellezza del Creato e magari ora sa che dopotutto anche io sono un pò meglio di come mi immaginava. Ciao Daiano e un pensiero commosso alla famiglia.

Daniele

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ciao Giorgio,ho avuto il previlegio e l'onore di conoscerti di persona qualche anno fa a Vallombrosa,ho avuto la possibilità di approfondire la tua conoscenza leggendo i tuoi racconti sulle tue amate Alpi e i tuoi interventi da cui traspare l'amore e la passione con cui hai sempre sostenuto questa Associazione che ci ha fatto conoscere e a cui tieni particolarmente.

grazie Giorgio,le persone speciali rimangono sempre nei ricordi di chi le ha conosciute

Maria ti sono vicino

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Fatti due risate Giò

 

Apprendiamo con grande dolore della scomparsa di un carissimo amico e storico ex socio axxxt, Giorgio "Daiano", pur nella diversità di vedute, questo caro amico si era distinto per il suo alto profilo e per il suo mettersi sempre a disposizione degli amici e delle comunità nelle quali partecipava alla condivisione di progetti e percorsi.

 

Ci uniamo al cordoglio di tutti coloro che vedevano in lui una figura di riferimento e un amico prezioso sempre disponibile a fornire utili e puntuali consigli, i tuoi suggerimenti e le tue riflessioni resteranno per sempre nel cuore di tutti noi.

 

Il Presidente dell'Associazione axxxt

Pietro cuxxi

 

 

Ma "carissimo amico" di chi , ma quando , ma in che modo ??

 

L'Amicizia è una cosa seria , non scherziamo .

 

Giorgio ci teneva assai al senso profondo della parola , ed è stato molto selettivo in questo .

 

Che lo si rispetti almeno ora con il silenzio , se non si è stati in grado di rispettarlo in vita con le parole e le azioni .

Modificato da Romanus
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L'ho appreso solo due ore fa al telefono da Giancarlo...

 

Sono sconvolto...sapevo della malattia, ma conoscevo anche la forza con cui l'aveva affrontata...una forza d'animo che deve essere d'esempio per tutti noi.

 

Caro Professore, non scorderò mai i tuoi racconti dalle tue amate Dolomiti...

Sembra ieri che ti ascoltavo recitare a memoria le cime attorno a Rodengo...

Mi mancherai, per me sei stato un maestro ed un esempio. Grazie di tutto Giorgio.

 

Maria, ti sono vicino, col cuore.

 

Paolo

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