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Progetto della Scuola di Fetigbe - Togo


umlpra

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Se ce la faccio Paolo passo volentieri....

anche perchè conoscendo sicuramente molti intervenuti farei pubblicità!!

Ti saluto Paolo e ti ringrazio per renderci partecipi di questa lodevole iniziativa.

 

Gibbo. :)

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metto in calendario e in due giorni farò il possibile per organizzarmi....di questi tempi....dovrei essere multiman....

 

<_<

 

ohhhhh...finalmente ho trovato il pretesto per metterla questa faccina...

 

ciao e grazie

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  • 2 settimane dopo...

purtroppo le notizie che arrivano dal Togo non sono molto positive ... :(

 

Faccio un breve riassunto, per chi non avesse sentito quanto sta succedendo:

 

ELEZIONI:

Il 24 aprile si sono tenute le elezioni presidenziali

Già nei giorni precedenti l'opposizione ha denunciato tentativi di brogli e di palesi irregolarità.

L'Ecowas ha inviato osservatori per verificare la correttezza delle operazioni di voto, ma ha inviato solo poco più di un centinaio di osservatori che hanno potuto verificare la regolarità del voto in un esiguo numero di seggi elettorali.

La commissione elettorale ha già indicato gli esiti del voto, dopo solo 48 ore dal voto ! ... (pensate che nei paesi africani, viste le difficoltà "logistiche" è normale che i risultati definitivi si conoscano dopo parecchi giorni, anche settimane).

Il vincitore è risultato Fauré Eyadéma, figlio dell'ex-dittatore e considerato la "continuità" del regime militare del padre.

Eyadéma avrebbe ottenuto circa il 60% dei voti, contro il 38% di Akitani, candidato dell'opposizione democratica.

Akitani non è un leader famoso, ma era stato scelto come candidato di tutti i gruppi dell'opposizione, i cui leaders non avevano potuto presentarsi a causa di una legge-truffa che li escludeva automaticamente dalle candidature.

 

IL DOPO-ELEZIONI:

La situazione sta precipitando.

Akitani non ha riconosciuto l'esito del voto e si è autoproclamato vero presidente.

Eyadéma ha minacciato di usare la forza per ristabilire l'ordine.

L'Ecowas e il presidente nigeriano Obasanjo hanno chiesto a Eyadéma di formare un governo di unità nazionale, ma questo è stato prontamente rifiutato.

La gente è scesa per le strade a manifestare contro Eyadéma.

I militari sono intervenuti, anche sparando sui manifestanti, che hanno cominciato ad erigere barricate.

Si contano alcuni morti a Lomé (ma non si riesce a stabilirne il numero, a causa di voci molto discordanti).

L'esercito ha isolato la capitale Lomé e, sembra, anche altre città del paese.

Le comunicazioni telefoniche con il Togo sono interrotte, e le frontiere sono state chiuse. Nonostante questo vi è già notizia di una massa di alcune migliaia di persone in fuga da Lomé che cercano di dirigersi nei paesi vicini. In Ghana, ma in questo caso le frontiere sono ben controllate, e quindi sembra che la gran parte dei profughi stia tentando di dirigersi verso il Benin.

Lomé è in preda ad una situazione caotica, tra dispiegamento di esercito e polizia, manifestanti che erigono barricate, profughi che cercano di fuggire dalla città. Tutte le attività commerciali e civili sono bloccate.

Non si conosce la situazione nelle altre città del paese.

Akitani ha invitato tutto il popolo togolese a resistere contro la dittatura, e appelli simili sono arrivati anche dai principali leader dell'opposizione in esilio in Europa (tra i quali il conosciutissimo Olympio).

Le uniche notizie di calma e tranquillità arrivano dalla città settentrionale di Kara, dove sembra che non ci siano manifestazioni né problemi di alcun tipo (da notare che Kara è ... la città natale della famiglia Eyadéma ... considerata quasi un "feudo" personale del presidente !!).

Nessuna notizia ovviamente anche dai villaggi fuori dalle principali città (quindi non sappiamo nulla di quello che succede anche a Fetigbe, finché non saranno ripristinati i collegamenti telefonici).

Ormai sono in molti a giudicare la situazione come sull'orlo della guerra civile.

 

Vorrei invitare tutti a sentirsi vicini al dramma di questo poverissimo popolo ... diffondere le notizie di quello che succede (è l'unica cosa utile che possiamo fare in questo momento) ... e per chi è credente ricordarsi di pregare per la pace e la libertà del popolo togolese.

 

Grazie

Paolo

 

P.S. come associazione AMSA, stavamo già organizzando il viaggio di alcuni nostri volontari in Togo per il mese di luglio ... ora tutto chiaramente viene messo in discussione ... staremo a vedere come evolve la situazione ... :(

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ultimissime notizie di questa mattina:

 

Sembra che il numero delle vittime degli scontri a Lomé oscilli tra un minimo di 20 (come riferito dal governo) a un massimo molto difficile da precisare (si parla già di oltre 100 morti).

Già oltre 1200 profughi hanno varcato la frontiera con il Benin. La Caritas di Hilacodji in Benin, a ridosso della frontiera, sta già allestendo un campo per accogliere le persone arrivate dal Togo (solo a Hilacodji sono alcune centinaia).

Scontri sono segnalati anche in altre città del paese: Aneho, Kpalimé, Danyi, Akata, Kpelé, Dekon, Kodjoviakopé ... in queste città sono segnalate vittime (solo ad Aneho almeno 10 morti).

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Paolo,le notizie che riporti mi fanno pensare al nostro"mondo dorato"e alla fortuna che hanno i nostri figli,di poter vivere la loro gioventù spensierata!!

Mentre succedono queste cose tristissime in troppe parti del mondo,senza che noi si possa fare qualcosa è deprimente,il senso di impotenza e rabbia mi prende nel profondo e ancora di più lo avverto quando vedo gente accapigliarsi per futili motivi!! :(

Troppe volte si dimentica il valore della libertà,troppe volte ci dimentichiamo di chi soffre,anche in una corsìa d'ospedale,troppe volte ci sentiamo"giusti"per poi accorgerci che non lo siamo affatto,inteso come società opulenta,dimentichi...che la nostra ricchezza è spesso frutto della miseria altrui!! :(

Ma cosa possiamo fare per cambiare?

Spesso mi sono chiesto se fosse giusto che i nostri figli fossero informati...da subito,sia da noi genitori che dalla scuola,nella speranza che almeno loro crescano con dei concetti diversi e consapevoli più di noi,che c'è un mondo parallelo,fatto di miseria,ma la paura di rompere i loro sogni,forse,ci stà facendo sbagliare e sopratutto,perdere tempo,così...un'altra generazione crescerà convinta che la Terra tutta sia un paese dei balocchi!

Sono troppo"piccolo"per continuare e nello sconforto,ciò che mi resta è una flebile speranza che per questi reietti possa nascere un'alba di un giorno migliore,ma la mia speranza,lo sò bene,poi deve sempre fare i conti con la vera miseria...quella umana,quella del dio denaro,quella del...voglio tutto io e gli altri...s'arrangino!! :(

 

patrizio

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....quando anche un solo Uomo perde la Libertà,

tutta l'Umanità perde qualcosa..... ed anche noi.

Il nostro impegno pur piccolo che sia ce lo ha chiesto Paolo...

parliamone!!!!!!!!!!

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La situazione è quanto mai confusa e le notizie che arrivano sono difficilmente verificabili.

 

Si parla di alcune persone arse vive (forse otto), forse stranieri del Niger o del Mali.

Il numero totale dei morti delle violenze di questi giorni è quanto mai incerto ... le cifre fornite sono totalmente discordanti.

Le città più interessate dalle violenze negli ultimi giorni sembrano essere, oltre alla capitale Lomé, anche Kpalimé, Sokodé, Aneho, Vogan, Tagligbo.

 

A Lomé sembra sia stato assaltato e devastato il Centro Culturale della Germania, da persone mascherate (forse mandati dal governo, perché la Germania ha sostenuto l'opposizione democratica).

In seguito altre persone (forse manifestanti) avrebbero invece assaltato e devastato l'ambasciata cinese (la Cina ha sostenuto il governo del dittatore Eyadéma).

Anche alcuni cittadini francesi sarebbero stati picchiati a Lomé, forse da manifestanti anti-governativi.

La Francia è nel mirino dei ribelli, per il suo indiscusso sostegno decennale al governo del dittatore Eyadéma. Qualcuno dei leaders dell'opposizione ha invocato persino l'intervento militare dell'ONU o degli USA, in funzione anti-francese, e anti-Eyadéma.

 

Sarebbe stato fatto saltare un ponte che collega la capitale Lomé con la frontiera del Benin, ma non si sa chi siano i responsabili.

 

I profughi togolesi fuggiti in Benin sono già oltre 8.500.

Oltre al campo profughi di Hilacodji (allestito in tempi-record dalla Caritas cattolica del Benin), ora anche l'Acnur ha allestito un secondo campo profughi a Comé, sempre in Benin.

 

Notizia positiva è l'avvio di contatti tra alcuni delegati dell'Ecowas e il governo togolese per trovare una via d'uscita alla crisi.

Il Presidente nigeriano Obasanjo (presidente di turno delll'Unione Africana) ha sollecitato il governo togolese a formare un esecutivo di unità nazionale, coinvolgendo anche le opposizioni, altrimenti si vedrà costretto a chiedere ad Ecowas, Unione Africana e ONU, un provvedimento di sanzioni economiche contro il Togo.

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:( purtroppo come sappiamo questi focolai nel mondo sono a decine....

 

nel mondo che conosciamo, perché come quando si parlava dello tsunami ci sono zone che addirittura non sono nemmeno "conosciute" dai mezzi di informazione.....

 

vabbé che dire, con molto piacere noto che ci tieni sempre aggiornati, anche se in questi giorni si è smossa perfino la grande informazione, nonostante ora abbia trovato i canali giusti per tenermi un po'aggiornato anche da solo su questo micropoveromondo...

:(

grazie paolo

 

matteo

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Paolo,

ancora nessuna notizia dei tuoi amici missionari e dell'intero villaggio di Fetigbe?

Gianky

 

Purtroppo ancora no :( ... solo ieri sera il nostro don Albert è riuscito a sentire per telefono la sua famiglia a Lomé e un suo collega ad Atakpamé, per pochi minuti (le linee telefoniche sono state riaperte, ma c'è ancora una estrema difficoltà a trovare la linea).

Nessuna notizia da Fetigbe. Sembra però che per ora i problemi siano concentrati nei centri più grossi, e quindi speriamo che non sia successo nulla a Fetigbe che è un piccolo villaggio.

 

Le ultime notizie (ufficiali) sono che il presidente Eyadéma è stato confermato dal Consiglio Elettorale, e ieri ha giurato di fronte al Parlamento, diventando così ufficialmente il nuovo Presidente.

Le opposizioni hanno ribadito di non accettare assolutamente la sua nomina.

Gli scontri, dopo un paio di giorni di relativa calma, sono ripresi e si contano altre vittime, anche se in numero imprecisato.

I profughi già arrivati nei paesi vicini sembrano ormai ammontare a 12.000 in Benin e 8.000 in Ghana.

 

Le notizie sapute invece direttamente dai contatti telefonici aggiungono qualcosa a questo quadro:

- anche ad Atakpamé ci sono stati scontri (non è riportata ufficialmente come una delle città colpite dagli scontri): la notizia riferitaci direttamente parla invece di almeno 60 morti solo tra le strade di Atakpamé !!!

- in Lomé si vedono ormai circolare insieme ai militari anche numerosi soldati di presumibile origine araba, e secondo alcune voci sarebbero soldati-mercenari libici che il governo togolese ha fatto arrivare dalla Libia, grazie ad un accordo finora segreto con Gheddafi.

- corrono voci che Eyadéma, grazie all'enorme ricchezza accumulata dal padre, stia "corrompendo" anche molti leaders di paesi vicini: ha ad esempio personalmente regalato un bellissimo aereo presidenziale al presidente del Benin, purché non lo ostacoli in questa situazione.

- qualche giorno fa l'Arcivescovo cattolico di Lomé ha avuto un colloquio con Eyadéma, e gli ha chiesto, a nome di tutta la Chiesa cattolica togolese di formare un governo di unità nazionale e di arrivare ad un accordo con l'opposizione. La risposta di Eyadéma è stata immediata: tutte le sedi delle radio cattoliche nel paese sono state occupate dai militari e sono state chiuse. E sembra che abbia ordinato in via ufficiosa a tutti i membri del governo che la chiesa cattolica deve essere considerata d'ora in avanti "nemica del popolo togolese".

- sotto le pressioni francesi (la Francia è invischiata fino al collo con il governo Eyadéma), sembra che ora anche l'Ecowas sia orientata a riconoscere la legittimità di Eyadéma.

 

Tra tutti i governi europei, solo quello tedesco ha preso una posizione nettamente a favore delle opposizioni togolesi. L'Unione Europea (e i singoli paesi membri) è invece "paralizzata" dalla presa di posizione francese, che di fatto blocca una linea politica comune.

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Ne parlano anche ai telegiornali tutti i giorni del togo vero?

Forse tutti i giorni no una volta la settimana?

Ma che dico una volta al mese?

Diciamo pure mai.

Togo! ma dov'e' il Togo ? Che cos'e' un biscotto? Una persona vestita male?

:clapping: :cheer: ::EE::

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Ancora una volta l'Unione Europea sta dimostrando la totale incapacità d'intervento nelle questioni internazionali. Questioni che non siano economiche, ben inteso.

 

Per quanto riguarda la Francia non mi espongo più di tanto ma un pensierino piccolo piccolo vorrei proprio farlo:

non sono proprio i cittadini francesi con i loro grandi statisti e loro grande cultura riformista ad opporsi così fermamente ai soprusi della coalizione anglo-americana in Iraq? Non è sempre la loro cultura giurisprudenziale ultracentenaria che fa della Francia la meta più ambita dai brigatisti italiani? Non sono proprio loro, discendenti dell’ex impero coloniale che ha devastato, sottomesso e sfruttato fino a qualche decennio fa mezza Africa e che dovrebbero, a maggior ragione, essere attente sentinelle pronte a pungolare i loro leader politici e che invece fanno finta di nulla?

 

Scandaloso! Girotondi e macarene solo per squallidi interessi nazionalistici (vedi commesse per lo sfruttamento petrolifero in Iraq)... e poi da queste vicende si vede il vero sentimento, la falsità e l’inganno.

 

Per la popolazione del Togo la speranza, al momento, mi sembra rappresentata solo dalla preghiera che ognuno di noi può pronunciare ogni sera…….. in pratica per le persone che sono lì, nessun uomo (sottoforma di organizzazioni competenti) sta muovendo un dito.

Ed il Signore a volte non fa proprio in tempo a rimediare ai danni prodotti dall’uomo.

 

Gianky :(

Modificato da Gianky
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