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Progetto della Scuola di Fetigbe - Togo


umlpra

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eh gianky...come dice uno che conosco io....

 

"un ce n'è per nessuno...

quando c'è gli interessi destra e sinistra sono uguali..."

 

purtroppo è anche inutile che spesso noi ci si arrovelli in discorsi, dibattiti e discussioni ideologiche... :( tra liberali, progressisti, atei, cattolici e quant'altro...

 

oramai mi son ridotto a pensare sempre più che tutte le ideologie non troppo estreme, se mosse da spiriti volenterosi, onesti e sinceri siano positive, purtroppo chi ne guida i movimenti legati ad esse diventa sempre afflitto da problemi di potere, di economia ed obblighi verso altri...

 

:( :( :(

 

cmq prego con te, chiedendo al Signore in qualche modo di arriavre ancora una volta per tempo!! ;)

 

ciao

matteo

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tanto per segnalare le differenti reazioni politiche:

 

L'investitura ufficiale di Fauré Eyadéma ha suscitato queste reazioni:

 

- la Francia (Chirac) si è prontamente complimentata e "felicitata" per il nuovo presidente

parole di Chirac: "Il Togo potrà contare sul pieno sostegno della Francia, anche in collegamento con gli altri partner internazionali" Chirac "augura al neo capo di Stato il pieno successo nell'adempimento delle alte funzioni che l'attendono".

 

- l'Unione Europea ha invece semplicemente "preso atto" della nomina. Louis Michel (commissario europeo alla cooperazione) annuncia che l'UE "prende atto dell'annuncio dei risultati ufficiali delle elezioni presidenziali confermati dalla Corte costituzionale togolese e dell'investitura di Faure Gnassingbe a nuovo presidente"

 

- gli USA, con le parole del portavoce del dipartimento di Stato Richard Boucher affermano che: "Gli Stati Uniti invitano il Togo alla formazione di un governo di unità nazionale. Esortiamo le due principali forze politiche del Paese a impegnarsi in un dialogo serio che porti a una vera divisione del potere in seno al governo. Per questo una priorità dovrà essere la riforma delle leggi elettorali e delle istituzioni in Togo. Il Paese non si può permettere di perdere l'ennesima occasione per procedere in maniera pacifica alla riconciliazione nazionale" Solo nel comunicato di Washington si fa aperto riferimento alle tensioni che sono seguite all'investitura di Faure alla presidenza: "gli Stati Uniti esortano il presidente Gnassingbe a mettere fine alle violenze contro i partigiani dell'opposizione che hanno costretto più di 20.000 togolesi a cercare rifugio in Benin e Ghana". Nella nota infine Boucher si dice dispiaciuto del fatto che la riconciliazione nazionale abbia subito "un altro colpo" a causa di un processo elettorale "difettoso", "al ricorso alla violenza" delle due parti" e "all'incapacità delle autorità elettorali di agire in maniera neutra", evidenziando poi da un lato le "brutalità delle forze di sicurezza e delle milizie del partito di governo e dall'altro il rifiuto del dialogo opposto da alcuni esponenti dell'opposizione".

 

Intanto i rifugiati nei paesi vicini sono arrivati a 22.000 (12.000 in Benin e 10.000 in Ghana). I militari sembra abbiano cominciato a presidiare più attivamente le frontiere, per impedire la fuga di altri profughi.

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Altre notizie varie dal Togo:

 

Il ministro dell'interno, Francois Esso Boko, due giorni prima delle elezioni aveva denunciato i rischi di guerra civile e aveva proposto di rimandare le elezioni. Per questo era stato immediatamente destituito dal presidente ad interim ed era stato spiccato un mandato d'arresto. Boko si era rifugiato all'ambasciata tedesca.

Ora si apprende che Boko è riuscito a lasciare il paese con un volo privato tedesco, e ha raggiunto l'Europa.

Il governo tedesco ha allestito anche un ponte aereo per evacuare tutti i cittadini tedeschi (circa 300) presenti nel paese.

 

Nei giorni passati Fauré Gnassingbe Eyadéma ha compiuto il suo primo viaggio internazionale. In due giorni ha visitato la Rep. Dem. del Congo (altro paese che non brilla certo per democrazia !!!), dove solo ora si viene a sapere che ha incontrato in via riservata alcuni diplomatici inviati dall'UE. Ha poi visitato la Libia, dove è stato accolto con grandissimi onori da Gheddafi, che ha giudicato estremamente positiva l'elezione di Eyadéma alla presidenza.

Due giorni dopo sono comparsi i militari libici per le strade di Lomé.

 

Nei comunicati ufficiali del governo togolese, si pone l'accento sul riconoscimento ufficiale dell'elezione da parte della Comunità Europea e dell'Ecowas. Non si fa il minimo accenno alle critiche provenienti dagli USA e dalla Germania, e si bolla l'azione del nigeriano Obasanjo a favore del dialogo con l'opposizione semplicemente come un tentativo per ottenere un seggio al consiglio di sicurezza dell'ONU, d'accordo con gli USA.

 

I profughi rifugiati all'estero sono ormai più di 26.000, la metà circa in Ghana e l'altra metà in Benin.

 

Alcuni diplomatici togolesi all'estero hanno parlato dei brogli elettorali durante le elezioni presidenziali.

Risulta che nelle liste elettorali siano stati iscritti 900.000 elettori inesistenti (che vuol dire il 34% in più rispetto agli elettori veri), e che risulta abbiano votato. Per contro, i cittadini che hanno potuto ottenere le schede elettorali sono stati circa il 95% nelle zone del paese vicine al Presidente, mentre solo il 41% nelle zone tradizionalmente vicine all'opposizione.

 

Segnalo alcuni siti dove reperire notizie:

 

Siti in italiano (purtroppo molto pochi):

www.misna.org

www.fides.org

www.warnews.it

www.peacereporter.net

 

In lingua francese o inglese (diversi, tra i tanti ricordo):

www.irinnews.org (sito ufficiale delle Nazioni Unite per le notizie dall'Africa, in inglese)

www.diastode.org (sito dell'opposizione democratica, in francese e inglese)

news.bbc.co.uk (in inglese)

www.republicoftogo.com (sito controllato dal governo togolese, in lingua francese)

www.afrol.com (in inglese)

www.letogolais.com (in francese, sito del principale giornale d'opposizione, costretto da anni all'"esilio")

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Una delle ultime notizie negative giunge proprio da Atakpamé.

Sembra che nel paese comincino ad imperversare veri e propri "squadroni della morte", ovvero milizie para-militari che prendono di mira gli oppositori e li eliminano.

La principale di queste milizie agirebbe proprio ad Atakpamé e dintorni. Sarebbe diretta da un ex maggiore dell'esercito, e avrebbe già ucciso almeno 30 persone in città. La milizia avrebbe ricevuto le armi direttamente dalla gendarmeria locale. (questo confermerebbe in parte la notizia che personalmente avevo già ricevuto qualche giorno fa dai nostri contatti ad Atakpamé)

 

La situazione generale sembra in questi ultimi due giorni un po' più calma. Non si segnalano scontri a Lomé, e sono state riaperte alcune attività commerciali.

Il governo continua a dire che tutto sta tornando alla normalità.

Tutti gli analisti giudicano però la situazione come esplosiva, e la calma sarebbe solo apparente.

 

Anche il presidente del vicino Benin (Kerekou) si è congratulato per l'elezione di Eyadéma. (Da giorni voci parlano con insistenza del regalo personale di un bellissimo aereo presidenziale da parte di Eyadéma a Kerekou).

 

Oltre alle chiusura delle radio cattoliche, si apprende che anche altre radio libere hanno seguito la stessa sorte. Le due radio di Aneho, ad esempio, sono state distrutte. La sede di Radio Lumière è stata bruciata e le antenne distrutte, da parte dell'esercito. La sede di Radio Ocean FM (radio del gruppo etnico Guin) è stata invece devastata e le attrezzature distrutte.

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La Lega togolese per i diritti umani (Ltdh) ha stilato un bilancio provvisorio delle vittime degli scontri delle ultime settimane: nella lista figurano già ben 791 morti e 4345 feriti.

Il rapporto del Ltdh comprende anche una serie di documentazioni fotografiche che testimonierebbero anche l'uso di machete e bastoni chiodati, e persone uccise in modo brutale dopo tortura.

Il presidente togolese ha fatto sapere di aver nominato una commissione governativa per far luce sulle presunte violazioni dei diritti umani. La commissione renderà noti i risultati fra tre mesi. Inutile far notare che i membri della commissione sono solo persone appartenenti al partito del presidente, e l'opposizione non ha potuto entrarci.

 

Voci dirette dal paese raccontano anche di gruppi di militari che entrano d'improvviso nelle scuole (che hanno riaperto da pochi giorni) e che sequestrano giovani che compaiono su liste in loro possesso. Di questi giovani non si ha più traccia. Uno di questi episodi, avvenuto ad Agbodrafo, a 35 km da Lomé, è stato anche documentato nel rapporto del Ltdh, ma sembra che episodi del genere siano avvenuti a decine.

La stessa cosa sembra avvenire anche di notte in alcune case private nella capitale.

 

I profughi per il momento si sono stabilizzati a 27.000. Il governo del Benin ha chiesto alla comunità internazionale di sostenere le spese per l'accoglienza dei profughi togolesi sul proprio territorio.

Tra i profughi in Benin sembra ci siano anche oltre 100 bambini orfani che sono fuggiti da soli, dopo aver assistito all'uccisione dei loro genitori.

 

Ulteriori particolari sulle frodi elettorali: in alcuni seggi di Lomé e di altre città, subito dopo la chiusura dei seggi, le urne elettorali sono state sequestrate dai militari e sostituite con altre già "pronte": gli scrutatori hanno dovuto scrutinare queste schede che, guarda caso, sono risultate tutte votate (al 100%) per Fauré Gnassingbe Eyadéma !!!

Questi episodi erano già stati denunciati da alcuni osservatori dell'Ecowas che avevano assistito al fatto ... ma l'Ecowas (economicamente controllato dalla Francia) aveva giudicato la cosa non rilevante e quindi non aveva reso pubblica la notizia, giudicando invece "sostanzialmente corrette" le elezioni !!

 

Notizia positiva è che l'Unione Europea ha finalmente condannato ufficialmente i brogli elettorali e chiesto al governo togolese di indire nuove elezioni con le garanzie di presenza di un elevato numero di osservatori internazionali. La Comunità Europea ha ufficialmente condannato la brutale repressione perpetrata dalla polizia e dall'esercito (analoghe prese di posizioni erano già state prese in precedenza da Germania e USA, subito dopo le elezioni).

La UE ha quindi "corretto" quella che era stata una grandissima "gaffe" politica: per non prendere posizione pro o contro Eyadéma, il commissario europeo Louis Michel aveva semplicemente detto che "la UE prende atto" dell'elezione di Eyadéma a presidente ... cosa che era stata presa subito dal governo togolese come un chiaro riconoscimento della legalità delle elezioni (cosa che il governo del Togo ha più volte sbandierato in questi ultimi giorni).

Un aiuto economico per il Togo di 40 milioni di Euro che la UE aveva già approvato mesi fa è ora congelato.

 

Altra notizia positiva e che ci riguarda più da vicino è che dalle poche e frammentarie notizie che abbiamo finora potuto ricevere, sembra che nel villaggio di Fetigbe non siano avvenuti scontri o uccisioni.

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Negli ultimi giorni c'è stato un nuovo aumento del flusso di profughi verso Benin e Ghana, che sono ormai giunti al numero di 31.000 (16.500 in Benin e 14.500 in Ghana).

Questo nonostante la calma apparente che vi è nel paese.

 

Ad alcuni agenti dell'ONU, inviati per controllare la situazione, è stato negato il permesso di recarsi nell'interno del paese.

 

Notizia molto positiva è l'avvio di colloqui tra governo e opposizioni, con un meeting ad Abuja in Nigeria.

Il meeting è stato organizzato dal presidente nigeriano Obasanjo (Presidente di turno dell'Unione Africana) e vede presenti, oltre ai rappresentanti del governo e dei sei principali partiti dell'opposizione togolese, anche i governi di Nigeria, Benin, Ghana, Gabon, Niger, e i delegati dell'Ecowas.

Il meeting, annunciato alcuni giorni fa, dovrebbe iniziare oggi.

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Purtroppo i colloqui di Abuja sono terminati con un nulla di fatto. :(

Non c'è stato spazio per raggiungere anche un minimo accordo tra governo e opposizione.

:innocent:

 

L'opposizione era rappresentata da diversi leaders, tra i quali i più importanti erano Gilchrist Olympio e Yaovi Agboyibo. Emanuel Bob Akitani (il candidato alla presidenza sconfitto nelle elezioni-farsa di aprile) non ha invece partecipato perché proprio giovedì è stato ricoverato in ospedale per un infarto.

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in effetti non ci sono notizie di scontri recenti (e questa è sicuramente una notizia positiva) :)

 

però è difficile valutare la situazione reale ... molte voci tendono a giudicare la calma solo apparente ... il regime sicuramente si sta rafforzando e la gente ha sempre più paura ... la tensione però si avverte e potrebbe scoppiare qualcosa di brutto da un momento all'altro :(

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........ la gente ha sempre più paura ... la tensione però si avverte e potrebbe scoppiare qualcosa di brutto da un momento all'altro  :(

 

Come al solito, si ha la sensazione che tutto quanto passi al di sopra della testa della gente, nel senso che al fine decidono sempre i gruppi di potere senza tenere in alcuna considerazione i bisogni della gente.

 

Ma questo è il solito problema......gli interessi economici......sulla pelle della gente......

:clapping: :clapping:

 

Grazie Paolo per le informazioni.

 

Un :clapping: .

Modificato da gimo
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... i profughi in Ghana e Benin continuano ad aumentare e hanno raggiunto il numero di oltre 33.000 ...

 

... continuano le segnalazioni di violenze, rapimenti, uccisioni sommarie, stupri ...

 

... alcuni simpatizzanti dell'opposizione sono arrivati a chiedere armi per opporsi ai militari !!! ... prendendo come esempio la rivolta di Guillaume Soro in Costa d'Avorio ...

 

... il governo Eyadéma nega le cifre su uccisioni e violenze, fornite dalle associazioni umanitarie, ribadendo che tutto è tranquillo e che gli scontri sono stati poca cosa ...

 

... la comunità internazionale è come paralizzata ... nessuno prende iniziative dopo il fallimento dei colloqui di Abuja ...

 

:(

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  • 4 settimane dopo...

Qualche notizia positiva finalmente arriva .... :)

 

da Misna:

 

La formazione del nuovo governo togolese del primo ministro Edem Kodjo – incaricato dal presidente Faure Gnassingbé - è stata annunciata ieri sera dalla televisione nazionale; ne fanno parte 30 ministri, inclusi rappresentanti dell’opposizione come l'avvocato Tchessa Abi alla Giustizia e Zarifou Ayéva agli Esteri e all’integrazione africana. Lo stesso Kodjo , che è già stato primo ministro in passato, fa parte di un formazione dell’opposizione moderata.

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Qualche notizia positiva finalmente arriva .... :)

 

da Misna:

 

La formazione del nuovo governo togolese del primo ministro Edem Kodjo – incaricato dal presidente Faure Gnassingbé - è stata annunciata ieri sera dalla televisione nazionale; ne fanno parte 30 ministri, inclusi rappresentanti dell’opposizione come l'avvocato Tchessa Abi alla Giustizia e Zarifou Ayéva agli Esteri e all’integrazione africana. Lo stesso Kodjo , che è già stato primo ministro in passato, fa parte di un formazione dell’opposizione moderata.

 

 

purtroppo la notizia riportata non è sinonimo di apertura democratica .... :(

 

Una più attenta lettura della situazione mette in evidenza:

 

- i gruppi principali delle opposizioni non sono entrati nel governo (non vi è un solo rappresentante del principale gruppo, l'UFC, che raggruppa i 6 principali partiti di opposizione);

- Edem Kodjo fa parte di un piccolo raggruppamento definito di "opposizione", ma molto vicino alla linea del presidente (tanto che già in passato fu Primo Ministro sotto Gnassingbé Eyadéma, negli anni 90).

- ministro della difesa è stato nominato Kpatcha Eyadema (che dal cognome rivela già la "autorevole" parentela). Kpatcha è il direttore della Libera Zona Industriale presso Lomé, ed è molto vicino agli ambienti militari oltranzisti, nonché fratello del presidente.

- ministro della sicurezza è Pitalouna-Ani Laokpessi, un colonnello dell'esercito, fedelissimo di Fauré Eyadema, ed accusato di praticare sistematicamente la tortura sui detenuti politici

- il citato Tchessa Abi, ministro della giustizia, chiamato in causa come esponente dell'opposizione, in realtà si è ritirato dal suo partito (PSR), per schierarsi con la linea del presidente.

- anche Agnele Christine Mensah, segretaria del ministero della popolazione, in realtà non fa più parte dell'opposizione, avendo lasciato il partito CAR già dal 1998.

- la commissione che indaga sulle violenze post-elettorali è formata a 10 persone, 8 delle quali legate agli ambienti militari, e diretta da un ex-primo ministro di Eyadema (Joseph Kokou Koffigoh).

 

Il giudizio degli ambienti politici in esilio è quello di un governo comunque dominato dall'oligarchia degli Eyadema.

 

Il numero dei profughi fuggiti nei paesi vicini si è attestato a 36.000.

L'ultimo bilancio delle vittime di questi mesi parla di 810 morti (per il governo solo 58).

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  • 2 settimane dopo...

Ri-posto il messaggio inserito sulla Discussione del Raduno:

 

Durante il Raduno del Ceppo, grazie al suggerimento di alcuni ci siam sentiti di ricordarci del Progetto Scuola

portato avanti dalla A.M.S.A. (Associazione Missionaria di S.Agabio),

che ci fu a suo tempo presentata da Paolo (Ulmpra),

ciascuno a pensato liberamente di lasciare un contributo ed abbiamo raccolto la cifra di 155 euro.

Ringrazio tutti e mi sento fiero di far parte di questo gruppo.

 

Gibbo. :censored:

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