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Rassegna Micologica 37^ puntata


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Ciao a tutti gli "abbonati" e non,

dopo un lungo intervallo ecco un'altra puntata sugli Agaricus dedicata Sezione Xanthodermatei, Sezione caratterizzata all'avere carpofori con carne con odore di fenolo o tintura di jodio, dall'ingiallimento sia esterno che al taglio; tutte le specie di questa Sezione sono +/- tossiche (non velenose).

Habitat in prevalenza boschivo, parchi, radure, ecc. dalla riva del mare fino a quote basso collinari, primavera-autunno.

 

1) - Agaricus menieri Bon,

raccolta effettuata in riva al mare, Lido di Volano (FE), novembre 2007.

Questa specie ama crescere profondamente infissa nella sabbia che spesso ricopre tutto il cappello che è di colore bianco-grigiastro, lamelle prima rosa-grigio poi marrone scuro, gambo cilindrico robusto, ingiallente alla base che è sempre "insabbiata", anello supero e doppio formante una specie di collare nella parte inferiore, carne bianca appena rosata, ingiallente alla base, odore fenico.

Agaricus menieri 1

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2) - Agaricus moelleri Wasser = A. praeclaresquamosus.

Questo piccolo gruppetto comprendeva (a seconda dei vari autori) diverse specie e varietà, ora si tende a ricollocarle in una unica specie: A. moelleri.

Cappello molto variabile sia come tonalità (brunastre, grigio +/- scuro, fino a nerastre), che come dissociazione della cuticola. Lamelle prima chiare poi rosa molto acceso ed infine bruno porpora, gambo slanciato, cilindrico con base bulbosa, ove compresso diviene giallo limone e poi bruno, anello supero doppio, a ruota dentata nella parte inferiore, con margine giallo, carne virante al giallo cromo (limone) alla base del gambo per divenire in seguito brunastra, odore fenico netto. Habitat, parchi e boschi termofili di pianura, estate -autunno.

 

Agaricus moelleri 1.

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Modificato da Ennio
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Agaricus moelleri 2. - Le due raccolte provengono dal Parco Nazionale del Circeo (LT), bosco di macchia mediterranea retrodunale, novembre 2001 e 2003.

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3) Agaricus pseudopratensis (Bohus) Wasser

Questa specie assomiglia molto ad Agaricus campestris, di cui evoca il portamente, seppur di taglia mediamente maggiore e più corposa, predilige i luoghi sabbiosi ed erbosi, incolti, boscaglie, radure steppose, argini fluviali, specialmente al centro-sud.

Sono funghi di media grandezza, cappello biancastro con squamette nocciola-brunastre, lamelle rosa vivo, gambo cilindrico, rosato al di sopra dell'anello, per il resto bianco ma tendente ad ingiallire alla base, sopratutto allo sfregamento, carne bianca, quando sezionata diviene prima gialla poi rosso-vinosa alla base, odore di fenolo; viraggio ed odore non sempre molto evidenti, causa questa, di molti "mal di pancia" a seguito dello scambio con "innocui prataioli".

 

Agaricus pseudopratensi 1-

raccolta effettuata in Abruzzo, dintorni di tagliacozzo, prato pascolo incolto a 600. slm, settembre 2007.

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Agaricus pseudopratensis 2 - raccolta effettuta nel bosco della Mesola (FE), m. 30 slm, in terreno sabbioso sotto lecci e cerri, e pini vari, novembre 2007.

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4) Agaricus iodosmus Heinemann, raccolta effettuata nei giardini pubblici della mia città, in una aiuola sotto pino d'aleppo, Macerata, m. 300 slm, settembre 2002.

Specie che può raggiungere anche dimensioni notevoli (fino a 20 cm), cappello ornato da grandi squame brunastre, ingiallente al tocco, lamelle grigiastre ma presto marrone scuro, gambo molto robusto, ingrossato al centro attenuato alla base, bianco e fortemente ingiallente, anello supero doppio e a braccialetto, avente una barruletta marrone nella faccia inferiore. Carne bianca molto soda e spessa, ingiallente fortemente alla sezione soprattutto nella parte bassa del gambo, odore netto di iodio che si avverte moltissimo durante la cottura.

Tra i Xanthodermatei è la specie più tossica.

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5) - Agaricus xanthodermus Genevier,

E' la specie "tipo" di questo Gruppo, si può presentare con il cappello da completamente bianco e sericeo, fino a fibrilloso-squamoso e con tonalità brune o grigie, tantè che anche qui in passato ne sono state descritte diverse varietà.

La tendenza attuale è di considerare queste varietà, come variabilità morfo-cromatiche dovute alle differenti condizioni ambientali di crescita.

habitat: boschi termofili, parchi, giardini, radure erbose, estate-autunno.

Le due foto seguenti rappresentano quella che una volta veniva chiamata var. xanthodermus, con il cappello tipicamente bianco sericeo, lamelle rosa vivo per lungo tempo, gambo cilindrico con base nettamente bulbosa e con ife rizomorfe, anello membranoso e spesso con la faccia inferiore a ruota dentata, carne bianca, fortemente ingiallente alla base del gambo, sia esternamente che alla sezione, odore fenico, sapore sgradevole.

Ricordo ANCORA UNA VOLTA, che: sia l'ODORE che il VIRAGGIO, sono molto VARIABILI nella loro manifestazione, in quanto strettamente dipendenti dalle condizioni ambientali del momento, è buona norma quindi, quando si raccolgono gli Agaricus, sfregare con l'unghia la cuticola della base del gambo ed osservare se c'è accenno di viraggio al giallo e sentire se si sprigiona l'odore fenico.

 

Agaricus xanthodermus 1, raccolto nel bosco dell'Abbadia di Fiastra (MC) m. 300 slm, bosco di macchia mediterranea, sotto cerro, leccio e roverella, ottobre 2000.

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Agaricus xanthodermus 2), particolare base del gambo e viraggio della carne alla sezione.

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:biggrin: :clapping:

 

Grazie Ennio...da uno dei tuoi Abbonati..

 

Sempre chiaro e comprensibile...

 

Un Abbraccione a te e ai tuoi cari

 

Giuliano

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Grazie Ennio. Certo che questi agarici ...... sono proprio complicati. :bye1:

 

cosa ne dici di questo mio ritrovamento (maggio 2005)

habitat a 70mt slm (il mio giardino :bye1: ) tante essenze attorno

 

la descrizione dell'aspetto verrucoso sul cappello che hai fatto per Agaricus iodosmus Heinemann

mi ha fatto venire in mente la foto ......

da questo scatto non si vede ma ricordo bene un netto odore fenico

e il gambo un po' cavo e ingiallente alla base

lamelle però rosa fin da giovane

dimensione 6-7 cm

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