Vai al contenuto

Muscarina nei boleti ?


Gaspy

Messaggi raccomandati

Nell' articolo sottoriferito c'è un dettagliato caso di una donna in Australia avvelenata da un Rubinoboletus e deceduta in seguito all' episodio:

 

John L Pauli and Carole L Foot Fatal muscarinic syndrome after eating wild mushrooms

Med J Aust 2005; 182 (6): 294-295.

 

E' la prima volta che vengo a conoscenza della presenza di muscarina nelle Boletaceae.

Gaspy

Link al commento
Condividi su altri siti

ciao,

ho letto oggi un 'articolo che qui (norvegia) hanno messo in lista come funghi tossici il LECCINUM VERSIPELLE

 

e il TRICHOLOMA EQUESTRE (non so i nomi ialiani) per il fatto di molti casi di tossicita` avvenuti nel sud europa.

ne sapete qualcosa??

 

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

ciao,

ho letto oggi un 'articolo che qui (norvegia) hanno messo in lista come funghi tossici il LECCINUM VERSIPELLE

 

e il TRICHOLOMA EQUESTRE (non so i nomi ialiani) per il fatto di molti casi di tossicita` avvenuti nel sud europa.

ne sapete qualcosa??

 

ciao

 

 

Del leccinum versipelle non so nulla, ma il T. equestre è stato vietato in Italia da qualche anno per dei casi di intossicazione avvenuti in Francia. La sua tossicità è attualmente oggetto di studio ma per precauzione è stato tolto dalla lista dei funghi commestibili, sembra sia responsabile di alcuni casi di rabdomiolisi ma non so se hanno identificato la natura delle tossine.

 

Cinzia

Link al commento
Condividi su altri siti

ciao,

ho letto oggi un 'articolo che qui (norvegia) hanno messo in lista come funghi tossici il LECCINUM VERSIPELLE

 

e il TRICHOLOMA EQUESTRE (non so i nomi ialiani) per il fatto di molti casi di tossicita` avvenuti nel sud europa.

ne sapete qualcosa??

 

ciao

 

 

Del Leccinuim versipelle non so nulla. L'articolo da me citato si riferisce ad un aureoboletus che in Europa non cresce (a meno che non lo si ritrovi come specie indotta com'è per le A. phalloides e muscaria in Australia e N. Zelanda). Come giustamente fà presente Alfy si è trattato di "sindrome muscarinica", così come viene comunemente chiamata quella da A. muscaria e da A. pantherina, la prima che ne contiene tanto poca da non doversene preoccupare, mentre il principio attivo è l' acido ibotenico (musca-aurina I), mentre nell pantherina è l' acido stilzolobico (musca-aurina II). La muscarina è invece abbondante in alcune Clitocybe piccole e bianche e in alcune Inocybe. Si tratta di elementi quaternari derivanti dalla tirosina. Quale di questi sia presente in Boletaceae non lo so, ma certo che i composti derivanti dalla catena degli acidi scichismico-corismico sono abbondanti in boleti ed amanite (sotto forme diverse che qui non è il caso vi elenchi)

 

Per quanto riguarda il T. equestre la questione è dibattuta. Quiando la prima notizia uscì, io ipotizzai che la tossicità potesse derivare dalle flavomannine, degli antrachinonici (tra l'altro cancerogeni) presenti in abbondanza in alcuni Cortinarius a carne gialla (tra cui il C. splendens) ed in alcune Dermocybe. Nei Tricholomi a carne gialla (equestre, auratum, sulphureum, bufonium) la polarità e opposta a quella delle Dermocybe, ma il composto è sempre quello.

Ho recentemente ripreso l' argomento in Mycologia europea ribadendo la mia ipotesi iniziale, dovuta ad aver letto anni fa di una necrosi polmonare nei ratti a seguito di immissione di antrachinoni. Il dott. Giacomoni se ne sta ora occupando ma in linea di base è d'accordo con me.

Ho anche sostenuto che l'irregolarità degli avvelenamenti può derivare da due fattori: 1) il quantitativo ingerito, 2) la volatilità delle flavomannine, dimeri antrachinonici, facilmente scomponibili e così resi innocui.

Non c'è alcuna prova e quindi la mia ipotesi dovrebbe essere testata ripetutamente in laboratorio; ma intanto è un suggerimento per la ricerca.

Gaspy

Link al commento
Condividi su altri siti

Del Leccinuim versipelle non so nulla. L'articolo da me citato si riferisce ad un aureoboletus che in Europa non cresce (a meno che non lo si ritrovi come specie indotta com'è per le A. phalloides e muscaria in Australia e N. Zelanda). Come giustamente fà presente Alfy si è trattato di "sindrome muscarinica", così come viene comunemente chiamata quella da A. muscaria e da A. pantherina, la prima che ne contiene tanto poca da non doversene preoccupare, mentre il principio attivo è l' acido ibotenico (musca-aurina I), mentre nell pantherina è l' acido stilzolobico (musca-aurina II). La muscarina è invece abbondante in alcune Clitocybe piccole e bianche e in alcune Inocybe. Si tratta di elementi quaternari derivanti dalla tirosina. Quale di questi sia presente in Boletaceae non lo so, ma certo che i composti derivanti dalla catena degli acidi scichismico-corismico sono abbondanti in boleti ed amanite (sotto forme diverse che qui non è il caso vi elenchi)

 

Per quanto riguarda il T. equestre la questione è dibattuta. Quiando la prima notizia uscì, io ipotizzai che la tossicità potesse derivare dalle flavomannine, degli antrachinonici (tra l'altro cancerogeni) presenti in abbondanza in alcuni Cortinarius a carne gialla (tra cui il C. splendens) ed in alcune Dermocybe. Nei Tricholomi a carne gialla (equestre, auratum, sulphureum, bufonium) la polarità e opposta a quella delle Dermocybe, ma il composto è sempre quello.

Ho recentemente ripreso l' argomento in Mycologia europea ribadendo la mia ipotesi iniziale, dovuta ad aver letto anni fa di una necrosi polmonare nei ratti a seguito di immissione di antrachinoni. Il dott. Giacomoni se ne sta ora occupando ma in linea di base è d'accordo con me.

Ho anche sostenuto che l'irregolarità degli avvelenamenti può derivare da due fattori: 1) il quantitativo ingerito, 2) la volatilità delle flavomannine, dimeri antrachinonici, facilmente scomponibili e così resi innocui.

Non c'è alcuna prova e quindi la mia ipotesi dovrebbe essere testata ripetutamente in laboratorio; ma intanto è un suggerimento per la ricerca.

Gaspy

 

 

 

 

buon giorno gaspy,

 

 

grazie per la risposta esauriente.

Link al commento
Condividi su altri siti

Del leccinum versipelle non so nulla, ma il T. equestre è stato vietato in Italia da qualche anno per dei casi di intossicazione avvenuti in Francia. La sua tossicità è attualmente oggetto di studio ma per precauzione è stato tolto dalla lista dei funghi commestibili, sembra sia responsabile di alcuni casi di rabdomiolisi ma non so se hanno identificato la natura delle tossine.

 

Cinzia

buon giorno,

 

grazie per la risposta

Link al commento
Condividi su altri siti

Aggiungo che ricerche su animali da laboratorio hanno evidenziato che esiste una effettiva capacità degli estratti di T. equestre di causare rabdomiolisi. Non sono però ancora note le sostanze reponsabili e si pensa che comunque la presenza della rabdomiolisi sia da mettere in relazione a differenti sensibilità individuali alle sostanze che la causerebbero. Infatti, anche nel caso di altre sostanze che causano rabdomiolisi (alcuni farmaci, associazioni di farmaci regolatori dei lipidi del sangue, liquirizia in alto dosaggio) si è visto che esistono spiccate differenze di risposta in soggetti diversi che si spiegano con diverse sensibilità individuali, probabilmente a base genetica.

 

Non è comunque una buona idea consumarlo, anche se lo si è fatto in passato, in quanto non è al momento nota una possibile interazione tra le tossine del fungo e alcuni farmaci, in particolare farmaci regolatori dei lipidi nel sangue che hanno dimostrato in particolari associazioni di essere responsabili di rabdomiolisi in soggetti sensibili.

 

Visti i risultati ottenuti in laboratorio fino a questo momento appare quindi improbabile che il T. equestre possa essere reinserito in tempi brevi nella lista delle specie commestibili.

 

PS la rabdomiolisi è una estesa distruzione delle cellule muscolari striate e cardiache, è quindi un danno pericoloso di per se e anche perchè la gran quantità di proteine del muscolo, liberate nel sangue dalle cellule distrutte, causano un danno renale gravissimo.

 

Cinzia

Link al commento
Condividi su altri siti

PS la rabdomiolisi è una estesa distruzione delle cellule muscolari striate e cardiache, è quindi un danno pericoloso di per se e anche perchè la gran quantità di proteine del muscolo, liberate nel sangue dalle cellule distrutte, causano un danno renale gravissimo.

 

Cinzia

 

 

Difatti è una sindrome riscontrabile all' uso della simvastatina usata per diminuire ilcolesterolo nel sangue. Ho anche suggerito di cercare appunto nel fungo (ed in genere nei cortinari a carne gialla) la possibile pesenza di lipidoriduttori.

Gaspy

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.
×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).