Illecippo™

e qui termina una bella traversata italo-slovena, con il trenino dei minatori... attraverso vaste foreste, fiumi trasparenti e cristallini, imponenti montagne...e... un pizzico di storia e leggenda, che rende tutto ancora più emozionante. a presto Nico

Una delle macchine usate per il lavoro. A detta delle nostre guide, la miniera è tutt'altro che esaurita... Ma ahimè i costi di lavoro nei paesi asiatici rendono l'estrazione in Italia meno conveniente. E così anche queste miniere sono state chiuse nel 1991. Per fortuna esiste ancora chi come questi minatori cercano di rilanciare il turismo nella zona...con i loro aneddoti, i loro segreti e i loro racconti...

e qui, iniziano i racconti dei gentilissimi minatori che ci accompagnano all'interno delle cave... e iniziano i racconti. La disfatta di Caporetto Ci raccontano la verità sulla disfatta italiana a Caporetto...il complesso di gallerie raggiunge la Slovenia...e gli austriaci, vennero a conoscenza del passaggio in miniera. Oltre 10000 soldati austriaci sbucarono alle spalle dei nostri che vennero colti di sorpresa...e sconfitti pesantemente... In questa miniera lavoravano numerosi soldati italo-slavi e per un periodo il confine sotterraneo venne sigillato, come una vera e propria frontiera, dove alcune guardie militari, ogni giorno, presidiavano il passaggio per permettere ai minatori jugoslavi di recarsi al lavoro.

Una delle vetture di soccorso. Purtroppo erano frequenti gli incidenti all'interno del complesso di gallerie, che si estendeva per oltre 1 km di profondità e 25 km di lunghezza, giungendo fino in Slovenia.

L'ingresso alle cave, con il tipico simbolo dei minatori. Da queste cave i minerali estratti erano piombo e zinco in maggiore quantità.

Queste miniere racchiudono segreti e curiosità. E chi meglio può raccontarle se non chi vi ha lavorato per anni, e ancora oggi si sforza per trasmettere a tutti noi le loro testimonianze e i loro racconti? Uno dei minatori che cura il museo della storia delle Cave del Predil, con il vestito da festa tipico dei minatori.

Scendendo si incontra un bellissimo e interessante paesino di minatori... Cave Del Predil

Anche qui sono rimaste le testimonianze della guerra.

e dopo essere transitati sui fiumi tanto cari ad Ungaretti, si varca il Colle del Predil e si raggiunge il Lago di Sella Nevea.

L’Isonzo scorrendo Mi levigava Come un suo sasso

Questo è l’Isonzo E qui meglio Mi sono riconosciuto Una docile fibra Dell’universo

Un altro panorama dal Triglav.

Uno dei posti piu presi di mira dai giovani turisti...una discesona in pietraia.. ..un tempo, pane per i miei denti...

Non mancano i boschi, che circondano tutto il percorso.

I panorami sono molto belli, e le vette sono davvero imponenti. Arrivano a 2800 metri.

Un cartello ci indica la strada per...un percorso panoramico verso una baita montana.

La visuale dalla casa matta.

Montagne ricche di testimonianze della guerra.

Una volta raggiunto il passo di Vrsic, a quota 1611 metri, il panorama spazia sulle vette del Triglavski National Park.

A meta della risalita verso il colle di Vrsic, si incontra la Ruska Kapelica, una cappella a ricordo di soldati russi morti durante la costruzione di una strada militare.

La vallata è attraversata in parte dal torrente Pisnica. Molto pulito e ricco di spiaggiette bianchissime.

Già dal paese si intravedono le montagne...

Un bellissimo itinerario per chi soggiorna in Carinzia e vuole assaporare le montagne della vicina slovenia parte dalla nota località sciistica di Kranjska Gora, 809 slm immersa fra le Alpi Giulie.

Il giallo è Laetiporus sulphureus

R.decolorans?