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Giorni Vinti
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Tutti i contenuti di pietragi
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il panorama è mozzafiato, mi piace tantissimo stare quassù da solo, anche se ci passa troppa gente e quindi te lo godi meno
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certo di neve ce n'è tanta, ma mai come l'anno scorso, non trovo le foto, ma la neve arrivava al tetto della casupola più bassa i tavoli da picnic sembrano un gelato ricoperto
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La strada scende e poi risale, l'ultima rampa è micidiale per le mie gambe affaticate. Ad ogni passo non sai di quanto sprofonderai, se ti va male oltre il ginocchio, se va bene a metà polpaccio. Tirare fuori le zampe è sempre più difficoltoso, sia per il mio peso, sia per la tanta neve che mi porto dietro attaccata Arrivo al mio obiettivo in 1.40h rispetto ai 50 minuti previsti dal CAI, ma ci arrivo, nonostante i turisti della domenica che provano a scendere col bob in mezzo ai faggi e gli altri scienziati che ci provano con gli sci e che poi si trovano in mezzo al sentiero e non sanno dove andare. Nel dubbio mi fermo e osservo con in mano il mio bastoncino portafortuna, fidarsi è bene, ma andare in ospedale per colpa di altri non è nelle mie corde e alla peggio sono pronto a disincentivare il contatto :biggrin: Arrivo al rifugio tutto sudato e mi godo il panorama mentre mangio un paio di panini e mi disseto
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80-90 minuti ed arrivo alla prima tappa, ogni metro in salita è sempre più innevato, non ho l'attrezzatura adatta la neve è bagnatissima e si incolla alle scarpe, ai calzettoni, ai pantaloni, formando blocchi di neve che sciogliendosi con il calore che sprigiono da buon vecchio diesel mi bagna del tutto fino al ginocchio. Per fortuna che non c'è vento, è freddo, ma chi come me suda molto deve stare leggero in salita, l'abbigliamento ormai lo conoscono tutti, è quello di Vallombrosa, ma sudo lo stesso. Ad ogni passo affondo fino al ginocchio e questo mi fa consumare un sacco di energie. Nonostante la fatica arrivo a 150 mt dalla vetta (come dislivello) negli orari previsti dai sentieri con il bel tempo e penso che forse ho esagerato L'obiettivo è a 50 minuti, ma so che ci vorrà di più, ora il percorso è fuori dal bosco e quindi ci sarà più neve...
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... dopo due settimane un lutto familiare di Alessandra mi lascia solo tutto il sabato e quindi decido che la giornata può valere una gita senza auto in un posto che ferquento con la neve tutti gli anni. Però quest'anno decido di partire dal paese e di arrivare in cima, un tragitto bello lungo. Bella giornata fredda, ma soleggiata, parto senza neve e ovviamente dimentico le ghette... le metto anche ad andare a letto oramai e me le scordo la volta che servono davvero. Gambe in spalla e via, dopo 50 minuti sono all'osservatorio e mi accorgo che non ho le ghette (me ne accorgo perchè c'era la neve) Decido di proseguire e di arrivare fino a dove riesco, al massimo abbasserò l'obiettivo di arrivo Il paesaggio è meraviglioso
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ma pensa che te che razza di sorpresa, a volte si gioisce per queste piccole cose, questo boschetto sembra avermi voluto premiare per i tanti chilometri fatti in lungo e in largo ci sono alberi strani, quasi contorti, mi piacerebbe sapere se è un carpino
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a forza di andare su e giù vedo una macchia chiara, mi sembra quasi impossibile, geotropa fradicia (ma l'anno prossimo so dove cercarti)
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Ecomi qui, come al solito in ritardo, a condividere qualche uscita. Ogni settimana si esce e si va nel bosco, indipendetemente dalla stagione, dal meteo, dal fatto di essere solo o in compagnia... è difficile da spiegare, ma anche molto semplice, dopo una settimana di stress da lavoro e responsabilità ho il bisogno fisico di staccare la spina, di ritrovarmi a passeggiare in un altro mondo che non mi chiede quello che ho, ma di essere solo me stesso. E così il 2 Gennaio sono già a passeggio nei miei boschi, la stagione dei funghi è finita da un pò, ma sono convinto che ancora qualche sprazzo di vita si possa trovare ed allora parto all'esplorazione di pezzi di bosco ignoti, di alberi non tanto diffusi, armato di digit e di tanta curiosità e voglia di faticare. Percorro il bosco non dal basso in alto, ma lo circumnavigo, è strano, fa male ai piedi, ma devo sapere se c'è vita. E infatti sotto gli unici due pini del bosco, trovo un tricholoma, fradicio, ma una sorpresa per me
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Bravo Paoletto, mi hai fatto perdere la scommessa, ma alla fine ce l'hai fatta. Dammi qualche mese e ti posto il mio primo dell'Appennino pistoiese, sai col tempo che sta facendo... :biggrin: A presto Giovanni
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Fino ad un mese fa........
pietragi ha risposto a Biula nella discussione Le Nostre Uscite - ANNO 2010
No Fabio non glielo dire, Gianmaria è un non porcinaro doc, li cerca solo per necessità :biggrin: -
Photo Editor on-line
pietragi ha risposto a Gibbo nella discussione Fotografia digitale e tradizionale: arte e tecnica
Grazie Gibbo -
Sibillini bei prati e boschi
pietragi ha risposto a gameto nella discussione Vivere la Montagna ed i suoi Paesaggi
Gameto per le prossime attendiamo anche iqualche commento, comunque gran bei posti, da quello che si vede. Ricordati che le foto le puoi mettere più grandi, fino a 120 KB per i non soci. Giovanni -
Emiliani: di Venere e di Marte non si arriva...
pietragi ha risposto a luana nella discussione I Funghi ed il bosco
Meno male che non frequento quelle zone, mi è venuto il mal di testa con tutti quei colori... si vede che chi scrive ste robe lo pagano a righe :biggrin: