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Gibbo

Consiglio Direttivo APB 2025
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  1. Lupone mi spiegherai a voce ma secondo me basta non spostare sciami e mantenere i nuclei negli stessi apiari, come infatti io sto insistendo a fare da tempo a Sofi. Sono le regine dell'isola ricordi? Il ceppo è quello da diversi anni oramai.
  2. E oggi il Lupone mi gira questo articolo!! Dove c’è scritto di una ricerca che dimostra molto di quelle che erano le mie impressioni scritte qui sopra l’altra sera. Le soddisfazioni di essere sulla strada giusta…. Son contento
  3. Vedi che poi dopo anni si va a scoprire che li avevo nell'orto???? Infatti il mio terreno è calcareo e ricchissimo di carbonato di calcio.
  4. PerBiacco!!! Si però sei sul mare e il 2022 finora è senza inverno.
  5. Interessante. Io negli ultimi anni sto adottando sempre più un approccio molto molto limitato negli interventi su di loro, e soprattutto mi sto sempre più convincendo che è importante non inserire negli apiari famiglie o regine che vengono da altri luoghi. Mi sto sempre più convincendo che la loro specializzazione nel tempo è una forza da valorizzare. Imparano a vivere negli habitat complessi sfruttandone proprio la varietà e la complessità a proposito favore. Polline e nettare non solo vario ma anche in tempi diversi struttando sia le varie quote a cui arrivano, che i microclimi in cui vivono le piante, ed avendo così tempi molto lunghi di bottinamento e disponibilità. Forse sta proprio qui il limite delle monoconture e dei territori estesi con clima unico, in fatto che loro abbiano minori variabili da gestire. Ed anche il fatto che i nostri interventi su di loro rischiano di essere di intralcio alla lunga, al loro modo di gestire l’alveare. Sono certo considerazioni mie fatte sulla limitata esperienza di un solo luogo. Ma credo che per chi ha poco tempo non ci sia possibilità di imparare niente da loro se non concentrandosi su un numero limitato di famiglie e di apiari. Il resto lo fa la capacità di vedere e di essere curiosi, quindi di saper leggere come si muovono al di fuori dell’alveare. Mi sto convincendo sempre più che la maggior parte degli apicoltori intervengano e si concentrino troppo sulla vita all’interno dell’alveare, cosa che a mio avviso andrebbe lasciata a chi lo fa professionalmente e invece non guardi la vita dell’ape all’esterno. Gli habitat. E qui potremmo parlare a mesi perché negli anni abbiamo visto come cambia totalmente il loro comportamento al variare del luogo dove vivono. Al mio orto i vicini tagliarono molti alberi per pulire e coltivare, e le api oltre che a pinzarli spesso passarono dur pessime annate. Una delle nostre stazioni in vallata, la stessa cosa. Il ragazzo che ha le api con noi ripuli da piante e cespugli un gran pezzo di terreno (stravolgendo tutto il luogo) seminando fiori e fiorellini per loro…., beh sarà un caso ma quella che era la migliore stazione oggi sono anni che non è più la stessa. Ci sono equilibri che vanno ben oltre quello che limitatamente crediamo sia positivo per loro. Buona giornata
  6. Sai Roberto che Maribea pur essendo di bergamo e non molto attiva in forum è diventata un ottima amica con cui ci scriviamo spesso. E che una mia nipote grazie a questa mia conoscenza abbia la possibilità di approfondire i suoi studi essendo Maribea una formidabile professionista ed abbia creato un centro di ricerca educativa per bambini. Insomma anche chi ha solo sfiorato questo forum APB si è visto cambiare la vita. Una gran bella cosa ?❤️??
  7. Lupone come ti dicevo non ho esperienza sulle monocolture e problemi di colture intensive. Tu parli generalizzando a livello mondiale ma vanno viste le singole situazioni se si vuole capire fino in fondo. In questo è molto di aiuto l’ultimo schema linkato da Marco. Li ci sono evidenze importanti e alcune anche inaspettate. Ora lo stampo e leggo bene, non riesco a capire bene altrimenti. Son testone oh. ?
  8. Molto interessante il discorso friulano è da capire, troppo importante.
  9. A distanza di poco tempo da Maribea propongo una mia possibile Peziza vesciculosa fotografata oggi su letame equino.
  10. Se sparisci vengo a cercarti ??
  11. Ricordi il Ricceri? Il Botanico che veniva anche al gruppo micologico ed era molto anziano. Fu lui ha iniziarmi a cercare le piante, che bei tempi, era un pozzo di scienza.
  12. Interessante Marco. Il riferimento ai Lupi ed sl contesto mette chiarezza su discussioni messe su per chiacchierare più che per una ragione seria. ?
  13. Le ghiande. a dx quelle della possibile Cerrosughera a sx quelle di Quercus cerris (credo) di cui è composto la maggior parte del bosco.
  14. In pausa pranzo ho approfondito e cercato di dare spiegazione ad un dubbio che avevo da tempo. Il mio bosco dove vado a passeggiare ed a funghi vicino a lavoro aveva piante di quercia che in inverno non perdevano le foglie, che anzi rimanevano verdi. Saranno mica Cerrosughere (Quercus crenata)?! Dopo qualche sopralluogo approfondito oggi mi sento di esporre la mia gioia per il ritrovamento di altre quattro piante qui vicino a lavoro. Secondo me è lei ❤️ Aggiungo immagini:
  15. Io 89 credo ? io Colette, e aveva villa a 15 km da Parigi. Allungai così tanto la vacanza che a casa si preoccuparono.
  16. P.S. a me i francesi uff.....
  17. e aggiungo esagerando perchè ne so poco che secondo me molti problemi vengono dagli apicoltori grandi e piccoli, perchè come in ogni attività umana si vede sempre più la ricerca di avere maggiore vantaggio come produzione di miele e come moltiplicazione dei nuclei, cosa che mi rendo conto sempre più passa da metodi e somministrazioni totalmente sbagliate, e che hanno ed avranno ricadute pessime sul mondo apicolo. Trattamenti, ibridazioni, sovralimentazione...... l'uomo con gli animali passa da far loro del male perchè gli vuole troppo bene a far loro male perchè non gliene frega nulla ma pensa solo all'interesse, e comunque il finale è ugualmente tragico. Scusate mi son fatto prendere....
  18. Un discorso difficile da fare qui così.... ma come capita nell'interazione tra uomo ed animale si crea una comprensione e quindi un rapporto in cui ci si "conosce" e l'altro entra a far parte della nostra vita. Capisco che non sia semplice comprenderlo, ma per come la vivo io vi assicuro che quando accadono certe cose si va a ripensare ai momenti passati assieme. E conseguentemente si pensa a quanto avremmo potuto fare per salvarle..... e si prova un dispiacere, sempre e comunque. Poi leggerò Marco, ma oramai mi sono fatto la mia opinione grezza e limitata sull'influenza dei pesticidi..... leggerollo
  19. Brutto periodo anche x le api. Anche ieri una famiglia è morta dopo una brusca riduzione delle api. In foto le api morte rimaste immobili a cercare di proteggere la regina.
  20. Rob lo so l’ho girata io dal post al monitoraggio ??
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