lynkos

In estate il bosco di leccio e pino si chiude in se, una cattedrale con la volta fragrante, in movimento continuo. Cammini su un mosaico di luce e ombra in una alternanza di caldo e freddo, sudore e brivido. Si cammina annusando l'aria e se si sente un accenno di fumo di legno nell'aria, l'angoscia arriva per farti compagnia e il cuore salta un battito. Ti trovi a sussurrare una preghiera al dio della foresta. Non un altro incendio. Ti prego, fai sì che quel po' che rimane di questo piccolo monumento alla grandezza della natura sopravvive l'estate.

La solitudine delle orizzonti lunghe d'estate, il sole che fa brulicare i pensieri nella testa, ricordi, rimpianti. La ricerca di tranquilità ridotta ad una striscia di ombra sotto un albero. Un rifugio che diventa sempre più esile con il tempo che passa. Che poi se ne va. Come il tempo stesso se ne va, sfuggendo verso quelle orizzonti lunghe irraggiungibili abitate da arcobaleni e i nostri sogni. Sarah

La degradazione di Castelfusano ha mille cause, tutti alimentati da una mancanza di volontà politica ad affrontare, tanto meno risolvere, le diverse problematiche. Fra quelle cause c'è senza dubbio la speculazione e la corruzione. Siamo in tanti a ritenere che i soldi stanziati per la sua ripresa sono stati invece la sua rovina, trasformandola in un barattolo di miele per mosconi di tutti generi. Io personalmente e con molta tristezza condivido anche la teoria di Marco. Il valore di quel pezzo di terra se fosse edificabile sarebbe inestimabile e non c'è dubbio che fa gola a moltissime persone. I "campeggiatori clandestini" potrebbero essere responsibili per qualche incendio a caso dove un fuoco da cucina è andato fuori controllo, ma difficilmente si può dare a loro la colpa della serie di incendi dell'anno scorso che erano appiccati, ripeto, secondo una schema molto precisa. Per quest'anno, le tensioni sono già molto alte. Anche se ho pochissimo tempo, faccio parte di un gruppo di volontari che girano la pineta quando possibile, nella speranza di vedere o sentire qualcosa. Sappiamo che la nostra presenza è più simbolica che altro, ma almeno ci sentiamo meno impotenti, Sarah

Purtroppo qui non stiamo parlando di piromani che agiscono per follia, ma di incendiari agendo secondo una schema ben precisa. Per fermarli ci vorrebbero misure radicali, ma la volontà politica non c'è, tutt'altro purtroppo, Sarah

Posso solo aggiungere che condivido tutto. E' solo un paio di anni che sono qui in zona, quindi non ho vissuto l'incendio di 2000, ma vivo giornaliere nello sconforto a quello che sta succedendo lì dentro. E ringrazio la forza della natura che nonostante tutto Castelfusano riesce a regalare grande bellezze e emozioni, Sarah

Infatti, questi incendi sono dolosi, comprovati, e non stanno cercando dei piromani isolati, diciamo, Sarah

L'anno scorso, per un certo periodo c'era almeno un'incendio ogni settimana, sempre domenica verso le 15.00. Da casa mia, vedevo i Canadair arrivano puntalmente. Tutti incendi piccoli, ma goccia per goccia, una bella parte della pineta (già non più di un fazzolettino) è rimasta violentata. Un'angoscia, Sarah

La vegetazione bruciacchiata contro lo sfondo di un tronco carbonizzato nell'incendio di 2000. Tristemente, Sarah

Che tristezza. Già il mio piccolo fazzolettino di paradiso, la Pineta di Castelfusano, brucia. Gli incendi hanno cominciato presto quest'anno. Poca roba per adesso, in una zona devastata già nel grande incendio di 2000. Il fuoco si è avanzato velocemente spinto dal vento, con danni estesi ma leggeri. Si riprenderà con le prime piogge. Ma la domanda che viene spontanea è… per quante volte riuscirà a riprendersi, la natura infelice flagellata dall'uomo. Povera pineta, un barattolo di miele per speculazione, corruzione e criminalità piccola e grande. Sopravvive, almeno per adesso. Di più non si può dire. Assediata da tutte le manifestazioni più eclatante del progresso non-progresso dell'umanità. E con lei, sopravvivo pure io, almeno per adesso. Danni estesi ma leggeri

Dovrebbe essere così anche qua, ma tristemente i danni ambientali causati da incendi moltipli (e non casuali) e sfruttamento sfrenato hanno cancellato molte delle caratteristiche tipiche di questi habitat. Soprattutto, la maggior parte della fascia di macchia, sfumando verso il mare in dune, è stata completamente distrutta dalla piaga degli stabilmenti balneari. Ma la natura, in questo caso particolare il mare, avrà la sua vendetta entro breve. Ormai solo pochi metri di spiaggia sopravvivono e la sabbia arriva fino al centro città, Sarah

Intrappolata a casa per il troppo lavoro, ti ringrazio per questa bellissima sequenza di foto che mi fanno sognare. Fra tanti, spicca per me quella dei papaveri, un vero capolavoro. Il "variopinto" è Anthaxia hungarica, per gli altri, passo. Grazie di nuovo per questi momenti di distrazione dal quotidiano, Sarah

Un salutone a tutti, Sarah

Dove il bosco finisce, comincia la pianura fertile che porta fino ai colli

Nei boschi di leccio e pino sul litorale romano, estate porta un'alternanza intensa di luce e ombra, caldo e freddo...

I miei complimenti più sinceri, come sempre, per le foto stupende :halla: . Credo che gli insetti amorosi sono Eurydema dominulum, Sarah

Capisco la tua voglia di farlo sempre meglio, ma queste foto sono già bellissime. Complimenti, un soggetto difficilissimo, Sarah

Bellissima serie di foto che porta via ogni ultimo briciolo di voglia di lavorare. Certo che la pianura ha i suoi gioelli e una luce tutta sua che li mette in risalto, Sarah

Buona giornata a tutti, Sarah

Qui nell'entroterra della litorale romano, il caldo e i colori sono già quelli d'estate:

Ho visto queste foto solo adesso e sono senza parole. Maestose! Credo che questo sia la prima volta che vedo funghi "inseriti" nel paessaggio è il risultato e mozzafiato. Adesso ho qualcosa a cui aspirare quando i funghi tornano qui nell'autunno, Sarah