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Vichingo

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  1. Questo bicchiere non è mezzo vuoto,questo bicchiere è pieno, c'è dentro tutto te stesso, i tuoi ricordi, la tua storia, il tuo futuro, lì ritrovarai sempre ciò che non trovi da altre parti.......................ciao omone dal grande cuore
  2. Quando ero bambino qui da me era pieno, anche se da anni nessuno li utilizzava per la produzione della seta, lavoro duro e difficile che occupava soprattutto le donne sia di giorno che di notte. Man mano sono sparito ora ve ne sono pochissimi e pure malandati ma fanno ancora un fungo qui da noi molto apprezzato il chiodino di "muron" oltre alla splendide more , ciao Gio
  3. :jawdrop: che te devo dì.....................
  4. E' tornato il sereno e questo è importante, i tuoi occhi hanno ricominciato a vedere.
  5. Questa è la foto migliore.......................brava Lucia ahahahahaha
  6. Ammiticooooooooooooooooo, grande Peppone un abbraccio Gio
  7. Marino che bei posti ciao Gio
  8. Vedo che non sono l'unico a preferire i gialli. ciao Gio
  9. Chi ben comincia è a metà dell'opera grande Marcone
  10. è vero a volte siamo trasportati via da un vento che ci impedisce di vivere, siamo travolti dallo scorrere del tempo, un tempo che è la ricchezza di tutti ma che non tutti sanno assaporare, e che nessuno sa quanto può essere, ma poi a volte riusciamo a ritornare a vedere, a sentire, ci riappropriamo del giusto scorrere del nostro tempo, le sensazioni si riprendono il loro giusto spazio e noi viviamo, piccoli spazi o grandi spazi che ci sono necessari come l'aria, non siamo uomini costruiti per correre, l'evoluzione non è così veloce, e noi ci perdiamo ma, basta un'attimo per ritrovare l'equilibrio........................nelle braccia della grande Madre.
  11. Non vivo di passato, i passi già trascorsi sono per me solo un bagaglio che mi porto appresso, mi piace guardare avanti la vita è adesso, domani "Cerchiamo d'entrare nella morte a occhi aperti....................." M.Yourcenar (Memorie di Adriano). Grazie a tutti
  12. Vedi a volte lasciar la strada vecchia per una nuova .................................
  13. Ci sono posti dove ognuno di noi si sente bene, forse perché ritrova se stesso e la propria dimensione, diversa forzatamente dalla quotidianità che ha volte ci opprime. Io quando cammino in questi boschi e sulle rive del mio fiume, vivo in equilibrio tutto magicamente cambia, una forza rigeneratrice si impadronisce di me, la mia mente riprende a volare riscopro come ascoltare, come sentire. Non sono solo ricordi ma è la realtà per cui forse son nato e che questa vita moderna mi ruba strappandomi dal profondo dell'anima, con una violenza che non voglio comprendere ne accettare. Questa lotta si ripercuote nel mio essere piccolo ignobile uomo che si crede nel tempo ma che in fondo nuota solo per non affogare. Vi ringrazio tutti Giuan del popolo dei pestacù
  14. Non saprei la pianta si chiama robinia o pseudoacacia
  15. Finisco con un’altra particolarità del mio mondo di maggio, la sua neve………………..Giuan del popolo dei pestacù.
  16. Questo è un posto incantato, l’acqua, l’albero, il piccolo fontanile, un simbolo di questa terra “piata m’è un tàul ma che piega la schéna” (piatta come un tavolo ma che piega la schiena), che nasconde i suoi segreti e lascia che pochi possano goderne, non senza sofferenza.
  17. Il lento scorrere del ramo mi riporta indietro dove il tempo di vita in questi luoghi era normale, ora solo un ritaglio fra mille impegni e loro i “papalacc” (fiori della robinia) erano il dolce primaverile, si finivano in pastella, a pensarci oggi vi verrà da ridere ma per noi bimbi era una festa.
  18. Ecco poi cosa ci appare, poveri funghi che però per noi hanno un valore particolare, con questi ci facevamo dei gran bei risotti perchè i nostri amati erano rari invece loro erano abbondanti e siccome l’abbondanza allora non era di tutti ci si accontentava e si gioiva.
  19. Siamo venuti in qui sulle ali del ricordo, questi erano posti in cui non venivo più da anni, ma che erano il mio quotidiano quando ero un ragazzo e non giravo mezza Italia a cercar funghi.
  20. Il passo sicuro tra querce, biancospini il grugnire dei cinghiali e la vista di un capriolo che fugge davanti a noi ci sta gia ripagando della scarpinata, in questa afosa pianura dove i rovi e le ortiche ci rendono difficile il cammino.
  21. Vogliamo raggiungere una riva del ramo portichetto, un piccolo affluente del Ticino dove sappiamo che possiamo trovare qualche fiorone, anche se so benissimo che sicuramente qualche "tesinat" sarà già passato ma non ci importa, saliamo sulla collina.
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