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MushroomBad

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  1. Bellissima la Salamandrina di Savi (o Salamandrina dagli Occhiali) [Salamandrina perspicillata]!
  2. Ciao! Visto il luogo (Scandiano, giusto?), dovrebbe essere Speleomantes italicus!
  3. Ringrazia il fotografo "al volo"...
  4. Hola! E' lei, la Salamandrina di Savi (o "dagli occhiali"). Per la corretta identificazione però serve la località.. Salamandrina perspicillata "...è endemica dell'Italia a nord del fiume Volturno, ed è più frequente sul versante tirrenico. A nord è diffusa fino in Liguria.." Salamandrina terdigitata "...In Italia è specie endemica, la si trova in Molise e sugli Appennini, particolarmente intorno alle sorgenti e a sud del fiume Volturno..." Le due specie sono state separate nel 2005 a seguito di studi genetici. Il genere Salamandrina comprende solo queste due specie, che sono quindi endemiche della Penisola Italiana e uniche al mondo!
  5. In genere per Frustone/Frustino (Whip snake in inglese) si intende un'altra specie ancora, il Biacco (Hierophis viridiflavus)...!
  6. Ciao Luciano! Non è una Biscia dal Collare (Natrix natrix) ma un bellissimo ed altrettanto innocuo Colubro di Esculapio o Saettone comune (Zamenis longissimus)! Bell'incontro, quest'anno ancora io non ho visto un serpente, mannaggia!
  7. Ahimè, sembra proprio lei...PURTROPPO! Specie Nordamericana introdotta da privati e sfuggita alla cattività, flagello per i nostri Anuri e per la piccola fauna...
  8. Grazie a tutti! Spero di riuscire a farne altri...nel qual caso li pubblicherò anche qui! Saluti!!
  9. La macchietta gialla/bianca che vedi all'attaccatura delle zampe è proprio diagnostica per Salamandra salamandra, comunque anche le proporzioni del capo rispetto al corpo, molto più grande il primo, lasciavano adito a pochissimi dubbi! Quest'anno è in corso, da parte della Societas Herpetologica Italica, il censimento dei siti riproduttivi di Salamandra pezzata, che ultimamente corre anche dei discreti rischi a causa di Batrachochytrium salamandrivorans, un fungo che ha già decimato le popolazioni della nostra amica a macchie nei Paesi Bassi; nuova minaccia dopo il già noto Batrachochytrium dendrobatidis che sta contribuendo alla drastica crisi degli anfibi in questo terzo millennio. Andando per funghi spesso si incontrano anfibi, Salamandre, Rospi, Rane, ma negli ultimi anni qualcosa è cambiato in peggio, purtroppo. Speriamo che la ricerca scientifica e il tempo ci diano una mano, perché altrimenti, senza anfibi, ogni boleto d'Italia sarebbe preda di golosissimi lumaconi...e non solo i boleti! Quindi....forza Anfibi!
  10. Ciao Carletto! Viste così da lontano, il portamento e le proporzioni sono più da larve di Salamandra pezzata... Belli pure i fungacci eh, per ora io non ne ho ancora visto uno...
  11. Confermo Natrix natrix, animale innocuo anche se con un'arma dall'odore nauseante..!
  12. Carletto, lì in zona non li avevo mai trovati, quindi sono rimasto abbastanza sorpreso e devo dire che non conosco la core-area, il "sito madre", che sicuramente non deve essere eccessivamente lontano. Dunque questa sarà la prossima, buona scusa per andare a gironzolare nel bosco nei posti dove ancora non son stato! :biggrin:
  13. Giovanni, dici bene. Può far molto per la natura così come può far molto fra le persone, per le persone. Mi ricorda una frase che lessi qui sul forum in una firma, mi pare di ChiCercaTrova: "Accendere un fiammifero vale infinitamente più che maledire l'oscurità" :wink:
  14. Gibbo, da come le descrivi escluderei le uova di rospo, che depone lunghi cordoni gelatinosi di uova. Se sono in pozze d'acqua ferma, uova singole deposte su foglie della vegetazione sommersa potrebbero essere di Tritone, se in acqua corrente potrebbero appartenere alla Salamandrina dagli occhiali. E ancora: se in pozze calde, assolate, e deposte a piccoli gruppetti potrebbero appartenere al fantomatico Ululone appenninico dal ventre giallo! Molte sono le possibilità, bisogna sapere ambiente, periodo, dimensioni e forma delle ovature, località (altitudine, esposizione, etc..)...e sì, anche una foto non guasterebbe, allora potrei dirti forse qualcosa in più.. :biggrin: Se hai le foto e apri una discussione proverò a risponderti :wink: :hug2:
  15. Con questa ultima foto di una femmina termina, per adesso, la mia storia. Ve l'ho voluta raccontare per mettere in evidenza i problemi che affliggono gli anfibi di tutto il mondo in questi nostri tempi moderni, sottoposti a pressioni fortissime come: - la distruzione di habitat riproduttivi e di sopravvivenza - malattie che "grazie" alla globalizzazione del mercato girano il mondo - prelievi in natura a scopo collezionistico e di vendita (comportamento che ricordo essere VIETATO DALLA LEGGE [ma che a mio parere potrebbe e dovrebbe essere rivisto]) - investimenti stradali (questi hanno un effetto enorme: pensate ad una strada che taglia in due il territorio dei Rospi, che per andare ad accoppiarsi e deporre devono spesso attraversare quella strada. Le stragi avvengono ogni anno e riducono le popolazioni fino a quasi il 50% ogni volta) - etc.. Ma il motivo più forte che mi ha spinto a raccontarvela è la dimostrazione che noi tutti, con un gesto anche piccolo come ripulire una pozza adatta per una determinata specie, piuttosto che la pulizia di un bosco, di una spiaggia, l'attenzione alla guida di sera, insomma OGNI NOSTRO GESTO può avere ripercussioni GRANDI, in positivo e in negativo, sulle forme di Vita che ci circondano. Gli anfibi in particolare, subendo per così dire un processo di coevoluzione con l'uomo, si sono da millenni adattati ad approfittare delle raccolte d'acqua create dall'uomo per vivere e riprodursi. In alcune situazioni i manufatti dell'uomo sono il loro unico rifugio, in altri casi si è visto che avendo sia siti naturali che siti antropo-costruiti fra cui scegliere, scelgono spesso quelli fatti dall'uomo perché mantengono meglio e più a lungo l'acqua, etc... Con l'abbandono della montagna e senza manutenzione, i vecchi abbeveratoi per il bestiame, i vecchi fontanili, piano piano vengono dimenticati e riempiti da detriti e foglie, sottraendo così preziosi habitat agli anfibi. Molte le specie a rischio anche in Italia. Ma questo post è la prova, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che le giuste operazioni fatte nei giusti periodi possono portare risultati enormi per la conservazione dei nostri amici umidicci! Spero quindi di avervi interessato e anche stimolato, nei vostri peregrinaggi alla ricerca di miceti, a "sistemare" quando è possibile i vecchi manufatti che incontrate che, per una volta, possono avere una funzione utile invece che deperire e imbruttire. Bene, ai prossimi aggiornamenti allora! Saluti :biggrin:
  16. In questa foto, venuta a dir la verità piuttosto male, si vede una seconda femmina fare capolino da sotto una foglia per esaminare un piccolo Glomeridae caduto nell'acqua. Il maschio che fino ad allora se ne stava girato di spalle, si è interessato a lei. Avvicinatosi, si è messo ben in evidenza davanti a lei mostrando i colori della livrea, e ha iniziato a inviarle un flusso di acqua carica di feromone, secreto a livello della cloaca, grazie al movimento ondeggiante della coda, comportamento, questo, chiamato fanning. Tutto ciò mi lascia ben sperare per il futuro di questa piccola, nascente, nuova popolazione di Tritone alpestre apuano!
  17. Qui invece in primo piano abbiamo una bella femmina col ventre gonfio di uova, mentre sullo sfondo s'intravede un altro maschio..
  18. Ecco, questo è un maschio, con la livrea tipica della specie...
  19. Ma... ...cosa è stato quel lampo azzurro? Mi avvicino, osservo meglio e meraviglia delle meraviglie scopro che in soli 19 giorni la pozza è stata colonizzata da tre maschi e tre femmine di Ichthyosaura alpestris Laurenti, 1768 - Tritone alpestre, in questo caso Ichthyosaura alpestris apuanus, la sottospecie che deve il nome alle mie care Montagne! Riuscite a vederne alcuni?
  20. Ma arriviamo al nocciolo della questione: ecco la pozza dopo 19 giorni. L'acqua ha riacquistato la sua limpidezza e si riesce finalmente a vedere il fondo.
  21. Una foto anche all'orto è d'obbligo! Le patate sotto la terra fremono per spuntare alla luce del sole, ma ancora attendono...
  22. Una rapida occhiata nelle pozze del torrente non la vogliamo dare? Numerose infatti le piccole larve di Salamandra salamandra , da poco venute al mondo, riconoscibili per quelle chiazze bianco-dorate all'attaccatura delle zampe..
  23. Ieri, dopo 19 giorni, sono tornato su alla casetta per vedere come procedesse l'orto, fare qualche lavoretto, e ovviamente cercare animali! :biggrin: Sotto un tronco di abete davanti casa la prima sorpresa: Testacella scutulum Sowerby, 1821 - Un gasteropode che mette in evidenza il processo evolutivo di adattamento che ha portato le "chiocciole" alla perdita della conchiglia fino a diventare "limacce", che tanto amano i nostri cari funghetti..
  24. Quindi, visto che avanzava del tempo, e constatato che la piccola pozza era ancora priva di forme di vita, ho deciso di svuotarla il più possibile dai detriti con i mezzi che avevo (ovvero le mani e un sasso piatto ) Il risultato è questo...una piccola pozza d'acqua ferma, di 150x60 cm circa, con una profondità massima intorno ai 25/30 cm.
  25. Quello che a noi sembra un clima sfavorevole, per gli amici anfibi che abitano i boschi è il clima ideale, e infatti... Salamandra salamandra Linnaeus, 1758 - Salamandra pezzata, in particolare la sottospecie S.s.gigliolii, tipica dell'Italia appenninica
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