roberto

Sulla strada del ritorno, si vede bene anche il campanile di Pescaglia, anche lui con il quadrante di sei ore! ciao!

Quassu sono fuori dal tempo, uno sguardo all'orologio mi riporta alla realtà, un ultimo saluto ..... e devo scendere.

fra le rocce

Sono risalito fino sul crinale sopra alla mandria. In basso il Bozzone, che poi sono due!

Non mancavano conigli, galline, oche etc. etc. Parlando con il proprietario, salta fuori che: non più tardi della scorsa settimana passata ho fatto il risotto con i prugnoli! Dopo vaghe indicazioni, decido di rifarmi un "giretto". Naturalmente di prugnoli neanche l'ombra, ma c'erano delle splendide genziane!

ed i loro cugini........ .... anche questi, quasi pronti per diventare prosciutti e salsicce!!! :biggrin:

Una "cucciolata" di cinghiali

Mucche nella stalla, vengono recuperate dai pascoli, in attesa di essere macellate.

Lo stomaco inizia a brontolare, scendiamo verso le cibarie. Dopo pranzo un pò di relax, visitiamo la "fattoria", per la gioia dei bambini ed anche dei grandi. Un puledrino di un giorno con la mamma.

La Giunchiglia, (il fiore del Monte Croce)

un'altra orchidea... (Baffo, qui ce n'erano tante!)

..... ai piedi della croce.

una Globularia.....

un'altro scorcio

Il Cristo del Callare Questa è un'opera di un artista Pietrasantino, l'originale è in cemento, e fù posto quassu nel 1951 dalla sezione di Pietrasanta della U.O.E.I.. Dopo diversi interventi di restauro, nel settembre del 2000 è stata inaugurata questa versione in bronzo, mentre l'originale, da cui è stato preso il calco, è al riparo dalle intemperie in Sede.

...... guardando lo spettacolo! Lo scorcio di Apuane che si vede da qui è sempre molto bello (almeno per me) da sx a dx: Monte Altissimo Monte Sagro (in lontananza) Monte Corchia Monte Sumbra in primo piano: Bimbi, Procinto e Nona.

Tutti seduti a riposare....

Verso il "Callare", foce che divide il Monte Matanna (sx) dal Monte Nona (dx)

Questo no lo so, ma pare ci fosse una festa!!!

Aquilegia.

E' ancora presto, e allora, prevedendo che dopo pranzo non si sarebbe più mosso nessuno, deviamo verso il "Callare".

ancora un'orchidea

Dopo la "spiegazione" si rientra

Il nome di questo passo è dovuto al fatto che qui si trovava la stazione di arrivo di una teleferica e la storia di questa è veramente interessante. Infatti nell’estate del 1910 fu realizzato un collegamento tra l’Albergo Alto Matanna e la zona di Grotta all’ Onda, posta 300 metri più a valle: una navicella, trainata da un pallone aerostatico fatto scorrere a guisa di funicolare su un cavo sorretto da piloni, trasportava le persone fino alla Foce (che poi prese il nome dal pallone) dove le attendeva una carrozza trinata da cavalli che le portava fino all’albergo. L’ aeronave poteva trasportare fino a sette persone e funzionò egregiamente per tutta l’estate della sua inaugurazione, facendo sperare in un notevole sviluppo turistico della zona: purtroppo, però, nell’ inverno successivo tutta la struttura fu distrutta da un uragano e non venne più ricostruita la locandina che pubblicizzava l’avvenimento.

In questo punto (più o meno) C'era il punto di arrivo del "Pallone Aerostatico"