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rossano

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Tutti i contenuti di rossano

  1. Carlè meno male che questa volta hai scritto Marchigiano....finalmente hai capito che nun se dice Marchiciano ciao bello
  2. Bravi Luciano, Alberto e Roberto Aria frizzante...passeggiata rigenerante e fortunata ...dicono che i Pleurotus siano molto buoni...prima o poi li trovo..mi mancano ciao Rossano
  3. Bravo Carletto vedo che studi e fai sempre due per tenerti allenato così si fà ciao Rossano P.S. per le didattiche mi hanno insegnato: cavalletto, macro, fungo intero, imenoforo e sezione...ci vuol pazienza
  4. rossano

    Capodanno a Campotosto...

    Bentornato e Buon Anno Fabio i tuoi posti sono stupendi sia d'estate che d'inverno ...poi se la prossima estate ridaranno anche i funghi saranno ancor più belli ciao Rossano ..e me raccomanno non lavorà troppo
  5. Arturo con un pò di pazienza vedrò di ritrovare una pubblicazione scientifica che parlava della tossicità della M. procera da cruda che, naturalmente, io ho subito annotato nei miei appunti. Mi risulta, inoltre, che ci siano anche Circolari Ministeriali in proposito, vedrò di procurarmele. ciao Rossano
  6. ...allora, non c'è medicina che tenga...sei proprio incurabile ciaooo
  7. Si Peppe è il Monte Conero, Numana e Porto Recanati si incontrano scendendo verso Sud. Vedi Pè gli effetti del "povero" zoom, usato al massimo, della mia compattina? Se vinco la Lotteria mi compro anch'io la D300 e un bel cannone. Rossano
  8. Nico che la M. procera sia tossica da cruda non me lo sono certo inventato io. Come anche detto da Giancarlo, l'ho appreso anch'io ascoltando chi ne sa molto più di me e di te. Tu, come già ho avuto modo dirti, hai conoscenze e "certezze" sulla micologia che io non ho. Ancora una volta volta ti ribadisco che sarebbe opportuno dire "penso che...." "credo che...." Aspettiamo Peter che mi sembra si occupi anche di Tossicoilogia ed altrei esperti per un parere illuminato sulla questione. ciao Rossano
  9. Un caro saluto a tutti dalla mia pineta, dove, nelle belle giornate di sole, posso ammirare queste straordinarie bellezze della natura. Rossano
  10. Ultimo fungo di questa puntata la finferla. In quest'annata non troppo esaltante anche lei si è fatta desiderare e non poco. Pazienza andrà meglio quest'anno. Cantharellus lutescens (Pers. : Fr.) Fries [ = Cantharellus aurora (Batsch) Kuyper ] Cappello: 1,5 – 5/6 cm. convesso, ombelicato, poi appianato, infine imbutiforme, margine sottile, crespo, prima ricurvo, revoluto e sinuoso a maturità, superficie fibrillosa, squamulosa, di colore bruno, bruno-aranciato Imenoforo: liscio o quasi liscio negli esemplari giovani, poi con venucole, sinuose, basse, forcate o ramificate, lungamente decorrenti sul gambo, rosa carnicino, giallo-grigiastro, giallo-arancio chiaro. Gambo: 4 – 7 x 0,6 – 1,2 cm. irregolare, normalmente dilatato all’apice e via, via attenuato, frequentemente ricurvo, cavo, glabro, poco carnoso, color arancio, arancio vivo, con tonalità più pallide alla base Carne: Esigua, delicata, tenace, elastica, moderatamente fibrosa, odore tenue, fruttato, sapore dolce, gradevole Habitat: in gruppi numerosi, dall’estate ad autunno inoltrato e anche fino all’inverno nelle zone con clima mite, in boschi sia di conifere che di latifoglie, con preferenza per le zone umide e muscose, molto diffuso e abbondante nelle zone di crescita. Commestibilità: ottimo commestibile
  11. per terzo un funghetto molto spesso snobbato dai cercatori ma molto bello per i suoi colori tenui e delicati Clitocybe gibba – (Pers. : Fr.) Kummel Cappello: 4 - 8 cm, inizialmente convesso, ma molto presto depresso ed infine imbutiforme, a volte con un piccolo umbone al centro della depressione; elastico, cuticola di color beige-nocciola, molto chiaro se asciutto; margine sottile, inizialmente involuto poi irregolare e sinuoso. Lamelle: bianche, fitte, strette, lungamente decorrenti sul gambo Gambo: 3 – 6 x 0,5 -1 cm. cilindrico, tenace, fibroso, leggermente ingrossato alla base dove si può apprezzare una zona biancastra feltrata, Normalmente dopo l’estrazione conserva parte del substrato inglobato dal micelio Carne: Bianca, elastica, tenace, fibrosa nel gambo, odore e sapore gradevoli, come di mandorle amare. Habitat: gregario in piccoli gruppi, dalla primavera all’autunno in tutti i boschi ma prevalentemente sotto conifere Commestibilità: commestibile. Da scartare i gambi per la loro fibrosità. Spesso sottovalutato per la sua piccola taglia è molto apprezzabile nei misti ai quali conferisce aromi e profumi decisamente gradevoli. Nei, misti, considerata la tenacità delle sue carni, è consigliabile far cuocere la C. gibba per qualche minuto prima di aggiungere altri funghi con carni più delicate e tenere. Con tempo asciutto la Clitocybe gibba può presentare tonalità del cappello molto chiare, per questo motivo se ne sconsiglia la raccolta a cercatori inesperti. La non frequente ma possibile confusione con le C. bianche (C. cerussata, C. dealbata ecc.) è molto pericolosa perché la loro ingestione provoca una sindrome muscarinica.
  12. Ancora un'immagine di Hydnum albidum dalla quale si può apprezzare la fruttificazione gregaria dei funghi quasi completamente coperti da aghi e foglie
  13. Per secondo uno degli ultimi funghi che si possono incontrare in pineta, lo si trova anche ad inverno inoltrato se le temperature non scendono troppo dando origine a gelate e l'ambiente è particolarmente umido Hydnum albidum – Peck Cappello: 4 – 10 cm. prima irregolarmente convesso, poi appianato, margine sottile, sinuoso, involuto poi disteso, superficie opaca, feltrata, cuticola non separabile, colore bianco candido poi giallo pallido-giallastro negli esemplari adulti Imenoforo: Aculei molto fitti, leggermente decorrenti sul gambo, bianchi, lunghi, grossi e giallastri a maturità Gambo: 3 – 5 x 2,5 – 4 cm. corto, cilindrico, centrale o eccentrico, leggermente svasato in alto, concolore al cappello ed ugualmente ingiallente alla manipolazione Carne: bianca, leggermente giallastra alla base del gambo, soda, fragile, odore, fruttato, sapore grato, dolce con retrogusto moderatamente amarognolo Habitat: gregario a gruppi o file, dall’ autunno ad inizio inverno, nelle zone umide e muscose di boschi di aghifoglie (specialmente Pinus) e anche misti, con preferenza per terreni calcarei. Commestibilità: buon commestibile, soprattutto nei misti. Ottimo per le preparazioni sott’olio per l’eccellente consistenza delle sue carni.
  14. BUON ANNO A TUTTI GLI AMICI DI A.P.B. Sperando di far cosa gradita a tanti Soci ed Utenti A.P.B. che mi seguono con simpatia ed assiduità, riprendo la mia rassegna con il 6^ appuntamento. Come al solito pochi per volta per permettere a tutti di assimilare le nozioni sui funghi che andremo ad incontrare nelle nostre meravigliose passeggiate nel bosco. Comincio con un fungo molto ricercato e abbastanza comune Macrolepiota procera – (Scop. : Fr.) Sing. Cappello: 10 – 35/40 cm. prima sferico ( a forma di mazza di tamburo dalla quale assume uno dei suoi nomi volgari), ovoidale, poi emisferico, infine appianato, con evidente umbone ottuso, ricoperto da scaglie nocciola, bruno-rossastre, disposte in forma radiale, più fitte verso il centro e via, via diradanti verso il margine eccedente e frangiato. La superficie è biancastra, nocciola, sericea, fibrillosa. Lamelle: fitte, alte, ventricose, libere, bianche-biancastre con riflessi rosacei, leggermente imbrunenti al tocco Anello: di notevole dimensione, doppio, mobile e persistente, lacerato al margine dove è di colore biancastro, bruno-brunastro nella superficie della pagina inferiore. Gambo: 10 – 35/40 x 1 – 2,5 cm. slanciato, dritto, bulboso al piede, fibroso, duro, poi cavo, di colore bianco-biancastro e liscio o quasi liscio nella parte superiore e con un’evidente zebratura bruna nella parte sottostante l’anello Carne: bianca, al taglio vira leggermente al rosa, soffice, fragile nel cappello, fibrosa e dura nel gambo, odore tenue fungino e sapore grato come di nocciola Habitat: dall’estate ad autunno inoltrato, solitario o gregario in gruppi o file, in boschi sia di conifere che di latifoglie e in special modo nelle radure e nei prati Commestibilità: ottimo commestibile previa adeguata cottura. Delizioso impanato e fritto in abbondante, bollente olio di semi. Da scartare i gambi fortemente fibrosi. Considerata la sua tossicità da crudo, si sconsiglia di cucinarlo su piastra o griglia perché queste tecniche potrebbero non garantire la completa ed omogenea cottura delle parti interne della carne.
  15. Marco musica deliziosa ed appropriata, immagini stupende complimenti di cuore Rossano
  16. rossano

    12 ORE...

    Grazie Mario contraccambio gli Auguri graditissimi Ciao Rossano
  17. Pè con le stai diventando proprio bravo :hug2: complimenti Rossano
  18. Grandiiiii non ci sta niente da fà.... siete i più forti. Troppo facile andar per boschi solo quando c'è da Complimenti a tutti in particolare a Stefano che ha sfidato il freddo e ha fatto delle bellissime foto Rossano
  19. Ragà Sicuro che l'appetito (co 'ste boccucce) non vi mancherà, Buon divertimentoooooo ....visto il menù, mi raccomando una bustina di alka seltzer al seguito...all'occorrenza siete a posto Rossano
  20. Buon Anno Marione io i tartufi li capisco solo a tavola :hug2: Ti auguro di trovarne tanti di quelli boni ciao Rossano
  21. Nico non certo per polemizzare ma solo per puntualizzare. Non mi sembra proprio che da quello che hai scritto si potesse capire che avevi intenzione di discutere sulle diverse caratteristiche dall'H. repandum e dell'H. albidum. Tu hai detto che non si trattava di H. albidum e ...basta. ciao e buon anno Rossano
  22. Il tuo è Hydnum repandum var.albidum Hydnum albidum è più piccolo e decisamente amarongolo/piccante con spore piccole. (microscopia, portami via.....) Nico Io di norma, anche perchè non sono un esperto micologo, ho molto meno certezze di quelle che tu dimostri nelle determinazioni. Dovresti sapere che è molto difficile solo attraverso immagini, in questo caso di non eccelsa qualità, dare un giudizio certo. Ad ogni buon conto, penso, si stia parlando dello stesso fungo. Infatti Hydnum albidum - Peck e Hydnum reparandum v. albidum sono sinonimi. ciao Rossano
  23. Caro Ennio mi spiace molto non aver potuto accettare il tuo invito....purtroppo venerdì ho lavorato. Ieri sono stato a San Lorenzo, lì qualcosa si trova ancora. Poco ma qualcosa c'è. Al momento ci sono in discreta quantità steccherini (Hydnum albidum) e resistono le morette (Tricholoma scalpturatum). ciao Rossano
  24. Peppe ti suggerisco un altro ottimo passatempo. Va a cercare queste (sono buonissime) nel posto che sai......chissà che ci trovi anche qualche bel bianchetto e farai un misto eccezionale. ciao Rossano
  25. Grande Peppe Sono contento di averti contagiato. Sono bellissime le passeggiate invernali in pineta. La mia non è cosi...comoda ma nelle giornate di sole è davvero splendida. Con le foto, stai diventando bravissimo...complimenti. ciao Rossano
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