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Risposte pubblicato da pino
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Flamulina velutipes, lo sappiamo tutti, è un fungo invernale. parassita viene anche chiamato il fungo dell'olmo anche se non esclusivo.
Caratterizzato dal gambo che prende un colore bruno-castagna e dalla consistenza vellutata (da cui il nome velutipes), dal cappello bruno-arancio viscido e dalle lamelle bianco crema smarginate.
Non l'ho mai consumato per cui non posso esprimermi su gusto e sapore, però attenzione (come tutti i funghi) va consumato fresco ed essendo un fungo reviviscente si corre il rischio di raccogliere funghi oramai passati ed appassiti che, grazie ad un po' di pioggia, riprendono la fisionomia di quando erano freschi
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Ricordo che, quando cominciai a frequentare il gruppo di Padova, si diceva che A. Phalloides la si trovava da 0 a 1000 metri circa, negli anni a seguire mi è capitato, con una buona frequenza, di incontrarla sopra i 1200 mt.
Il che può indicare che il micelio si stà alzando oppure che nessuno l'aveva mai notata prima (ma mi sembra strano).
Per quanto riguarda la simbiosi con il Nocciolo la possiamo considerare "preferita" ma la nostra amica è di bocca buona le va bene tutto.
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Caro Supernazucao,
Non è così che si presentano funghi per la determinazione capirai per la loro commestibilità.
Le foto vano postate per ogni singola specie fotografata in modo da evidenziare ogni sua caratteristica:
Cappello, imenio (lamelle o pori ecc.)
gambo (intero)
così, come si vedono, potrebbe esserci di tutto sia commestibile che tossico.
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Beware the Inocybe are all alike.
I repeat the Inocybes must be considered not edible!!
Attenzione le Inocybe sono tutte simili.
Ripeto le Inocybe devono essere considerate non commestibili!!
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All Inocybes MUST BE considered poisonous or non-edible.
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Aspettaaaa!!!
Aggiungine due.
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mi manca l'ultimo...e poi mi manca solo di capire come funziona la chiave determinativa...
Le chiavi di determinazione, purtropponon sono tutte uguali, anche se si assomigliano molto.
Ti consiglio di provare con un fungo ben conosciuto ( ES: Amanita muscaria ) e di provare a determinarla con una chiave di determianzione,
ripetendo l'esercizio con più specie finchè non avrai preso un po' di dimestichezza, infine provare con un fungo che non conosci.
P.S. arrivare al genere sarebbe già un buon risultato.
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Prima cosa sarebbe utile raccogliere i funghi solo quando sai come utilizzarli.
Per me da soli sono poco utilizzabili, forse, e solo i più giovani, li puoi mettere sott'olio
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Per me
Hygrophorus persoonii
Hebeloma crustuliniforme
Tricholoma squarrulosum
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Vedi Paxillus panunoides
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Attenzione si stà facendo un errore di fondo. Si sta chiamando tutto il mondo dei Tricholomi grigi "moretta".
Quando parlando di Tricholomi si usa il termine moretta si intende, in senso stretto, Trcholoma terreum in senso allargato I tricholoma del gruppo terreum: terreum, myomyces, gausaptun ecc.
Definendo morette anche i Tricholomi tossici si corre il rischio di generalizzare e infine di dimenticarsi che sono tossici.
Il Tricholoma pardinum provoca gravi problemi fino, in casi limite, alla morte.
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Una prova semplice da fare der separare le lepista dalle clitocybe e' questa:
Verificare se le lamelle si staccano facilmente dal cappello.
Se si si tratta di una lepista ( lamelle eterogenee al cappello)
Se no si tratta di Clitocybe ( lamelle onmogenee al cappello)
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Oltre alla ornamentazione del cappello, in T. terreum più pelosetta e con colore grigio topo, il carattere che certamente differenzia le due specie è l'odore.
In terreum definito di erba (per me nullo)
In scalpturatum decisamente di farina ( per T. scalpturatum anche il sapore dopo cotture è quello della farina cruda )
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Con la carne così elastica, probabilmente siamo su Lyphyllum loricatum, che generalmente si presenta cespitoso ma che è anche possibile trovare solitario, anche se raramente.
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ciao Max,
con questi soli pochi elementi, non mi spingerei oltre il Genere Lyophyllum,
Ennio.
Anche per me Lyophyllum sp.
P:S: verifica se premendo sui bordi del cappello riesci a toccare il gambo senza che il cappello si rompa.
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la nebularis (che di questa stagione è quasi infestante) è considerata commestibile dopo lunga cottura , da effettuare con le
finestre aperte (pure i vapori ti segano in due) e quindi lasa perd
La Clitocybe nebularis è da considerare tossica!!
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Bisognerebbe vedere anche il cappello
:bye1:
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esatto l'imenoforo è rosa bruno. Io ho letto però che per apprezzare il colore della sporata è necessario fare come ho fatto io in quanto,
in certi casi il colore delle lamelle può inquinare quello delle spore. Qua mi sembra vero il contrario...
Mi sfugge qualcosa ?
Il cartoncino nero io lo userei solo per i leucosporei. Comunque l'utilizzo di un vetro trasparente è il metodo migliore.
Poi confermo che i colori si devono intendere in tutte le loro variabili.
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Anche per me probabili T. scalpturatum.
Lasciane maturare un paio le lemelle dovrebbero ingiallire sul bordo esterno
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Pensare che con tutti i gruppi micologici che ci sono e che potrebbero fare attività di divulgazione "preventiva" le istituzioni, molto spesso, continuano a vederci solo come mangia funghi.
Senza capire che invece la nostra attività (mostre e serate) potrebbe essere un valido aiuto preventivo.
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Per quanto riguarda le Macrolepiota la prima differenza la fa il gambo, in questa foto on si vede bene, poi il viraggio della carne, infine le caratteristiche "macro" del cappello.
Per me non si possono determinare.
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Pensate che con moretta sull'altipiano di Asiago si parla di Clitocybe nebularis.
Se serviva ecco spiegato perchè è sempre meglio utilizzare i nomi latini.
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Dai soli cappelli è un po' dura!!
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Per me Russula cyanoxantha var. peltereaui.
Sono lardose le lamelle si vede e si sente dal video
Poi il sottocuticola violaceo è al 99% sintomo di cyanoxantha
Naturalmente aspetta altri pareri.
Vincenzo
Determinare le Russule dalla sola foto è un'impresa!!
Comunque non si tratta di R. Cianoxantha la quale ha una sporata, e conseguente colore delle lamelle, bianca.
Microscopio o Stereoscopio per Micorrize Tartufo
in Le "Pepite" dei boschi: i funghi ipogei
Inviato · Modificato da pino
Penso che vi dobbiate orientare verso lo stereoscopio, il quele viene utilizzato per ingrandire i solidi (passami il termine)
Il microscopio biologico invece lavora per trasparenza per cui difficilmente riuscirai ad osservare una radichetta, anche se non impossibile.
Il problema, in ogni caso è che devi sapere cosa cercare e più o meno come si dovrebbe presentare.
Ciao e buona ricerca.