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pino

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Risposte pubblicato da pino

  1. Come avrai intuito, ho iniziato da poco ad interessarmi di micologia. Per il momento non mi è semplice determinare anche i soli generi.

    Certo alcune macroscopiche caratteristiche riesco ad individuarle e grazie alle chiavi di determinazione (sto seguendo quella trovata su tutto funghi dell'axxxt) e al vostro aiuto arrivo ad un risultato che per il momento mi soddisfa perchè mi permette di non perdermi e di studiare il fungo in questione.

    Detto questo mi sembra ovvio che il primo sia un Lactarius sp però non so se zonarius ? Il secondo Mycena sp. ?

     

    Forse ti possono essere utili questi due Link

     

    link1

     

    link2

  2. Il primo tutto lascia pensare a Lactarius zonarius, anche se l'ornamentazione del cappello non è molto evidente,

     

    per il secondo, se le foto sono relative agli stessi soggetti (le prime due non sono chiarissime) potremmo essere su Laccaria... affinis??

  3. Pino: di manuali e di opinioni ce ne sono tanti e diversi all'interno dei forum e fuori ...è per questo che con tutta l'umiltà del caso uno si confronta, comunque grazie per

    il suggerimento.

     

    Alessandro

     

    Alessandro, mi sono reso contop che la mia risposta poteva sembrare scortese. Scusami non era mia intenzione! :friends:

     

    Volevo solo sottolineare che le diferenze sono notevoli per cui facilmente verificabili.

     

    :rofl: :friends: :friends:

  4. Per adesso me li assaggio da solo... poi anche un pò in famiglia li mangiamo e di tante specie... circa una ventina, ma ognuno viene prima determinato a lungo prima di infilarlo in padella e non in concimaia.

     

    Il Coprinus Comatus che ci cresceva in giardino lo abbiamo guardato e sezionato a lungo. Prima di mangiarlo ci son passati mesi e mesi a vedere questo strano fungo per i nostri occhi, poi a cercare sui libri e su internet. E anche grazie a quello veniva fuori nel motore di ricerca "A Passeggio nel Bosco".

    Ora se capita ne sono ghiotto.... ma ci son voluti mesi prima di azzardarmi!!!

     

    Comunque anche se c'è molta prudenza nel tuo modo di affrontare l'argomento sappi che non è così che si fa.

     

    L'unico metodo "SICURO" è far verificare i funghi (tutto il raccolto) ai micologi delle ASL. Loro sono le figure preposte a questa attività di certificazione di commestibilità.

  5. Ciao Gastova,

    Quando si chiede una determinazione si devono immortalare il maggior numero di caratteri morfologici del soggetto da determinare.

    Nelle due foto che hai allegato, ad esempio, l'imenio non è visibile sulla prima ed è poco visibile sulla seconda pio nel caso del Boleto è necessario osservare bene anche il gambo; per cui tentare una determinazione è un po' azzardato.

     

    Spannometricamente, molto spannometricamente :friends: potremmo essere di fronte ad un Boletus queletii nella prima e ad un Entoloma lividum nella seconda.

     

    :friends: :good:

  6. facci comunque vedere quanto crescono sarebbe bello :x124: mado

     

    Caro Mado

     

    Questa foto fatta in una nostra mostra da un nostro socio spero possa farti capire le fasi di crescita di questo fungo.

     

    P.S. l'esemplare più grande aveva il diametro del cappello di quasi 25 cm

    post-115-1254833639.jpg

  7. Grazie Ennio!!!!

    Relativamente alla A. Ovoidea..... cosa si può dire di interessante? Da quanto ne sò è un fungo considerato da taluni commestibile e da altri no, tutto questo in funzione di un'altro fungo che gli assomiglia molto..... ma non mi ricordo il suo nome :x124:

    Ci daresti qualche altra dritta???

     

    Grazie, Andrea

     

    Provo a rispondere io poi sicuramente Ennio aggiungerà qualcosa.

    Veniva data per commestibile scadente credo però che i testi più aggiornati la dovrebbero dare quantomeno sospetta perchè, pare abbia provocato delle intossicazioni a carattere gastroenterico (spero si dica così).

     

    A. ovoidea è caratterizzata da carpofori che possono diventare di grosse dimensioni, sono di colore bianco e l'anello, che rimane parzialmente attaccato al cappello ha una consisteza cremosa; la volva aperta ed inguainante è biancastra e si macchia di ruggine col tempo.

     

    La possiamo confondere con A. proxima la quale è del tutto simile con due differenze sostanziali:

    l'anello più consistente e la volva colore bruno-rossastro - ruggine.

     

    A. ovoidea

    post-115-1254833427.jpg

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