Gibbo Posted March 10 Share Posted March 10 (edited) Ho scelto da tempo di cercare più possibile di parlare di cose che conosco o che comunque vedo e vivo nella quotidianità. Sarà che in una società di tuttologi se si vuole continuare a dialogare, a un certo punto o ci si incaxxa o si fanno scelte precise. Scusate la polemica iniziale viziata dalla giornata lavorativa. Nel boschetto delle mie pause pranzo ci sono, o meglio, c’erano, dei Pini (pino nero). Un mese dopo l’altro li ho visti tutti morire. Tempo fa feci anche un post dove parlavo della resina che raccoglievo dalla loro corteccia. E già quello era un segno inequivocabile del loro stato di salute. Resina di Pino Edited March 14 by Gibbo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gibbo Posted March 10 Author Share Posted March 10 In questi giorni in cui sto leggendo roba di Alberi, mi sono messo a guardarli meglio, per cercare di capire qualcosa di più…. E se volete aiutarmi e partecipare sarà un piacere. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gibbo Posted March 10 Author Share Posted March 10 Inizialmente su alcune piante ancora con segni vitali il primo segno era questo. Appunto, della resina che fuoriusciva abbondante in diversi punti del gambo e dei rami. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gibbo Posted March 10 Author Share Posted March 10 La causa non la conosco. Forse un insetto, visto che il tristemente famoso bostrico non attacca solo l’abete rosso, ma anche i pini. E questi disegni tra la corteccia ed il libro si notano infatti dei bei disegni tipici di certi animaletti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gibbo Posted March 10 Author Share Posted March 10 Certo è che tutti partecipano al banchetto, o meglio alla decomposizione che mai come in queste foto rende onore al nome. E chi meglio dei nostri amici funghi può essere di aiuto in questo??? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gibbo Posted March 10 Author Share Posted March 10 E non mancano uccelli dal becco duro ed appuntito come forse anche altri passanti che ci lavorano sopra, e vanno alla ricerca di larve interne e di chissà cosa altro Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gibbo Posted March 10 Author Share Posted March 10 È un lavoro impegnativo ma con l’aiuto di tutti ci si può fare… qualcuno deve tenere umido il legno così che i funghi lavorino bene. Il muschio alza la mano e pian piano sale a conquistare il tronco… senza fretta ma inesorabile e sorridente Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gibbo Posted March 10 Author Share Posted March 10 E dopo che tutti han fatto la loro parte si inizia a ridurre a un materiale sempre più utilizzabile dai frequentatori del bosco. E una nuova piantina nasce sul materiale decomposto e tutto ricomincia. Troppo bello…. un saluto Apbini Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pietragi Posted March 10 Share Posted March 10 Che bella Gibbo questa discussione, mi piace parlare di queste cose. Mi riporta indietro nel tempo, quando ancora con le persone si parlava 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
roberto Posted March 10 Share Posted March 10 C'è stato un periodo 30/40 anni fa, che seccavano anche qui, sulle prime colline "vista mare", sembrava le avesse "toccate" il fuoco. Dicevano, all'epoca, che fosse il vento, che mescolati al salmastro portasse altri agenti inquinanti. Adesso bruciano periodicamente ed è risolto il mistero Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gibbo Posted March 10 Author Share Posted March 10 15 minuti fa, pietragi ha scritto: Che bella Gibbo questa discussione, mi piace parlare di queste cose. Mi riporta indietro nel tempo, quando ancora con le persone si parlava Io non mollo lo sai 😂😂😂 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gibbo Posted March 10 Author Share Posted March 10 9 minuti fa, roberto ha scritto: C'è stato un periodo 30/40 anni fa, che seccavano anche qui, sulle prime colline "vista mare", sembrava le avesse "toccate" il fuoco. Dicevano, all'epoca, che fosse il vento, che mescolati al salmastro portasse altri agenti inquinanti. Adesso bruciano periodicamente ed è risolto il mistero Metodo più sbrigativo 😂 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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