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Parliamo del Gambo?


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C’è l’esile e slanciato il tozzo e panciuto, l’elegante e lo scapigliato di cosa stiamo parlando ? del gambo.

Sì di quella parte del carpoforo (=fungo) che forse attira poco la nostra attenzione ma che svolge l’importante compito di innalzare il cappello per far diffondere meglio le spore.

Lo si vede bene osservando alcune specie del genere Helvella dove il gambo costoluto (= formato da più costole) si dirama a reggere la mitra (il cappello) a forma di coppa .

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Il gambo, direttamente collegato al micelio (=parte sotterranea dell’organismo fungo), in genere è la prima parte del carpoforo a formarsi per raggiungere alla fine dello sviluppo misure e forme delle più diverse.

Anche la sua posizione rispetto al cappello è varia: in genere è ben piantato al centro della sua base ma spesso è costretto dal substrato di crescita ad attaccarsi in modo strano avremo così un gambo eccentrico (= non in posizione centrale) o addirittura laterale come accade nel fungo lignicolo Ganoderma lucidum (foto).

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Tra i basidiomiceti (= funghi che producono le spore sui basidi) si trovano gambi quasi invisibili osservabili con la lente di ingrandimento ma non mancano appariscenti e lunghi gambi come nelle mazze di tamburo (genere Macrolepiota), che possono superare i i 20 centimetri di altezza..

Se c’è chi si esprime in altezza c’è chi lo fa in larghezza superando i 20 centimetri di giro vita (= diametro) come per il Leucopaxillus macrocephalus.

A parte i tipi eccezionali di solito il gambo è ben proporzionato rispetto al cappello che sorregge ma non mancano casi in cui gambi corti debbano sorreggere grossi cappelli come in Melanoleuca brevipes dove proprio questo carattere ha ispirato il nome della specie da brevi = corto pes= piede.

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se qualcuno ha la foto di Melanoleuca brevipes o del Leucopaxillus macrocephalus e la vuole inserire a seguire aspetto a continuare, se no più tardi o domani vado avanti

Ciao

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Una volta, tanto tempo fa, anche se non ci capivamo niente, si scriveva almeno "grazie per il tuo impegno".

 

Leggendo il vuoto allora te lo dico io, per tutto quello che hai fatto e che hai provato a dare in questi anni,

come probabilmente l'ultima cosa che scrivo qui.

 

Ciao Doni!! :friends:

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Grazie Carlo

 

Allora continuo, ho trovato una foto di alcuni primordi di macrocephalus e la inserisco

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dove eravamo rimasti? a si:

 

Nella norma si tratta di tipetti ben in forma (gambo cilindrico) ma non mancano quelli che hanno perso la linea ed hanno gambi panciuti, così tipici tra i porcini, ci sono poi quelli a forma di fuso o ancora con la base slargata simili ad una clava (clavati), alcuni poi presentano alla base dei veri e propri bulbi (gambo bulboso) come in molte amanite .

 

In fatto di colori ognuno sceglie secondo i propri gusti e se il bianco e l’avana prevalgono non mancano colori più accesi come il giallo zolfo del Tirhcoloma sulfureum o di alcune Hygrocybe, ma in questo genere si ritrovano anche colori molto vivaci come il rosso ciliegia e il verde oliva; le colorazioni del gambo possono anche essere lilla o blu ma non manca il serissimo nero.

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Ma una volta scelto il colore innumerevoli sono gli stili di abbigliamento (= ornamentazioni) e qui davvero i funghi si sbizzarriscono e non poco.

C’è chi preferisce lo zebrato che nel genere Macrolepiota diventa anche un elemento molto utile per distinguere le specie ottime commestibili dalle tossiche, queste ultime infatti sono prive di zebrature e se il gambo viene scalfitto ad esempio con un’unghia mostra un tipico arrossamento.

Zebrature sui toni verdi presenti anche sulla mortale Amanita phalloides possono essere un altro carattere che ci mette in allarme poiché nei verdoni (Russula virescens) queste non sono mai presenti.

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Tra i boleti ricorrono come ornamentazioni piccole squamale, tipiche del genere Leccinum, e gambi punteggiati o ancora reticolati, che mostrano cioè come delle maglie di una rete. Tra i lattari invece sono la presenza o l’assenza di colori soffusi oltre agli scrobicoli, piccole fossette, ad aiutarci a dare un nome alle diverse specie.

Ma ci sono casi in cui un gambo bruno e fittamente peloso non lascia dubbi abbiamo davanti a noi una Tapinella atrotomentosa , da atro= scuro tormentosa= pelosa , che difficilmente potremo scordare e tra gli scapigliati abbiamo gambi squamosi comuni nel genere Pholiota o ancora villosi.

Per finire dovremo dire che ci sono tipi che amano la vita solitaria ed altri che sin dalla nascita sono abituati alla compagnia come il Lyophyllum connatum, che ha appunto gambi connati cioè nati assieme che rimangono uniti anche negli adulti, o che crescono comunque molto vicini tanto da ricordare un fascio di fiori come in Hypholoma fasciculare, i cui gambi sono appunto uniti alla base a formare un fascio.

Quindi occhio al gambo! e alla prossima :bye1:

PS se volete contribuire con un po' di gambi scrobicolati o bulbosi o clavati o fusiformi aggiungete a seguire

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:clapping: :clapping:

 

Grazie di tutto..Doni...

In effetti il gambo non è la prima cosa che si guarda..almeno per me.. :biggrin:

Non ho contributi fotografici da postare..ma spero che altri Amici ne abbiano...

 

Un Abbraccio forte forte

 

Giuliano

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