I colori della neve

[gava]

Ricominciare.

 

Com’è difficile farlo.

 

Sembra quasi di voler spostare i riflettori su di sé, e vi capisco, ma leggendo Giorgio attraverso vecchi topic, e non solo quelli riportati alla lucei in questi giorni, ma documentandomi riguardo all’Associazione come ho fatto nel recente passato è sempre emersa in Giorgio chiara, netta, al di là delle varie estrazioni, micologiche, porcinare, ambientalistiche, la voglia di parlare…....di parlarsi e condividere.

 

Sono certo che lui non vorrebbe, anzi, perché dire vorrebbe, lui non vuole che smettiamo di farlo.

 

Ha sempre odiato i topic contenenti solo immagini, mentre ha sempre apprezzato la voglia di descriversi, ed in questo personalmente ho sempre cercato di appoggiarlo perché molti di noi quando va bene riescono a vedersi un paio di volte all’anno, quindi quale altro modo per conoscersi ?

 

Quale altro modo per evitare sgretolamenti, fazioni ?

 

Conoscersi e non avere il pudore di mostrarsi, questo voleva Giorgio, e noi glielo dobbiamo perché è proprio grazie alla frequentazione di persone come lui se molti di noi sanno realmente chi sono, ed hanno capito dove possono arrivare, sia come singoli individui, che come gruppo di persone.

 

I colori della neve.

 

E’ venerdì sera, un rapido invito telefonico – Domani è bello…freddo ma bello…si va ??

 

Il compagno di recenti scorribande appenniniche aggiunge soltanto -OK vengo, lascio perdere lì la legna ed lavoro ed arrivo.

 

Ed ecco che così un'altra giornata sulla neve si colora di arancio intenso, il colore della passione, del coinvolgere e lasciarsi coinvolgere.

 

 

Modificato 22 Febbraio 2009 da gava

[gava]

La meta probabile dovrebbe essere il percorso che un mesetto e mezzo fa in solitaria mi aveva respinto a causa della nebbia.

 

L’osserviamo da lontano…

 

[gava]

…e non possiamo fare a meno di notare la diversità di “ bianco “

 

Neve, da sempre sinonimo di candore…

 

…ma basta una nuvola di passaggio per creare effetti che acuiscono maggiormente l’effetto di questo paradiso.

 

Un simbolico grigio sipario….

 

[gava]

…che come in ogni palcoscenico che si rispetti, si lascia srotolare solo a seguito dell’apparizione di una protagonista d’eccezione.

 

[gava]

Si avvicina il percorso.

 

Siamo idealmente accompagnati da amici lontani.

 

Vorremmo mostrare loro da vicino le meraviglie di questi posti, ma che anche stavolta resteranno custodite dal freddo abbraccio della natura.

 

Mentre salivamo infatti avevo già avvertito il mio compagno delle avverse condizioni della neve; l’inizio settimana all’insegna dello scirocco, che aveva portato anche alcune ore di pioggia perfino in quota, seguito dall’improvviso e significativo abbassamento della temperatura, ha creato uno strato di ghiaccio superficiale che rende veramente rischioso, se non addirittura impossibile in alcuni punti, avanzare nelle zone fuori dal bosco e prive di appigli che danno un seppur leggero margine di sicurezza..

 

Si prova nelle ore centrali, quando il manto si ammorbidisce…

 

[gava]

Bypassando la documentazione del percorso già visto in passato….

 

Eccoci qua in cima….

 

Dinanzi a noi si snoda il tortuoso ed ammaliante crinale….

 

[gava]

…immagini già viste riaffiorano alla mente.

 

Il sole stavolta c’è, e tradisce condizioni favorevoli, che purtroppo nascondono insidie per noi oggi insormontabili…

 

[gava]

Si tenta di imitare chi ci ha da poco preceduti con i ramponi, che noi purtroppo oggi non abbiamo con noi…

 

…anche perché, nonostante la conoscenza della nuda montagna, che ci permetterebbe di camminare sul crinale originale, anziché sul cornicione fatto di neve e ghiaccio, risulterebbe in ogni caso pericoloso.

 

[gava]

Lo strato di ghiaccio è superficiale e spesso soltanto pochi centimetri

 

Sotto l’incessante azione del sole, che a queste quote impone la sua presenza a dispetto della temperatura esterna, il ghiaccio si è ammorbidito e si rompe facilmente….

 

…ma sotto la neve freddissima e friabile non offre appoggio sbilanciando il corpo in inutili equilibrismi..

 

…mettere il sedere a terra significa quasi sicuramente scivolare giù per questi paginoni con le logiche e drammatiche conseguenze.

 

Qui la neve assume il colore della paura, del rispetto e della coscienza…

 

 

Si rinuncia….si torna indietro

 

[gava]

Zone d’ombra offrono solo e soltanto ghiaccio…

 

…ghiaccio nuovo e ghiaccio che lo è stato…aggrappato alle piante, caduto e pronto a ricompattarsi al primo accenno di raffreddamento dell’aria.

 

Il bosco, il colore del conforto.

 

[gava]

..un attimo per realizzare..

 

…qui la neve assume il colore rosso della fatica e della delusione..

 

…ma non dello sconforto e della sconfitta…

 

…certe esperienze non ti lasciano mai sconfitto dentro, anzi, scendi più forte di prima.

 

 

[gava]

Anche perché non staremo certo lì seduti ad alienarci…

 

…basta solo guardarsi attorno.

 

E la neve si colora d’incanto di rosso che porterà presto a nuova vita…

 

[gava]

…alla quale, nonostante il clima avverso vai incontro ad ogni passo….

 

[gava]

…vita che dalla notte dei tempi si avvale di questa simbiosi…

 

…che nonostante la sofferenza trae beneficio da questa morsa.

 

Credo che il verde smeraldo che con gli amici Memo e Roberto avevamo avuto modo di apprezzare lo scorso anno, quest’anno sarà elevato all’ennesima potenza..

 

..e noi, per quanto possibile saremo qui a documentarlo.

 

[gava]

Cercando di rendervene partecipi…