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Rassegna Micologia 40^ puntata


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Un cordiale saluto a tutti gli "abbonati".

Piano piano, tempo permettendo, dal quel 15 gennaio 2007 siamo arrivati ad oggi 30 aprile 2008, a realizzare la 40^ puntata, dedicata anche questa ai funghi che possiamo trovare in questo periodo.

Quando dico "possiamo" vuol dire che in condizioni meteo "normali" per la stagione, sono specie che dovremo incontrare nelle nostre escursioni nei vari habitat.

Come di consueto, invito tutti a contribuire con le proprie domande ed osservazioni, ribadendo che da ognuno c'è sempre qualcosa da imparare,

Ennio.

 

1) Agaricus bitorquis (Quèlet) Saccardo, raccolta del 1° maggio 2004 a Macerata, m. 300 slm, nel cortile del mio condominio.

Agaricus a volte spettacolare per la taglia grande e massiccia che può raggiungere, cappello biancastro e solo in vecchiai diviene giallo paglia, sempre sporco di terra, lamelle fitte, rosa chiaro fino a marrone a maturità, gambo più corto del diametro pileico, in genere tozzo e con base attenuata, provvisto di due anelli inferi, uno esterno (velo generale) che si ferma a pochi millimetri dal secondo, carne bianca leggermente arrossantee non ingiallente, molto soda e con ottimo odore fungino.

Ecologia: in parchi, luoghi antropizzati, margini delle strade, ecc, dove riesce ad emergere anche in terreni sodi e pressati grazie alla "pressione di turgore" e alla particolare compattezza della carne.

Ottimo commestibile, non confondibile con specie tossiche; da non raccogliere in città o vicino alle strade di traffico.

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2) Bovista plumbea Pers. : Pers, raccolta in località Prato della Contessa, monte Amiata (GR) m. 1400 slm, maggio 2006 in prato erboso tra i faggi.

Piccolo Gasteromicete di forma sferica con diametro non oltre i 4 cm, avente un strato esterno (esoperidio) prima bianco poi grigio-piombo il quale a maturità si fessura in areole lasciano intravedere il sottostante endoperidio bianco. La parte fertile (gleba) è bianca per poi divenire bruno-olivacea, crescita gregaria nei prati ricchi di humus, di nesun valore gastronomico.

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3) Coprinus micaceus (Bull. : Fr.) Fries, ritrovamento di villa Koch, località Fonte Noce, Comune di Recanati (MC), m. 80 slm, in bosco misto con essenze mediterranee, maggio 2002.

Piccolo Coprinus della Sezione Micacei, cui appartengono funghi con velo farinoso-granuloso.

Cappello di piccole dimensioni di forma ovoide poi campanulato, ricoperto da fitte granulazioni "brillanti" e facilmente detersili, lamelle da biancastre fino a nere e deliquescenti, carne esigua, gambo cilndrico e appressato ad altri individui.

Cresce sempre a gruppi +/- numerosi su detriti legnosi morti, che col tempo decompone ulteriormente, non commestibile.

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4) Entoloma sepium (Noulet & Dassier) Richon & Roze, raccolta di località Coldellaio, Comune di San Ginesio (MC) territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, m. 500 slm, maggio 2002.

Entoloma primaverile dal cappello non igrofano ne striato, sericeo e lucido a tempo asciutto, tendente a fessurarsi in età o con il vento, lamelle appena decorrenti, bianche ma presto rosa salmone con filo dentellato, gambo cilindrico striato longitudinalmente, carne bianca con odore farinoso, tende a macchiarsi di arancio ove manipolata o corrosa, buon commestibile ma da riconoscere con cautela.

habitat: da aprile a giugno, negli orti, in boschetti, in genere associato a rosacee.

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5) Gymnosporangium tremelloides De Candolle, raccolta di Montespino, Comune di Montefortino (AP), m. 800 slm, in pineta di pino nero, su rami di Ginepro comune, maggio 2000.

Fungo appartenete all'Ordine delle Uredinali (funghi delle ruggini) di aspetto circonvoluto-cerebriforme e di consistenza mucilaginosa, crescente su cespugli di Ginepro, non commestibile.

Il ciclo biologico di queste specie è molto complesso e di solito consta di più stadi vitali che si sviluppano su piante ed essenze diverse ma necessariamente vicine; per spiegare approfonditamente questo "meccanismo" occorrerebbe tutta un'intera puntata.

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Caro Ennio, rassegna ottimamente curata, come sempre :clapping: ....ne approfitto per inserire questa foto del 30/06/05 inerente una Bovista(credo).....purtroppo allora non ho eseguito una sezione, l'assenza di una subgleba penso avrebbe dissipato qualche dubbio.....

 

ancora grazie :clapping:

salvo

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Cari amici,

mi ero dimenticato dell'avviso inerente i lavori notturni sul server, perciò riprendo e "riscrivo" da dove interrotto ieri notte.

6) Gyromitra esculenta (Persoon) Fries, raccolta effettuata nel corso dell'escursione del 12 aprile scorso con i pistacoppi marchigiani sopra il lago di Gerosa, nei pressi di Propezzano, Comune di Montemonaco (AP), m. 800 slm, in castagneto puro.

Ascomicete formato da gambo e cappello (mitra), questa è di aspetto nettamente circonvoluto-cerebriforme e di colore bruno-rossiccio, alla sezione il carpoforo si presenta a tratti lacunoso con venature collegate tra loro, il gambo è biancastro, compressato ed ingrossato alla base, carne biancastra, ceracea e fragile con leggero odore (spermatico-clorato) che scompare con la cottura.

ATTENZIONE: tutte le Morchelle, contengono il tossico acido helvellico che però viene "neutralizzato" quando sottoposto per diverso tempo (20') a temperatura di ebollizione, perciò tutte le Morchelle sono buone da mangiare, ma vanno cotte bene!!!.

N.B.: Gyromitra gigas (Krombh.) Cooke, molto somigliante a G. esculenta, si differenzia da quest'ultima per le maggiori dimensioni, mitra meno cerebriforme e di colore più chiaro, ambedue condividono gli stessi ambienti e periodo di crescita, AMBEDUE sono vivamente da sconsigliare per il consumo alimentare, sembra che consumate crude siano potenzialmente MORTALI.

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7) Marasmius bulliardii Quèlet, raccolto nel parco di villa Koch, Comune di Recanati (MC), m. 80 slm in bosco misto, maggio 2001.

Piccolissimo funghetto con il cappello a forma di "paracadute" di una decina di mm, totalmente plissettato radialmente, colore bianco-crema, disco con una piccola papilla marrone-nerastra, lamelle rade e formanti un "collarium" all'inserzione con il gambo che è filiforme, scuro e lucente in basso, più chiaro all'apice, carne inconsistente e inodore.

Crescita gregaria su lettiera di foglie morte (preferenza per quercus sp.) ma anche altri detriti vegetali, senza valore.

Fà parte di un gruppo di piccoli funghetti che si nutrono (decomponedo e permettendo la successiva trasformazione in humus), dei residui vegetali formanti le lettiere di tanti boschi di latifoglie; umili e piccoli esseri che con la loro silenziosa e discreta azione, aiutano fortemente la vita dei boschi.

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8) Mycena pelianthina (Fr. : Fr.) Quèlet, raccolta della Selva dell'Abbadia di Fiastra, Comune di Tolentino (MC), m. 300 slm, in bosco di macchia mediterranea, maggio 2001.

Fungo di medio-piccole dimensioni, cappello convesso poi appianato, colore grigio-rosato o carnicino, igrofano, lamelle grigio-rossastre con filo nettamente bruno-porpora (sempre più scuro della faccia lamellare), gambo cilindrico con base ingrossata e con ife miceliari bianche, carne con odore rafanoide (come tutte le Mycena di questo gruppo), non commestibile.

Ecologia, fungo saprofita cresce su residui vegetali in decomposizione, si differenzia dalla comunissima Mycena pura soprattutto per il filo colorato.

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9) Hydropus subalpinus (Hoehn.) Sing. raccolta nella faggeta della Pintura di Bolognola (MC), m. 1300 slm, territorio compreso nel Parco Nazionale dei Sibillini, 24 maggio 2003.

Piccolo fungo tricholomatoide che ricorda per l'aspetto e per il luogo di crescita, la onnipresente Oudemansiella radicata, a differenza di questa ha lamelle completamente bianche (senza riflessi rosati) e cresce su residui legnosi interrati tra la lettiera di foglie di faggio, cappello fino a 6 cm, conico campanulato e striato al margine, colore bruno chiaro, lamelle fitte e bianche, gambo cilindrico, flessuoso, molto lungo rispetto al cappello, profondamente infossato nella lettiera, base con ife rizomorfe bianche, carne bianca, fibrosa ed acquosa.

Ecologia: cresce esclusivamente su rametti di faggio sepolti nella lettiera di foglie cadute, commestibile di scarso valore.

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:clapping: :clapping:

 

Grazie Ennio,

 

Come sempre belle foto e spiegazioni comprensibili a tutti,anche agli Ignorantoni come mè...

 

Un Abbraccione di cuore

 

Giuliano

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Ciao amci miei,

vedo che almeno voi non siete stati totalmente presi dalla "frenesia" del 1° porcino,

grazie per i vostri inerventi,

Ennio.

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