Ennio Inviato 6 Agosto 2007 Condividi Inviato 6 Agosto 2007 (modificato) Ciao a tutti, finalmente si riparte con il nuovo server !. Vedremo in avanti se funziona tutto e meglio, come promesso dai nostri solerti "amministratori", nel frattempo sorbitevi assieme al caldo estivo, questa ennesima puntata sugli Agaricus. Modificato 6 Agosto 2007 da Ennio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 6 Agosto 2007 Autore Condividi Inviato 6 Agosto 2007 (modificato) Alcuni esempi di fungaie: 1) Leucopaxillus candidus, come si può notare, l'erba della parte interna è bruciata per effetto delle sostanze ammoniacali prodotte dal micelio di questa specie. Modificato 6 Agosto 2007 da Ennio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 6 Agosto 2007 Autore Condividi Inviato 6 Agosto 2007 (modificato) Questa invece è una delle classiche fungaie di Agaricus in ambiente montano, a differenza della precedente, qui l'erba della fungaia è più verde e rigogliosa, ciò è dovuto alle sostanze nutrienti prodotte dal micelio. Si potrebbe ipotizzare anche una probabile (ma non del tutto accertata) situazione di simbiosi, quindi scambio vicendevole di sostanze nutrienti (composti del carbonio), minerali ed acqua, tra le radici dell'erba e il micelio. Modificato 6 Agosto 2007 da Ennio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 6 Agosto 2007 Autore Condividi Inviato 6 Agosto 2007 (modificato) Altra classica fungaia di Agaricus campestris in ambienti collinari e di pianura. Modificato 6 Agosto 2007 da Ennio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 6 Agosto 2007 Autore Condividi Inviato 6 Agosto 2007 (modificato) Seguendo lo schema sistematico semplificato proposto nella precedente puntata (n.25), inserisco alcune specie dei due Gruppi e delle relative Sezioni. Gruppo RUBESCENTES - Sezione Bitorques. 1) Agaricus bisporus (J. Lange) Imbach. E' il più noto di tutti i funghi coltivati, conosciuto con il nome di champignon e con diverse varietà (A. bisporus var. bisporus, A. hortensis, var. avellaneus, ecc.), a dispetto della sua facile coltivazione, si trova raramente allo stato naturale, penso che sia superflua la sua descrizione. Modificato 6 Agosto 2007 da Ennio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 6 Agosto 2007 Autore Condividi Inviato 6 Agosto 2007 2) Gruppo RUBESCENTES, Sezione Bitorques, Agaricus bisporus. Questo Agaricus deve il suo nome al fatto che possiede basidi prevalentemente bisporici (2 spore per basidio) a differenza delle altre specie di Agaricus che li hanno tetrasporici (4 spore per basidio), inoltre il filo lamellare è sterile, ossia non ci sono basidi ma solo cheilocistidi (cellule sterili). Allego un particolare del filo lamellare che si presenta più chiaro della faccia della lamella, a riprova che lì ci sono pochissime spore. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 6 Agosto 2007 Autore Condividi Inviato 6 Agosto 2007 (modificato) 3) Gruppo RUBESCENTES, Sezione Bitorques, Agaricus bitorquis (Quelèt) Saccardo. Questa specie dalla carne molto soda e compatta, ama crescere anche ai bordi dei viali o strade, a volte emergendo dalle crepe dell'asfalto in città. Cappello bianco sporco, a lungo involuto, lamelle rosa-grigiastre poi marrone scuro, filo sterile, gambo generalmente corto e tozzo, anello doppio di origine infera, uno sembra una pseudo volva che si va quasi ad unire con quello interno, formando un doppio collare. habitat, parchi cittadini luoghi antropizzati in genere, campi incolti, ecc, dalla primavera all'autunno, ottimo commestibile. NB: attenzione a quelli che crescono in città o in ambienti poco puliti, il micelio capta e concentra le sostanze tossiche presenti spesso in questi ambienti. Modificato 6 Agosto 2007 da Ennio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 6 Agosto 2007 Autore Condividi Inviato 6 Agosto 2007 (modificato) 4) seque ... Agaricus bernardii (Quelèt) Saccardo = A. maleolens Moller. Specie non molto frequente di taglia tozza e massiccia che raggiunge anche notevoli dimensioni, si riconosce per il cappello avente il margine lungamente involuto a volte anche da adulto, carne soda e arrossante, con odore presto sgradevole, gambo tozzo, corto e con base appuntita. habitat: in genere nei boschi litoranei di ambienti caldi, non commestibile, non perchè sia tossico, ma per il suo cattivo odore. Modificato 6 Agosto 2007 da Ennio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 6 Agosto 2007 Autore Condividi Inviato 6 Agosto 2007 5) segue .... Agaricus gennadii (Chatin et Boudier) Orton = A. pequinni (Boudier) Konrad et Maublanc. E' l'ex Clarkeinda cellaris del Bresadola, trovato per la prima volta in una cantina a Trento. Tra il gruppetto degli Agaricus con doppio velo evidente, è quello che si caratterizza per avere il velo generale formante una netta pseudo volva alla base del gambo, può presentarsi anche con esemplari di notevoli dimensioni, crescita in luoghi incolti ma anche parchi, sotto leccio, cipresso e pino in autunno anche inoltrato (personalmente nel 2003 ho fatto una raccolta a fine gennaio). Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonaino Inviato 7 Agosto 2007 Condividi Inviato 7 Agosto 2007 3) Gruppo RUBESCENTES, Sezione Bitorques, Agaricus bitorquis (Quelèt) Saccardo.Questa specie dalla carne molto soda e compatta, ama crescere anche ai bordi dei viali o strade, a volte emergendo dalle crepe dell'asfalto in città. Cappello bianco sporco, a lungo involuto, lamelle rosa-grigiastre poi marrone scuro, filo sterile, gambo generalmente corto e tozzo, anello doppio di origine infera, uno sembra una pseudo volva che si va quasi ad unire con quello interno, formando un doppio collare. habitat, parchi cittadini luoghi antropizzati in genere, campi incolti, ecc, dalla primavera all'autunno, ottimo commestibile. NB: attenzione a quelli che crescono in città o in ambienti poco puliti, il micelio capta e concentra le sostanze tossiche presenti spesso in questi ambienti. ....ciao Ennio....questa specie l'ho conosciuta tanti anni fà in Basilicata...poi non l'ho mai più trovata.....cresceva lungo un sentiero in terra battuta in prossimità del mare, è molto tenace e consistente, molto buono da mangiare, come dici tu durante la crescita riusciva a sollevare grosse zolle di terra battuta.....incredibile...... besos cazzarola.....mi avete levato le faccine Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fistolino Inviato 7 Agosto 2007 Condividi Inviato 7 Agosto 2007 2) Gruppo RUBESCENTES, Sezione Bitorques, Agaricus bisporus.Questo Agaricus deve il suo nome al fatto che possiede basidi prevalentemente bisporici (2 spore per basidio) a differenza delle altre specie di Agaricus che li hanno tetrasporici (4 spore per basidio), inoltre il filo lamellare è sterile, ossia non ci sono basidi ma solo cheilocistidi (cellule sterili). Allego un particolare del filo lamellare che si presenta più chiaro della faccia della lamella, a riprova che lì ci sono pochissime spore. ciao Ennio, colgo al volo l'occasione per chiederti cosa si intende per filo lamellare, già mi è capitato di incontrare questo termine in una monografia di un libro, ma non riesco a capire a quale parte del fungo si riferisca! forse al margine inferiore delle lamelle? grazie mille Marco Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Frèr Inviato 7 Agosto 2007 Condividi Inviato 7 Agosto 2007 Questa invece è una delle classiche fungaie di Agaricus in ambiente montano, a differenza della precedente, qui l'erba della fungaia è più verde e rigogliosa, ciò è dovuto alle sostanze nutrienti prodotte dal micelio. Ciao Ennio. Potrebbe essere un idea andare a cercare col binocolo l'erba più scura e poi 5) segue .... Agaricus gennadii (Chatin et Boudier) Orton = A. pequinni (Boudier) Konrad et Maublanc.E' l'ex Clarkeinda cellaris del Bresadola, trovato per la prima volta in una cantina a Trento. Ma cosa c'era in quella cantina Ennio ?? Un grande abbraccio e grazie per l'ottima lezione. Paolo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dumbokid Inviato 7 Agosto 2007 Condividi Inviato 7 Agosto 2007 Grazie come sempre Ennio, Piacevolissimo seguirti e vedere le tue immagini..così ben spiegate e corredate di informazioni. Un a te e ai tuoi cari Giuliano Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
falworth Inviato 7 Agosto 2007 Condividi Inviato 7 Agosto 2007 habitat, parchi cittadini luoghi antropizzati in genere, campi incolti, ecc, dalla primavera all'autunno, ottimo commestibile.NB: attenzione a quelli che crescono in città o in ambienti poco puliti, il micelio capta e concentra le sostanze tossiche presenti spesso in questi ambienti. Grazie Ennio, descrizione dei funghi e habitat di crescita ben documentato: un nuovo tassello nel puzzle (per ora scarsino) della mia conoscenza micologica. Dell'ultima tua annotazione non sarà felice mio fratello...è solito raccogliere quei funghi nelle aiuole che circondano il suo distributore di benzina. :biggrin: Roberto Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
boletusfario Inviato 7 Agosto 2007 Condividi Inviato 7 Agosto 2007 Grazie Ennio per la lezione !!!!!!!!Complimenti veramente e spero ne seguino delle altre !!!!!!!!!!!Acciao. Guido. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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