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Cortinarius atrovirens ssp. ionochlorus


Gaspy

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Sottogenere Calochroi (M. M. Moser) Gasparini st. nov.

M. M. Moser. 1961Die Gattung Phlegmacium (Schleimkopfe) in Die Pilze Mitteleuropas 4, 170.

Carpofori medi, più raramente grandi, con cappello viscido e con colori vivaci gialli (biancastri), rossi, lilla/azzurro, aranciati rossi o bruni, gambo bulboso sovente marginato, frequentemente con colori violetti almeno all’ apice. Lamelle spesso con colori dello stipe, violette, gialle in qualche caso olivacee. Carne biancastra, violetta, gialla, talvolta con tinte lilla all’apice del gambo, sovente amara, reazioni vive rosse, verdi, rossobrune, ecc. agli alcali, raramente nulle. Pigmenti di origine terpenica (sodagnitine) o antrachinonica (di antrachinoni). Biemisferico.

Specie tipo: Cortinarius calochrous (Pers. : Fr.) Gray

 

Alla liuce dei nuimerosilavori con ilDNA, ritengo che i Calochroi occupino uno spazio a parte nei Cortinarius e che meritino il livello di sottogenere.

 

Sezione Fulvi Moser & Horak

M. M. Moser & Horak Cortinarius Fr. und nahe verwandte Gattungen in Südamerica. Beihefte Nova Hedwigia 5, 188, 1975

Sinonimo: sezione Fulgentes Bidaud et al.

Carne sempre colorata in giallo o polpa di mela, cappello con colore giallo, rosso, arancio o olivaceo, raramente con toni lilla al margine, gambo bulboso o bulbo-marginato, lamelle gialle o verdastre. Reazione sovente rossa o verde (raramente nulla) agli alcali. Spore citriformi, più raramente amigdaliformi. Pigmenti di origine antrachinonica (diantracenoni).

Specie tipo: C. elegantior (Fr. : Fr.) Fr.

Sottosezione Laeticolores Moën-Loccoz & Reumaux

A. Bidaud, P. Moënne-Loccoz, P. Remaux, Documents Mycologiques; XXIV, 95, 40, 1994

Colori prevalenti gialli, rossi, verdi, lamelle gialle, olivacee o rosa-lilla. Reazione rossa o verde (raramente nulla) agli alcali.

Specie tipo: Cortinarius orichalceus (Batsch) Fr.

Series Atrovirentes Bid et al.

Bidaud, A., P. Moënne-Loccoz, P. Remaux, A (20043) Atlas des Cortinaires. Part X1V (2) : 958.

 

CORTINARIUS ATROVIRENS Kalch 1874 ssp. IONOCHLORUS Gasparini st. Nov.

 

Basionimo: Maire 1937 Fungi Catalaunici (Instit. Bot. Barcelona) ser. altera Vol.III n° 4 : 113, Cortinarius (Phl.) ionochlora

Cappello: Ø fino a 70 mm cuticola separabile, liscia, di colore verde citrino vivace, Ség. 317 o 321-322, pervaso da macchie di tonalità rossicce, altre volte fibrilloso-innata con colore verde smeraldo pallido, lamelle: abbastanza fitte, l = 80, alte fino a 6 mm, fragili, ondulate con il filo finemente eroso, annesso-secedenti, o semi-libere, di un bel lilla rosato, Ség. n.3, poi ocra purpureo, gambo 50 mm x 15 mm, cilindrico, un po’ ricurvo, fibrilloso, giallo cromo, in basso giallo oro bulbo piccolo, turbinato x 23 mm con la parte inferiore ricoperta dal micelio giallo sulfureo, veli: generale rossiccio, cortina giallo cromo, carne: soda, giallo pallida, citrino vivace, verde citrino nel bulbo, reazione chimica: nulla al KOH. Rilievi microscopici (fig.16): spore da amigdaliformi a citriformi con verruche larghe, basse e rade (8,5-) 9,5 – 11,4 (-13,4) x (4,9-) 5,9 - 6,9 (-7,5) #956;m.; ind.1,5 – 1,9; imenio: filo parzialmente fertile con basidi medio-piccoli, 26 - 33 x 8 - 9 #956;m, presenza di numerose cellule sterili cilindriche, sferopedunculate, talvolta terminanti a cono, versiformi, talvolta plurisettate, pileipellis di colore verde oliva; epicute: gelatinizzata in ixocutis con numerose cellule terminali arrotondate, lanceolate, talvolta subcapitate. Grumi di pigmento verde oliva intraifale; nessuna ipocute deistinta: le ife superficiali sono libere e sottili x 3 - 3.7 #956;m, mentre quelle più profonde sono più grosse, 5 - 10 #956;m, di aspetto quasi enteriforme. Habitat lecceta (Istria croata)

Osservazioni: Il fungo è molto bello e inconfondibile. L’ assenza di reazione agli alcali lo distingue dal C. subionochlorus, che è comunque molto più esile. Si distingue dal C. atrovirens solo per la presenza del colore rosa sulle lame (probabilmente dovuta ad abbondanza di ipericina) e per l’ assenza dell’ odore di pepe. Tipico è anche l’ habitat mediterraneo. La sequenza effettuata da Garnica è identica al C. atrovirens per cui si può considerere una subspecie. Rilevante è anche che quest’ultimo è stato anche segnalato da Consiglio et al. (2003) in ambiente submediterraneo (Q.cerri e Q.pubescens).Da notare che possiede pigmenti di origine plasmatica della serie delle atrovirine, come il Cortinarius atrovirens il C. citrinus ed alcune Dermocybe (s.l.) dell’ area australasiatica. Non mi sembra aderente la descrizione di Brandrud et al. (1998) in quanto vengono ivi descritte le lamelle giallo-crema con l’orlo lilla ed il cappello verde-oliva, nonché una reazione positiva (verde) agli alcali. Trattasi, come sopraddetto, del Cortinarius subionochlorus.

 

 

 

Osservazione: il C.ionochlorus differisce dal C. atrovirens soltanto per le lamelle rosateinvece che gialle. I pigmenti trovati di origine antrachinonica sono esattamente gli stessi ed ilDNA ha trovato che la distanzq filogeneticq delle due specie è nulla.

Da ciò la scelta di considerarlo una sottospecie (per l'habitat diverso) del C. atrovirens.

Gaspy

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