Gaspy Inviato 26 Giugno 2007 Condividi Inviato 26 Giugno 2007 Sezione Patibiles P. Moënne-Loccoz, P. Remaux Cortinarius sez. Patibiles P. Moënne-Loccoz, P. Remaux 1990 Atlas des Cortinaires I : 16 Sinonimi : sez. Variecolores, M.M.Moser ex Brandrud et Melot 1990 Nord. Journ of Botany 10(5)538; sez. Phlegmacioides Fr.ex Brandrud, et al. in Flora Photographica III, 20 (1994) 6 S Specie tipo: Cortinarius variecolor (Pers.:Fr.) Fr. Sottosezione Balteati (R,Hry.) ex Moënne-Loccoz et Remaux Moënne-Loccoz et Remaux tlas des Cortinaires 1.16 Specie tipo C.balteatus Fr. Serie Crassus Bidau et al ex Gasparini Bidaud, A., P. Moënne-Loccoz, P. Remaux, Atlas des Cortinaires VII : 219 inv. Art. 36.1 Cortinarius subbalteatus Kühner R. f.ma balteatotomentosus (R. Hry ex R. Hry) Bid et al. Basionimo: Cortinarius (Phlegmoloma - Balteati) balteatotomentosus Henry 1985 SMF 101-1 ,: 4 (T), C. (Phl., Patibiles, Crassi, crassus) subbalteatus forma balteatotomentosus Bidaud & al. 1995 Atl. Cort. 7 Fiche 288 +Livret,: 214(chiave), 231(stat. nov.), Cappello: ∅ < 105 mm convesso, convesso-spianato di forma regolare, cuticola asciutta anche nel giovane o al massimo lievemente appiccicaticcia, feltrata – tomentosa, di colore fulvo-beige o bruno grigiastro, con tonalità lilacine al margine chiare nel giovane ma talvolta appena presenti anche nell’ adulto, lamelle fitte, L – 90 al gambo, alte, sottili e fragili, adnate, lilacine, gambo corto e tozzo, 50 mm x 15 mm, cilindrico, da bulboso a fortemente bulboso- (sub) marginato, concolore al cappello o più pallido ocraceo, fortemente fibrilloso per il velo ocraceo, in gioventù toni lilacini all’ apice, carne bianca, soda, odore nullo, gusto gradevole; reaz. chim.= alle basi forti brunastro poi (molto lentamente) grigioporpora. Rilievi microscopici (fig.4): spore amigdaliformi, lievemente mucronate, medie, con ornamentazioni medie, regolari, salienti (9,2 ) 10,3 – 11,5 (-12,1 x (5-) 5,6 – 6,5 (-7,5) μm; imenio: filo quasi sterile per la presenza di numerosissime cellule sterili claviformi; basidi tetrasporici 34 - 40 x 8 - 9 μm; pileipellis: epicute formata da ife grosse. cilindriche x 6 – 10 μm, intrecciate e con peli emergenti arrotondati; ipodermio in acciottolato; pigmento fortemente incrostante le ife dell’ epicute in forma di placchette, giunti a fibbia abbondanti, cortex: all’apice presenza di peli con punta lanceolata. Habitat: piuttosto comune in tarda primavera in Carnia in faggeta o pecceta Osservazioni: questa varietà assomiglia molto al C. balteatoalbus R.Hry. ed al. C. crassus Fr. La presenza del colore violetto su lamelle ed apice del gambo e l’ assenza di reazione alle basi lo distingue dalle due specie. Da notare che Moënne-L. & al. (1990) lo pubblicano come specie conformando la descrizione dell’’Henry, mentre nel 1995, nel dare al taxon uno stato nuovo, rappresentano un taxon segnatamente privo di colore violetto all’ apice del gambo: tuttavia il taxon è riconducibile al basionimo per le caratteristiche contenute nella descrizione. La collocazione tassonomica di questi Phlegmacium asciutti è alquanto discussa. Brandrud et al.(1990) li collocano in una sez. Crassi che comprende Cortinarius poco o nulla viscosi. Fanno inoltre appartenere la sezione al sottogenere Cortinarius che non ha nessuna affinità con questo gruppo di Phlegmacium privi o quasi di glutine. Bidaud et al. (1990) la trattano come una sottosez. dei Phlegmacioides (sinon. Patibiles Moënne-L. & Reum.). Dall’ evidenza emersa dai vari studi – compresi quelli del DNA (v. Garnica. & 7 Oberwinkler 2003), quest’ultima soluzione pare la più indovinata, anche perché la viscosità viene ormai generalmente considerata di scarso valore tassonomico. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Illecippo™ Inviato 26 Giugno 2007 Condividi Inviato 26 Giugno 2007 :biggrin: e secondo te avrei mai potuto azzeccarlo??? Bella scheda bruno!! Bis Bis Bis! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gaspy Inviato 26 Giugno 2007 Autore Condividi Inviato 26 Giugno 2007 . Bidaud et al. (1990) la trattano come una sottosez. dei Phlegmacioides (sinon. Patibiles Moënne-L. & Reum.). Dall’ evidenza emersa dai vari studi – compresi quelli del DNA (v. Garnica. & 7 Oberwinkler 2003), quest’ultima soluzione pare la più indovinata, anche perché la viscosità viene ormai generalmente considerata di scarso valore tassonomico. Questo è estratto da un mi articolo inedito del 2005. Studi da me condotti (v. il mio articolo sui Phlegmacium della Tasmania) mi hanno portato a concludere che il taxon "Phlegmacioides" usato da Brandrud e prelevato dalll' Epicrisis di Fries è invalido in quanto il termine Patibiles è precedente alla validazione di Breandrud. Gaspy Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gaspy Inviato 26 Giugno 2007 Autore Condividi Inviato 26 Giugno 2007 :biggrin: :hug2: e secondo te avrei mai potuto azzeccarlo??? Non era difficile: almeno quakcunoi avrebbe potuto chiamarlo C.crassus o C. balteatusalbus. Fa parte di quei Phlegmacium asciutti o quasi che sono i Crassi e i Balteati. Gaspy Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Illecippo™ Inviato 26 Giugno 2007 Condividi Inviato 26 Giugno 2007 Io se avessi sparato avrei detto C. balteatocumatilis Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora