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pandino & pandina

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  1. Grazie ragazzi... per i consigli... per la compagnia... per la simpatia... è stato un raduno fantastico e divertentissimo, in una terra splendida e ricca di sorprese! Non vediamo l'ora di tornarci...Salvo, preparati!!!!!!! :0123: :0123: :0123: a tutti PS. Una cosina per il simpaticissimo Pasquale, come promesso... Il dattero di mare è un mollusco bivalve che deve il suo nome, a lithos (pietra) e phagein (mangiare), per la capacità di perforare le rocce sommerse e vivere al loro interno. È dotato di una conchiglia equivalve,composta cioè da due parti identiche fra loro, molto allungata e con le due estremità arrotondate. La forma allungata e il colore bruno castano ricordano il dattero, da cui il termine dattero di mare. Sulla faccia esterna delle valve sono ben evidenti le linee di accrescimento, che appaiono come sottili striature concentriche e radiali. Il guscio è leggero e ricoperto da una fine membrana molto aderente; il lato esterno delle valve, durante la permanenza in mare, è fosforescente, mentre l’interno è bianco-azzurrognolo, madreperlaceo. Il dattero di mare può raggiungere le dimensioni massime di 8-10 cm ed è stato calcolato che raggiunge la lunghezza di 5 cm dopo circa 15-20 anni; tale crescita lentissima ha sempre scoraggiato qualsiasi tentativo di allevamento. È a sessi separati; il periodo di maturità sessuale coincide con il periodo estivo, luglio-agosto; dopo lo stadio larvale i datteri di mare si fissano nello stadio giovanile con il bisso ad una roccia calcarea, dopo di ché, dopo aver perso il bisso, inizia la fase di escavazione, che porta alla formazione di una vera e propria galleria in cui si insediano e rimangono per tutta la durata dell’esistenza. L’azione di perforazione sembra avvenire sia per il movimento meccanico della conchiglia sulla roccia sia, soprattutto, per azione di una secrezione acida, prodotta da particolari ghiandole, che è in grado di sciogliere il carbonato di calcio. Il dattero si nutre di materiale organico in sospensione che raccoglie estroflettendo una sorta di sifone al di fuori della galleria.
  2. Aggiungiamone 2-3, di questi ''Pseudoboletus'' ex Xerocomus, etc...
  3. Pholiota squarrosa (Weigel) P.Kummer, Führer Pilzk.: 22, 83 (1871) = Agaricus floccosus Schaeff., Icon. fung.: tab. 61 (1762) Agaricus squarrosus Weigel, (1771) Agaricus verruc....sus Lasch, Linnaea 4: 353 (1829) Dryophila squarrosa (Weigel) Quél., Enchir. fung. (Paris): 68 (1886) Hypodendrum floccosum (Schaeff.) Overh., (1932) Lepiota squarrosa (Weigel) Gray, Nat. arr. Brit. pl. (London) 1: 602 (1821) Pholiota jahnii sensu Breitenbach &; Kränzlin [bK 4: 334, pl. 428 (1995)]; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Pholiota squarrosa var. verruc....sa (Lasch) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 749 (1887) Foto di pandino & pandina Pholiota cfr squarrosa
  4. Pholiota squarrosa (Weigel) P.Kummer, Führer Pilzk.: 22, 83 (1871) = Agaricus floccosus Schaeff., Icon. fung.: tab. 61 (1762) Agaricus squarrosus Weigel, (1771) Agaricus verruc....sus Lasch, Linnaea 4: 353 (1829) Dryophila squarrosa (Weigel) Quél., Enchir. fung. (Paris): 68 (1886) Hypodendrum floccosum (Schaeff.) Overh., (1932) Lepiota squarrosa (Weigel) Gray, Nat. arr. Brit. pl. (London) 1: 602 (1821) Pholiota jahnii sensu Breitenbach &; Kränzlin [bK 4: 334, pl. 428 (1995)]; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Pholiota squarrosa var. verruc....sa (Lasch) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 749 (1887) Foto di pandino & pandina Pholiota cfr squarrosa
  5. Pholiota squarrosa (Weigel) P.Kummer, Führer Pilzk.: 22, 83 (1871) = Agaricus floccosus Schaeff., Icon. fung.: tab. 61 (1762) Agaricus squarrosus Weigel, (1771) Agaricus verruc....sus Lasch, Linnaea 4: 353 (1829) Dryophila squarrosa (Weigel) Quél., Enchir. fung. (Paris): 68 (1886) Hypodendrum floccosum (Schaeff.) Overh., (1932) Lepiota squarrosa (Weigel) Gray, Nat. arr. Brit. pl. (London) 1: 602 (1821) Pholiota jahnii sensu Breitenbach &; Kränzlin [bK 4: 334, pl. 428 (1995)]; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Pholiota squarrosa var. verruc....sa (Lasch) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 749 (1887) Foto di pandino & pandina Pholiota cfr squarrosa
  6. Il lattice se non ricordo male era biancastro, ma non so dirvi e mi spiace se tendeva al violetto. Unica cosa di cui sono sicuro, era un gradevole odore piuttosto marcato simile alla nebularis.
  7. Molto belle le foto. Che fotocamera usi? Utilizzi dei filtri? Andrea
  8. Grazie Mario e grazie Cinzia per queste precisazioni (è colpa di Nico!!!) A presto
  9. e la Marmolada; questo splendido ghiacciaio è ahimè in via di scomparire; arretra anno dopo anno. Per adesso chiudiamo qui il nostro primo post; in seguito passa Nico che credo abbia circa una sessantina di scatti da mostrarvi. Saluti A Tutti, e grazie della splendida compagnia in quel di Nauders. Un a tutti Andrea & Patrizia
  10. Uno dei famosi appostamenti della guerra...d'inverno, poveri soldati, faceva davvero freddo. (la foto è di Nico)
  11. Sono molti i sentieri che si dipartono da questa zona, alcuni risalenti alla prima guerra.
  12. La cima del lagazuoi si può raggiungere con una breve escursione, circa 500 mt di dislivello, o, al limite, anche in funivia.
  13. Appena raggiungiamo la vetta, si apre d'intorno uno splendido panorama..sul gruppo delle Tofane
  14. Comunque, questa zona è circondata da un paesaggio incredibile..
  15. In primo piano il Settsàss, visto dal Passo di Valparola. Quello in fondo invece non ricordo cosa è aiutaci Daiano
  16. Tutto intorno è un meraviglioso insieme di montagne imponenti e spettacolari... questa, se Nico ha interpretato bene la cartina, dovrebbe essere la Varella (3055mt)
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