positivi
Ciao Annadina,
Condivido in pieno quello che dici. Ho solo aggiunto un aggettivo per sottolineare che la carenza di stimoli si riferisce solo a quelli positivi, perche' questa societa' di stimoli ce ne da' anche troppi! Stimoli che prendono vita da migliaia di false necessita' che dobbiamo soddisfare quotidianamente.
Quando dobbiamo rincorrere tutto e tutti per appagare le nostre "false necessità" non ci resta piu' molto tempo per riflettere, approfondire, capire...
Il sondaggio di Repubblica, come quello del Corriere, non e' assolutamente attendibile per un semplice motivo: il 95% delle persone che hanno risposto, sia favorevoli che contrari (e sono stato ottimista), non conosce minimamente di cosa si sta parlando nella realta' dei fatti: tecnica, conseguenze, costi ambientali e non, malattie...
E tra queste persone mi ci metto anch'io (che non sono proprio l'ultimo arrivato... La mia non e' immodestia ma conseguenza degli studi che ho fatto e del lavoro che svolgo attualmente).
Purtroppo siamo talmente lobotomizzati dai media che ci hanno trasformato in tuttologi e quindi sarebbe una grossa vergogna rispondere: "non rispondo al sondaggio perche' non so di cosa si sta parlando". E invece siamo al corrente di tutto e quindi sappiamo benissimo di cosa si tratta. Lo sentiamo spesso in TV e lo leggiamo sui maggiori giornali: "Crisi energetica!!! Black out imminenti!!! Morti, feriti..." Questo clima di terrore e disinformazione ci conduce piano piano a rivedere e rimettere in discussione quei punti saldi che un tempo erano inattaccabili. Questo lento e inesorabile meccanismo portera' presto a sdoganare il nucleare e a renderlo indispensabile.
Ma e' poi vero che non ne potremo fare a meno? Il problema, come sempre, va risolto a monte. Perche' si riparla di nucleare? Perche' la domanda di energia e' salita molto negli ultimi due anni (si rischia frequentemente di oltrepassare il limite dell'offerta) e quindi c'e' bisogno di produrne in maggior quantita'.
E' qui che sta l'errore!!! Non dobbiamo produrre piu' energia ma e' doveroso e responsabile ridurre gli sprechi energetici.
una adeguata politica, prima di tutto nazionale e poi regionale, di riduzione degli sprechi energetici industriali e civili puo' portare addirittura a una diminuzione della domanda energetica.
Questo purtroppo rimarra' solo l'auspicio di un sognatore, perche' i grandi poteri hanno tutto l'interesse a creare invece di ottimizzare.
bye