ANDA

Siamo stati nei boschi con i vostri post, e per fortuna in tanti avete raccontato di ritrovamenti e non solo, intanto cresceva la voglia di ritaglirsi una mattinata per noi, finalmente e arrivata la prima uscita a Castel D'Aiano e i primi porcini.

Vi racconto la nostra prima volta in Austria del 5 Agosto. Nei boschi che conosciamo vicino Gais erano più i chilometri che i ritrovamenti ( come da post precedenti) e per fare un’uscita diversa dal solito decidiamo di esplorare l’Alta val Pusteria del versante Austriaco. Mai stati, ma in previsione di vacche magre mi ero munito in anticipo di una carta della valle. Controllo il territorio e di zone poco ripide ce ne sono poche ( mia moglie non regge le salite troppo ardue per via di un recente intervento a un piede). Fra tre opzioni scegliamo quella che sembra più piana, sui 1400 metri, versante SUD, SUD-EST. Passiamo il confine alle 9 e dopo una decina di chilometri ci inerpichiamo lungo una stretta strada asfaltata che ad ogni tornantino mi fa chiudere lo stomaco (vertigini), presto diventa sterrata e continuiamo fino a raggiungere la zona stabilita che per fortuna anche nella realtà corrisponde alle aspettative, boschi da tutti i lati e non difficili. Non ci sono auto anzi, non c’è nessuno. Un bene o un male? Ci viene un dubbio: Non saremo così sfortunati da essere in Austria nel momento sbagliato? Iniziamo a salire, chissà perché quando si arriva nel bosco, si sale sempre, mai si scende. Passa più di un’ ora, niente di niente e ci ritroviamo in un bosco che non ci soddisfa a 1600 mt. Decidiamo di tornare più bassi anzi di ripartire da dove abbiamo lasciato l’auto. E da lì scendiamo e il bosco diventa quello che preferisco, abeti medio alti, medio fitti, medio soleggiati, alternati a fasce di pascolo dove le vacche fanno una grande opera di concimazione..fondamentale per i funghi. Il primo lo trovo staccato, come se qualcuno lo avesse perso ma è più probabile sia stato un animale a rovesciarlo, da lì in poi mia moglie non mi ha dato tregua, li trovava e mentre li fotografavo continuava a girare e trovarne, è stata la “sua uscita”, da ricordare nei momenti di nostalgia di questi boschi.