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proseguiamo per la strada di accesso alla quota 2020, costruita dagli alpini fra luglio e ottobre 1917
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Prendiamo la mulattiera per cima Caldiera, dapprima fra bosco rado di abeti che ben presto lasciano spazio ai pini mughi. Arriviamo a resti di ricoveri e magazzini in roccia a quota 1964, costruiti nell'inverno 16/17: sullo sfondo Cima Caldiera m. 2124.
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La settimana di Ferragosto di porcini nemmeno l'ombra, e allora via con le escursioni. Siamo andati sulla Cima Caldiera e M. Ortigara, note per le cruente battaglie della grande guerra. Da Asiago di dirigiamo a Gallio e di qui prendiamo la strada per l'Ortigara, attraverso la valle di Campomulo raggiungiamo il piazzale terminale di M. Lozze a circa 1800 m.
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Un'altra cappella. Secondo la tradizione il Santo eremita aveva per compagno un orso, a cavallo del quale sembra sia sceso fino a Trento.
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Visto la latitanza dei funghi (ma poi perchè il Baffo li trova?), abbiamo visitato uno dei posti più caratteristici della Val di Non: il Santuario di S. Romedio. Ci inoltriamo per un 3 chilometri dentro una stretta valle rocciosa (per essere sinceri con bus navetta, ma siamo tornati a piedi) ed eccolo appolaiato sulla sommità di una roccia di una ottantina di m.
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Come sempre bellissime foto. Ci fai conoscere aspetti del tuo vulcano che non conosciamo e che non immaginiamo, abituati come siamo a vedere solo quello che i media ci mostrano in occasione di qualche eruzione. Grazie di tutto Remigio
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Qualche fossile l'ho fotografato anch'io, anche se non belli come i tuoi. Altopiano di Asiago, zona cima Larici: credo sia un'ammonite Ciao Remi
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Angelo Quando ti ho chiamato mi hai detto che non trovavi mirtilli....per forza!... se andavi a porcini Ci sentiamo Ciao Remi
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Ciao Pasquale Ti assicura che per veder qualcosa non basterebbe una settimana, anche perchè per accedere ai posti più caratteristici, ci sono magari ore da fare a piedi. Ci sono comunque posti a cui si può accedere in auto, come il M. Cengio con il bellissimo tracciato, da percorre a piedi in un'oretta, della la strada di arroccamento scavata sulle rocce che sovrastano la Val d'Astico; il M. Zebio con il museo all'aperto delle trincee e postazioni austriache e italiane; il forte di Punta Corbin a cui si arriva in auto, il Forte Interrotto che sovrasta Asiago, dove sono in corso lavori di restauro. Non moto lontano, a Lavarone, è molto interessante lal visita all'enorme forte Belvedere (Austriaco), praticamente ancora intatto e restaurato molto bene, con le sue imponenti opere sia in costruzione che in galleria. Se vieni ancora in zona, un fischio, e ci troviamo per una bella serata. un Remigio
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Purtroppo il periodo non coincide con il mio turno di ferie, ma data la vicinanza all'Altopiano un giorno o due, organizzandomi, penso di portermeli prendere, per cui, Mario, se hai bisogno di qualcosa sono a diposizione. Ciao Remigio
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Ciao Mario La tua idea non è per niente male, e ti assicuro che in mezzo la bosco ne vedi di reperti della grande guerra, anche se bisogna andare in posti poco frequentati. Ricordo che quando da bambino andavo sull'Altopiano, anche perchè allora era poco frequentato, trovavi di tutto. Sull'Ortigara ho adirittura trovato una mandibola umana, che poi ho portato al sacello di Cima Lozze. Ciao a tutti Remigio
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APasseggionelBosco ODV
