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didò

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Risposte pubblicato da didò

  1. Confrontando i funghi che da sempre raccolgo con le gallerie trovate nel sito , e qualche vecchia rivista , mi sento di affermare che i FERRIGNI che prendo io sono il BOLETUS RHODOPURPUREUS XANTHOPURPUREUS , e il BOLETUS RHODOXANTHUS .

     

    Ci sono , però , delle regole precise che seguo per poterli mangiare in piena tranquillità .

     

    Naturalmente li metto a bollire prima ; non tanto , giusto il tempo necessario per far perdere il "blu" al fungo . Una volta che la carne è diventata "bianca" si può cucinare e consumare il FERRIGNO come qualsiasi altro fungo .

    Un ' altra regola che seguo è quella di non mettere insieme FERRIGNI e porcini , per paura che questi ultimi , a contatto con i FERRIGNI , possano diventare a loro volta pericolosi da consumare senza una preventiva bollitura .

     

    Per funghi tossici o potenzialmente tossici o a tossicità incostante non esistono "regole precise" da seguire per eliminarne la tossicità e renderli commestibili, sono intrinsecamente tossici per loro natura.

    Viceversa esistono funghi tossici da crudi ma ottimi commestibili da cotti (Boletus luridus, Boletus erithropus, Amanita rubescens per esempio) che se mangiati crudi o mal cotti contengono tossine che generano pesanti sintomi da intossicazione gastroenterica. Viceversa da cotti (20 min almeno, meglio buttando l'acqua di cottura) divengono normalmente commestibili in quanto le tossine sono "termolabili" ossia sono proteine che a 65-70°c si denaturano ossia si inattivano rendendo così commestibile il fungo.

    Quanto alla "contaminazione" di funghi ottimi commestibili è un problema che non esiste: porcini mescolati a funghi tossici non divengono tossici, sono i tossici che rimangono tossici e mangiandoli insieme il fungo tossico ci darà i sistomi dovuti alle sue tossine :wink:

  2. La cosa interessante , è il fatto che quelli che normalmente raccolgo e consumo , vengono definiti "non commestibili" sulle pubblicazioni ufficiali , mentre molti di quelli che non prendo (ad esempio i LURIDUS) vengono classificati tra i commestibili .

     

    Vedi anche questo ti fa capire che prima di raccogliere, e naturalmente anche di non raccogliere un fungo bisogna documentarsi molto bene, perchè si mette a rischio la propria e l'altrui incolumità.

    Documentarsi significa non solo studiare (non è semplice la materia, te lo dice uno che pur studiandola da un pò si sente tuttora "ignorantissimo" nel senso che di cose che ancora non so ce ne sono troppe... :cc_surrender: ).

    La cosa più importante è seguire qualche corso di micologia (immagino che nella tua magica isola non sarà semplice) o far visionare i funghi da un VERO esperto e non un sedicente conoscitore che magari ti dice "tranquillo questi li ho sempre mangiati".

    Esistono funghi di assoluta ed incontestabile commestibilità (finferlo, ovolo, porcino) che però in certe persone danno reazioni gastroenteriche sia da crudo che da cotto, e qui sconfiniamo nella "sensibilità individuale", ossia rare (anche se non troppo) persone stanno amle per esempio se consumano i porcini crudi, alcuni anche cotti però non vi è dubbio che si tratti di funghi commestibili visto che il 99 % delle persone li consuma da secoli senza problemi.

    Esistono poi funghi di assoluta ed incontestabile tossicità (solo a titolo di esempio russula emetica, lactarius torminosus) che provocano costantemente, ossia in tutti quelli che li consumano, sintomi da intossicazione gastroenterica, nausea vomito dissenteria.

    Esistono poi funghi con assoluta ed incontestabile tossicità potenzialmente mortale (Amanita phalloides, cortinarius orellanus) i quali senza dubbio se consumati portano ad intossicazione potenzialmente mortale (potenzialmente nel senso che se presi in tempo i soggetti intossicati si possono salvare da morte altrimenti certa)

    Infine esiste una categoria di funghi detti a "tossicità incostante" (2 esempi per tutti Armillaria mellea, il chiodino e Clitocybe nebularis, il peven dei liguri) che sono funghi ormai considerato tossici o a "tossicità incostante" nel senso che contengono tossine che a certi soggetti generano sindromi tossich, per altri invece sono inerti nel senso che da sempre li mangiano senza problemi il che non significa nulla, sono persone che li tollerano, quindi possono tranquillamente continuare a mangiarli, ma non è saggio che li regalino o suggeriscano di mangiarli tranquillamente ad altri che non li hanno mai mangiati...si rischiano bruttissime intossicazioni ed altrettanto pessime figure...

  3. Ciao!

    La tua discussione offre spunti molto interessanti su untema, la tossicologia, che nel mondo dei funghi è uno dei più importanti visto il numero delle persone che ogni anno si intossicano o addirittura passano a miglior vita.

    Ho evidenziato alcune affermazioni che vanno commentate.

    Sebbene , da appassionato , ho appreso che a questa famiglia appartengano tante specie diverse , alcune commestibili , altre meno ,altre addirittura tossiche , io ho sempre seguito il "consiglio della nonna" , mi sono sempre attenuto cioè agli usi e alle tradizioni locali .

     

    Questa affermazione è pericolosa o quanto meno discutibile in quanto i "consigli della nonna" valgono eccome su come cucinare il pesce, o preparare la marmellata, ma sulla tossicità lasciano il tempo che trovano anzi diventano a volte pericolosi.

    In Tossicologia, quindi di fatto in medicina, le convinzioni, i pareri personali, i rimedi della nonna, lasciano quasi sempre il tempo che trovano.

    Una cosa di cui è accertata la pericolosità (dico accertata quindi provata dopo attenti studi ed osservazioni) lo è senza se e senza ma, tutto il resto sono chiacchere e parole al vento. Questo lo dico non per criticarti, anzi ma perchè con la tossicologia meglio non scherzare troppo.

  4. Un uccellino mi ha detto che io ..... ero uno di quei due :tongue:

    e così approfitto ....... visto che le riserve oggi sono sciolte .......

     

    Riemergo dalla nebbia e ....... Domenica vi abbraccio tutti !!! :hug2: --- vecchi e nuovi!!

     

    CCT 1

     

    :hug2:

     

    Fantastico....!!! :0123: :friends:

  5. Premesso che la foto più bella è la #4 con i tuoi cuccioli, mi piace molto vedere i portentosi, sono funghi che mi evocano ricordi lontanissimi, forse il primo fungo che ho imparato a riconoscere bene ed apprezzare dopo i soliti fungacci (finferli, finferle, porcini :biggrin: ).

    Li trovavo nella zona di Baselga (Mado....segnatelo :contract: se fai il bravo ti dico in un orecchio di preciso dove andare... :derisive: ) ed erano divertentissimi da scovare.

     

    Qui sotto una foto didattica scattata proprio con Giancarlo. A sinistra un Tricoloma portentosum con l'inconfodibile colore giallino delle lamelle e del gambo, mentre a destra un probabile Tricholoma josserandi completamente bianco. Attenzione lo josserandi è specie velenosa..

     

    Assolutamente sagge le tue raccomandazioni, il "cicalotto" lo riconosco bene da 3 caratteristiche:

    - riflessi giallo paglierino sempre presenti su lamelle e gambo

    - cuticola grigia con presenza di fibrille "innate" più scure che decorrono dal centro alla periferia

    - odore gradevole di farina

     

    Viceversa il temibile T. josserandi presenta:

    - lamelle e gambo invariabilmente bianchi

    - assenza di fibrille innate sul cappello

    - odore sgradevole, tipo cimice

  6. Se e' possibile , mi interesserebbe sapere se ci sono differenze tra le due varieta' .

    Sono quasi sicuro che si tratti di tubaeformis ,

    ambiente : faggeta pura , sottobosco nullo , muschio e poche foglie , praticamente

    in mezzo a ceppi di trombette ,

    assomiglia in tutto alle lutescens :scratch_one-s_head: ma non ha i bordi frastagliati .

    Nei manuali a mia disposizione sembra proprio trattarsi delle seconde .

    Ora : so' bone da magna' come le prime ????

    Ci sono funghetti tossici che possono assomigliargli ??? :scare2:

    Se si , potreste indicarne i nomi , in maniera da controllare .

    Non ho trovato foto delle tubaeformis in Apb ,

    che ve le devo fa' ????

    :hug2: s.s.

     

    Ciao direi che hai centrato il punto.

    Sempre finferle sono:

    Se di taglia mediamente più piccine e color marroncino sul cappello con pliche evidenti e con gambo giallastro-senape cono C tubaeformis

    Se di taglia mediamente maggiore (non è detto sia sempre così) con cappello marroncino spesso abbastanza esile e sottile ma gambo sempre aranciato si tratta di C lutescens che, non vorrei dire minch....sciocchezze, ora si chiama Cantharellus aurora, giusto per cambiare un altro nome ai funghi visto che non succede mai... :nuvole:

    Le prime secondo molto sono gastronomicamente inferiori alle seconde ma sempre finferle sono quindi ottime, almeno per me...

  7. ciao Peter,

    come mai le phallacee hanno tutte (almeno quelle che conosco) un odore così sgradevole?

    :bye1:

    Max

    Confermo quanto dice Piero, l'odore a noi sgradevolissimo è assai gradito a molti insetti, mosche in primis, che ne vengono quindi attratte (probabilmente si cibano di qualche sostanza presente nel fungo) facendo così da trasferitori di spore.

    In pratica è uno dei tanti talora sorprendenti ed ingegnosi sistemi di riproduzione e trasmissione delle spore dei funghi.

    Vedi le vescie, le cui spore si diffondono se calpestate dall'uomo o da animali o se colpine da qualche grossa goccia d'acqua.

  8. Bellissimo album delle vostre scorribande e funghi ed immagini davvero notevoli. :clapping:

     

    Concordo con te, stagione sufficiente ma non eccellente, o meglio molto molto buona fino a fine agosto (anche le Alpi io le ho "sbagliate" quasi del tutto) ma sottotono dai primi di settembre in poi ossia quando ci si aspettano i funghi più belli specie nella latifoglia...un pò sono nati ma per quanto mi riguarda la qualità era decisamente scadente, erano poco o tanto sempre bacati.

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