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Mezze stagioni


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No, non la Primavera o l'Autunno; con le loro esplosioni di colore e le sensazioni che suscitano, quelle sono stagioni a tutti gli effetti. Ma allora cosa sono le mezze stagioni? Avete presente quei giorni in cui la fioritura è già finita, ma ancora non si vedono crescere i frutti; oppure quando la morsa gelida dell'inverno è ormai esausta, ma i primi germogli sono ancora restii a “mettere il naso” fuori dai tegumenti cerosi che li hanno protetti così a lungo?

Ecco, quassù siamo in mezza stagione; esci per una passeggiata e ti sembra che non ci sia nulla per cui valga la pena di deviare con lo sguardo dal sentiero tracciato.

Ho tre giorni liberi, c'è il sole, quindi in casa non ci sto! Ma dove vado; che ci può essere da vedere, ma soprattutto, A COSA SERVIRANNO LE MEZZE STAGIONI!?!

Sabato provo nei soliti posti, a Sottosassa, ma il magnifico manto di neve che pareva una regale stola di ermellino è ormai ridotto a brandelli.

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Modificato da tyrnanog
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Gironzolo un po' e alla fine rientro in fretta, anche perché c'è previsione di pioggia; qualche goccia mi becca mentre sono in bici, ma non è nulla di serio, infatti mi volto e il presunto temporale si presenta così.

Non smonto nemmeno dal sellino, prendo la macchina fotografica e ritraggo la cima della Malgola col sole che gioca a nascondino; poi via verso casa.

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Ieri ho provato verso valle, nelle residue macchie alberate lungo il corso dell'Avisio, ma anche qui c'è ancora ben poco: il solito “legnoso” che non si schioda nemmeno con neve e gelo...

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La fascia bianca alla base dei sassi la dice lunga sulla scarsa portata dell'Avisio e... oh, già... ci sono anche loro!

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Lungo il corso del fiume, qui in valle, ce n'è una discreta colonia.

Non sono attrezzato per la caccia fotografica, almeno non da questa distanza: loro su una riva ed io su quella opposta. Anzi, devo persino ringraziare l'Avisio che mi ha concesso di spingermi nel suo letto per un buon terzo della larghezza senza bagnarmi i piedi. È un ringraziamento di cui tra qualche mese potrei pentirmi, se nel frattempo non piove un po'!

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Finalmente trovo uno dei miei soggetti da macro, uno di quei funghetti microscopici, incuranti del volgere delle stagioni, che attaccano i rami morti del nocciolo e di poche altre latifoglie. Credo si tratti di un Hypoxylon di qualche tipo. Una buona occasione per iniziare a provare la tecnica del “focus stacking” in esterni. Faccio tre o quattro scatti con focheggiatura leggermente distanziata (ovviamente su cavalletto) e a casa li monto col programmino apposito. Ci sarebbe qualche ritocco ancora da apportare (avrei dovuto chiudere maggiormente il diaframma o eseguire qualche scatto in più, a focheggiatura più ravvicinata), ma il risultato è incoraggiante. Nel riquadro c'è una porzione di uno degli scatti utilizzati: la differenza di profondità è notevole! Devo solo prenderci la mano (anche perché una cosa è lavorare in casa, comodamente seduti dietro al cavalletto, col soggetto inquadrato appoggiato sul tavolo, ma certe posizioni yoga per scattare macro in campagna sono tutt'altra cosa. Con queste tecniche laboriose, poi, sono uno spasso!!!)

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Altro non c'è, e di questi tempi me l'aspettavo (ripeto: a cosa servono le mezze stagioni?), ma sulla via del ritorno trovo comunque una piccola sorpresa: la prima violetta dell'anno, però niente “focus stacking”, uno scatto unico, ho già fatto la mia dose di contorsioni quotidiana.

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Infine, questa mattina sono tornato verso Boscampo per provare a risalire il corso del Rio di Valmaggiore nel suo tratto più stretto. In effetti un sentierino c'è, anche se corre un po' più alto dei flutti; ma in questo periodo, senza erba alta e vegetazione di tutti i tipi, è possibile e abbastanza agevole abbandonarlo per insinuarsi tra i massi e raggiungere il bordo del rio. In altri momenti dell'anno sarebbe improponibile, senza rischiare quanto meno di slogarsi una caviglia, per l'impossibilità di vedere dove si appoggiano i piedi. ECCO A COSA SERVONO LE MEZZE STAGIONI!!!

Questa prima volta ho provato solamente un breve tratto, ma già ne è valsa la pena.

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Ok, è ora di rientrare, anche perchè oggi fa veramente un freddo barbino; un'ultimo scatto a questo “riflesso nel bosco” e poi via verso...

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… oh per Bach... e per Mozart... e questo? Ha un bel coraggio a spuntare col terreno ancora gelato!

Che sia di buon augurio per la prossima stagione (non la “mezza”... quella “buona”)?

 

Daniele

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:clapping: :clapping:

 

Grazie ancora una volta..Daniele..

 

Bella Mezza Stagione..ma le immagini di Acqua...Fantastiche..

 

Un Abbraccio grande..e prosegui a girare...

 

Giuliano

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