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Marino.... mi sà che siamo alla fine di primavera :yes:

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...magari anche perchè oramai nei boschi ci sono più daini, caprioli, cervi e cinghiali che alberi :biggrin:

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Marino.... mi sà che siamo alla fine di primavera :yes:

 

 

 

 

:fie: :fie:

 

...che figuraccia!!!! :mosking:

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...magari anche perchè oramai nei boschi ci sono più daini, caprioli, cervi e cinghiali che alberi :biggrin:

 

 

 

I cinghiali stanno diventando impressionanti!!!! Ormai non c'è uscita senza incontrarli...

 

Ieri ne ho visto uno gigantesco...aveva una criniera che sembrava un leone...tutto nero...e alla fine della coda aveva un pennacchio gigantesco!!!

 

Stava su una collinetta ad una trentina di metri da me....mai vista una cosa del genere..naturalmente di fare foto non ci ho pensato minimamente...ve dovete fidà!!!! :derisive:

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I cinghiali stanno diventando impressionanti!!!! Ormai non c'è uscita senza incontrarli...

 

Ieri ne ho visto uno gigantesco...aveva una criniera che sembrava un leone...tutto nero...e alla fine della coda aveva un pennacchio gigantesco!!!

 

Stava su una collinetta ad una trentina di metri da me....mai vista una cosa del genere..naturalmente di fare foto non ci ho pensato minimamente...ve dovete fidà!!!! :derisive:

....okkio che vanno in calore mo'!!!! :air_kiss:

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I cinghiali stanno diventando impressionanti!!!! Ormai non c'è uscita senza incontrarli...

.....

 

 

prendo lo spunto da questa tua considerazione per fare una precisazione

 

tutte le popolazioni animali sono soggette a dinamiche che, con cicli più o meno lunghi e legate a fattori anche molto diversi, prevedono fasi di espansione (in qualche caso esplosione), fasi + o - stabili ed infine fasi di regresso (in qualche caso crollo).

Queste dinamiche complesse (ricordate? :wink: ) hanno un senso se correlate alle dimensioni del tempo e dello spazio.

 

Non stupisce quindi che mentre in zone, come mi pare di capire le vostre, aumentano ad esempio i cinghiali in altre gli stessi stanno drasticamente calando; domenica ero fuori, zona crinale parmense, con un veterinario esperto di fauna selvatica, alcuni tecnici faunistici e cacciatori di selezione che commentavano appunto la "scomparsa" del cinghiale da alcune aree; certo un modo di dire, al pari di molte "invasioni" di cui si sente.

A tale riguardo, e cioè delle fasi di crescita delle popolazioni di ungulati di cui qui si fa cenno, faccio una osservazione di tipo qualitativo e non quantitativo e cioè che a volte la percezione di tale fenomeno è aumentata, anche di molto, da fattori emotivi quali la sostanziale novità della presenza della specie, ovvero la maggior possibilità di incontrarla anche perchè la si cerca o semplicemnete perchè si va + in giro, nonchè dagli aspetti negativi correlati alla medesima presenza (es. zecche, danni all'agricoltura e alla selvicoltura) e, certo non ultimo, dal risalto che i media e le mode dedicano all'argomento.

 

Penso quindi che un po' di prudenza nelle considerazioni a riguardo non sia un male.

Riprenderò questo discorso in uno spazio dedicato e spero anche in una prossima iniziativa che ci coinvolga come associazione.

 

Comunque Marì se un cignale :biggrin: è impressionante è .... :scratch_one-s_head: impressionante, ecco! c'è poco da dì de ppiù!

 

:friends:

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prendo lo spunto da questa tua considerazione per fare una precisazione

 

tutte le popolazioni animali sono soggette a dinamiche che, con cicli più o meno lunghi e legate a fattori anche molto diversi, prevedono fasi di espansione (in qualche caso esplosione), fasi + o - stabili ed infine fasi di regresso (in qualche caso crollo).

Queste dinamiche complesse (ricordate? :wink: ) hanno un senso se correlate alle dimensioni del tempo e dello spazio.

 

Non stupisce quindi che mentre in zone, come mi pare di capire le vostre, aumentano ad esempio i cinghiali in altre gli stessi stanno drasticamente calando; domenica ero fuori, zona crinale parmense, con un veterinario esperto di fauna selvatica, alcuni tecnici faunistici e cacciatori di selezione che commentavano appunto la "scomparsa" del cinghiale da alcune aree; certo un modo di dire, al pari di molte "invasioni" di cui si sente.

A tale riguardo, e cioè delle fasi di crescita delle popolazioni di ungulati di cui qui si fa cenno, faccio una osservazione di tipo qualitativo e non quantitativo e cioè che a volte la percezione di tale fenomeno è aumentata, anche di molto, da fattori emotivi quali la sostanziale novità della presenza della specie, ovvero la maggior possibilità di incontrarla anche perchè la si cerca o semplicemnete perchè si va + in giro, nonchè dagli aspetti negativi correlati alla medesima presenza (es. zecche, danni all'agricoltura e alla selvicoltura) e, certo non ultimo, dal risalto che i media e le mode dedicano all'argomento.

 

Penso quindi che un po' di prudenza nelle considerazioni a riguardo non sia un male.

Riprenderò questo discorso in uno spazio dedicato e spero anche in una prossima iniziativa che ci coinvolga come associazione.

 

Comunque Marì se un cignale :biggrin: è impressionante è .... :scratch_one-s_head: impressionante, ecco! c'è poco da dì de ppiù!

 

:friends:

 

 

Un leone, Presidè!!! Un vero Leone.... :jawdrop:

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