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Dente di leone ?


bibbo

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Del tarassaco si colgono anche le infiorescenze non aperte e si mettono sotto aceto. Si usano come capperi!! :happybday:

 

Una volta che c'è il fiore le foglie più piccole si possono mangiare comunque, specialmente se la stagione è umida; il tutto diventa però più o meno amarotico.

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Allora cerchiamo di mettere ornide!! :drinks:

 

Asteracee con capolino giallo ce ne sono tantissime e, generalmente, sono anche difficilotte da determinare con la pianta in mano, figurarsi da foto di pochi dettagli, quindi io non mi sento certo in grado di sparare nomi di specie, giusto per dirne qualcuno, anche perchè, trattando di una specie commestibile ampiamente raccolta, è meglio non generare confusione.

 

Taraxacum officinale è un gruppo di specie, più che una singola specie, dalla sistematica non semplicissima. Si riconosce per lo stelo fiorale unifloro, cavo e lattiginoso, spesso liscio o ricoperto da morbida peluria. Immagino che, come me, molti di voi da bambini si siano divetiti a sfilettare gli steli fiorali per la loro tendenza ad arricciarsi se sudduvisi o a farne delle rudimentali trombette, quando io avevo sette anni la tv dei ragazzi era poca cosa e non c'era la Play Station e quindi ci si accontentava di altri giochi. :happybday:

Non so se esistono cultivar del T. o., no ne ho mai viste, certo è che si tratta di una pianta con tendenze infestanti di suo.

 

Di certo nessuna foto ritrae Pulicaria dissenterica o Arnica montana che hanno il capolino con fiori esterni ligulati e fiori centrali tubulari, mentre tutte le foto ritraggono specie che hanno esclusivamente fiori ligulati, come appunto è il caso del T.

Inoltre, a meno che Bibbo non abbia rispolverato vecchie foto di una passata estate alpina o nordappenninica, l'Arnica montana non è presente in Italia centrale e meridionale.

 

Infine per quanto riguarda Carlo non ho affermato che tu abbia spacciato il soffione dell Tragopogon per quello del Taraxacum ma ho soltato associato una determinazione, pur parziale ma corretta, ad una foto inserita nella discussione. Per il motivo espresso nella terza riga di questo mio post ritengo che in un 3D riferito ad una specie precisa tutte le foto che non si riferiscono a quella specie dovrebbero avere didascalia esplicativa.

 

cinzia :happybday:

 

 

Ps con il nome di "cicoria selvatica" in molte regioni almeno del nord, più che il T. , si intende il Cichorium Inybus capostipite selvatica di tutte le cicorie orticole, tra cui i fantastici radicchi della mia regione (radicchio rosso di Chioggia, radicchio rosso di Verona, variegato di Castelfranco, rosso precoce di Treviso e il pregiatissimo rosso tardivo di Treviso) e di tutte le cicorie da cottura, dal bel fiore azzurro che appare in tarda estate.

Per estensione il nome si può associare, oltre al T. a tante altre astracee commestibili, Crepis Sonchus Lactuca e altre

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Taraxacum officinale è un gruppo di specie, più che una singola specie, dalla sistematica non semplicissima.

 

 

Mah, io propendo nel dire che i taraxacum sono si vari e dalla sistematica non semplicissima ma il Taraxacum officinale lo riconoscono anche i bimbi e non mi pare che sia rappresentato dalle prime tre foto.

Ho pensato persino che siano state scattate proprio nel momento dello sboccio, ma se veramente le foglie sono quelle della pianta -da cui il fiore mi- sa che son troppo lanceolate e carnose.

Ripeto, di tarassachi ce ne sono un fracco ma di pissacani no! uno e unico! :happybday:

 

Si potrebbe forse chiarire il dilemma se si avesse una bella foto della pianta intera, magari con le radici; è ancora possibile? :happybday:

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Mah, io propendo nel dire che i taraxacum sono si vari e dalla sistematica non semplicissima ma il Taraxacum officinale lo riconoscono anche i bimbi

 

Il fiore del T. è facilmente riconoscibile, ma la specie presenta nelle varie popolazioni una grande variabilità delle foglie. Capita poi che nella stessa popolazione coesistano piante diploidi che ri riproducono per normale riproduzione sessuata e piante triploidi o poliploidi apomittiche. Quindi esistono grandi differenze genetiche tra linee che non si riproducono tra di loro e questo, anche se non interessa il consumatore delle foglie, è importante dal punto di vista biologico e apre una serie di considerazioni sulla sistematica della specie che, considerata la sitazione genetica, non si può più considerare una semplice specie ma un gruppo la cui differenziazione si può basare solo su indagini genetiche

 

cinzia

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  • 2 settimane dopo...

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