Gaspy Inviato 15 Ottobre 2007 Condividi Inviato 15 Ottobre 2007 Specie: Cortinarius –calochrous (Pers.: Fri.) Gray Basionimo Cortinarius calochrous (Pers.: Fri.) Gray 1821 Sinonimi Data di ritrovamento 3.10.2007 legit: M. Gasparini Determinatore: B. Gasparini Note di raccolta: Luogo di raccolta: Katzlie (Senoseče) Sovenija Habitat: Quercus pubescens – Castanea sativa Habitus: Capp.:Ø 30-60 mm convesso, infine piano, cuticola untuosaocra gialla, liscia Lamelle fitte, L = 100, 1:1, annesso-smarginate, lilacine Gambo:.corto, 30 x 10 cilindrico, base con bulbo obliquo a tazzina, x 27 mm, , marginato dalk velo bianco. Carne soda, bianca Odore insignificante, Gusto amarognolo Reazioni chimiche KOH rosso inchiostro sulla cute, lamelle, carne e base gambo. Spore Spore ellittiche subamigdaliformi, talvolta fusiformi, verruche piccole fitte non salienti. 8.7-10.1x5.1-6 µm; Q = 1.5-1.9 Imenio: filo fertile con basidi tetrasporici 30-40 x 6,5-9,5µm Riv. pileico: ixocute con ife filamentose aggrovigliate x 3-4 µm ipodermio indistinto con ife irregolarmente cilindriche parallele x 10-20 µm Annotazioni: Il primo punto di discussione se calochrous o callochrous, perché la specie sanzionata dal Fries è callochrous, anche se poi il Fries adotta tale nome ma anche “calochrous. Ma ben più importanti sono le questioni tassonomiche. Innanzitutto il gruppo non appartiene ai Phlegmacium.Già l’avevo ipotizzato anni prima in considerazione del tipo di pigmento (sodagnitine) prevalente che non si trova nei Phlegium. Poi il DNA ha consacrato la mia ipotesi. L’ho anche proposto a una nota rivista italiana che ha rifiumactato la mia scelta considerandola tropo all’ avanguardia. Ciò che non sorprende dato che la micologia italiana in Europa è considerata di retroguardia. Poi c’è la questione delle denominazioni. Il Melot ha fatto d’ogni erba un fascio considerando conspecifici diversi taxa. Quello che qui vi presento è la specie tipo dati gli elementi elencati dal Fries stipes acyaneus” e “in fagetis” quindi posso a ragione chiamarlo .calochrous. Il Melot tuttavia distingue due subspecie subspecie calochrous delle latifoglie e subspecie coniferarum delle conifere, suddividendo ulteriormente le sottospecie in varietà. Devo dire che oltre a dati morfologici, le sottospecie differiscono anche per la misura sporale e parzialmente per caratteri macrochimici. Ma le più recenti analisi molecolari effettuate dallo specialista Frøslev hanno anche dimostrato che il complesso è molto più ampio e che molti più elementi discriminatori devono essere osservati per dare il nome corretto alla specie Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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