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Arrivo lungo, dopo una serie di risposte, e bisogna che vi prenda un pò tutti insieme. :tongue: A parte quei dù citrulli di Max e Tstorm che invece li chiappo a sè in separata sede. :biggrin: Grazie per i complimenti riguardo alle foto, ma lì la natura m'aiuta parecchio, certo è che come dice Ennio, al quale rivolgo un altrettanto caro saluto e col quale spero prima o poi di condividere quattro passi assieme, sentirsi tutt'uno con i propri posti è una cosa bellissima. Aggiugerei che è anche un bell'impegno. Rifacendomi a quanto detto da Salvo, credo che per molte persone ciò che le circonda sia rappresentato come un recinto, ed è nella loro natura cercare di varcarlo, di evadere, spesso ancor prima di aver imparato a conoscere profondamente ed apprezzare quello che c'è dentro. Che le stagioni stiano cambiando radicalmente ormai è sotto gli occhi di tutti, se in bene o in male chissà.....saranno magari i nostri nipoti a verificarne le conseguenze. Sicuramente anche l'andar per funghi è cambiato. Non esistono più i dieci comandamenti per... ...o le 5 o 6 regolette che.... .....e meno male aggiungo, perchè la visione di un fungo non può continuare ad emozionarti in eterno, c'è bisogno anche di qualcosa d'altro. Quest'anno ad esempio, alla stessa altitudine, son nati i dormienti prima al faggio che all'abete.....e il segreto sta tutto in quella ringhiera :biggrin: in quello spazio insignificante che ci sta intorno. Grazie gente, vi abbraccio tutti, tra un pò ci si vede. PS: Per Peppe alla prossima manco 'na parola...una bella sdraiata di funghi.....voglio vedè che mi rispondi.
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Tu vedi di traslare qui un Doc a dormientiiii A proposito di dormienti....andiamo a letto và.
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Doc ...ci sei cascato non erano nuove, erano rinnovate, proprio per questo ti hanno trasmesso una bella sensazione Ma tu non mi ncanti, lo sai e scommetto che hai provato a traslarle anche tu nei luoghi a te cari..... ...dai dai...dimmi cosa hai visto ??
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....per scoprire che guardando avanti, anche molto lontano... ....facendo tesoro del vissuto aiuterai te stesso a capire meglio. PS: una piccola nota a margine, queste foto sono state scattate nel raggio di 10 km da casa mia evidentemente in quello spazio esistono anche tante belle cose reali scusate i pochi funghi , ma tanti buoni motivi per farsi una bella uscita.
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..solo se quella strada l’hai già vissuta, anche attraverso le sensazioni, vuoi proseguire…
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…è un punto d’osservazione particolare questo… Talmente ampia la visione da perdertici dentro fino a dover tornare indietro e farla inevitabilmente diventare introspettiva Riesci a spingerti oltre quello che vedi, provando talvolta anche timore… …un po’ come all’uscita di una curva, dove la nebbia, l’umidità portata sui monti nelle giornate di scirocco, ti nasconde la strada da percorrere…
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Alcune sere fa abbiamo visto insieme, credo una delle ultime volte per quest’anno, le cime che ci circondano tingersi di rosa... ....ed è stato bellissimo....
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…e così anche stasera sono qua …a fare chiarezza sulle sensazioni vissute. Mi è bastato voltarmi in su, vedere da lontano la sagoma di quello che da ragazzi chiamavamo l’Alberone, per salire a salutarlo.. …è incredibile quanto di noi potrebbe raccontare, forse molti non si ricordano più di lui, ma magari si ricordano dei loro amori sbocciati sotto il suo sguardo … per alcuni quegli amori, quei sogni, sono proseguiti fino a ritrovarsi oggi sposati …… pare impossibile ma sembra non voler invecchiare sta lì da sempre così….immobile a godere della nostra compagnia …noi seduti accanto…
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...nel loro habitat anzi.... perchè habitat ?? Quello lo è sempre, tutto l'anno, mi piace più chiamarlo ambiente che si respira... ...stasera...domani...ieri Ogni piccola variazione.... ...ogni piccola differente percezione.
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...e così eccoci qua ad assaporare questa nuova stagione
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Da sempre mi sono imposto di interfacciarmi con la natura ragionando in maniera semplice.... ....mi viene naturale, anche perché mi sono accorto che così facendo difficilmente si arriva troppo distanti dalla realtà delle cose…
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…i muschi e la torba di castagno…
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…la scura terra di faggio..
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…a proposito, non c’è niente che mi metta più tristezza di un cerro abbandonato a sé stesso nella veste invernale, con quelle foglie superstiti e quei rami protèsi a cercare la primavera un po’ dappertutto…
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Io non sono capace di gestire lo spazio in quel modo; talvolta posso apparire superficiale, arido, quasi incapace di emozionarmi davanti alle quotidiane visioni di eventi naturali..… ..ma mi chiedo se magari è perché mi sono emozionato prima. … il mio spazio lo colmo con le sensazioni, stati mentali sicuramente opinabili, ma che ritengo essere gli unici mezzi in grado di proiettarti mentalmente laddove non puoi arrivare fisicamente… ….posso provare a spiegarmi: Una mattina di primavera, il cielo terso, il sole batte, ma l’aria è ancora freschina; una di quelle mattine in cui un maglioncino di lana non ti scomoda affatto .. ..scendendo dalle scale la tua mano scivola sul corrimano di una ringhiera dipinta di nero; stranamente, nonostante il materiale duro e “ freddo “, la risposta al tatto è piacevolmente tiepida, una sensazione di calore quasi inaspettata… ..inevitabilmente non puoi fare a meno di cercare attraverso un altro contatto il raffronto, sul muro di sostegno in cemento e pietra….gelo che ti respinge. A quel punto ti fermi, non vedi quello che hai davanti ma quello che la tua mano cerca di ritrovare altrove, idealmente sta sfiorando nei luoghi per te più significativi i sottoboschi adesso ancora privi della copertura delle foglie ed influenzati da quei raggi del sole… …i fogliai delle cerrete
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....non posso fare a meno di notare una cosa. Come può entrare in un unico fotogramma tutto questo fluido che scorre a valle ?? Alcune persone, avvalendosi del fatto che le emozioni risultano tali, e tanto più intense, perché hanno un inizio ed una fine, fantasticando un po’ nel manifestarle attraverso un semplice processo di manipolazione fotografica, riescono a variare la percezione del tempo nello spazio, giungendo così ad una sorta di negoziazione creativa ed ecco che l’informazione emotiva magicamente diventa arte.
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...seguo, come attratto da esse le vene che lo alimentano e dalle quali nascono… ..ed è a questo punto che, riflettendo sul tempo, che con fatica costruisce strutture destinate a durare poco ……
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E’ sera, guardo alcuni dei miei ricordi riflettersi in questo specchio d’acqua... ...penso al tempo che manca per tornare a riviverli con rinnovato interesse A tornare a calcare quelle vette
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E rappresenti il vivido ricordo di quello che siamo stati
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Tutto ha una fine, e noi non ne siamo esenti, l’importante, come accade in natura è che anche di noi resti qualcosa che sia di utilità a qualcuno
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Il ciclo di una giornata, molto simile per certi versi al ciclo della vita Per certi esseri dall’effimera esistenza talvolta è proprio così, una giornata....e via Anche per il nostro amico crocus, se stasera trovasse una nevicata serale improvvisa, l’aria fredda e nera, una temperatura proibitiva, domani non ci sarebbe luce tale da farlo schiudere Occorrerebbero dei caldi raggi di sole, un riparo per il vento…altrimenti sarebbe la fine
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La notte che arriva...
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dandoci così l’opportunità, se non volessimo utilizzare quell’aggeggio che portiamo al polso, di intuire ormai prossimo un tramonto.
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e a sera, prima di coricarsi, proteggendo come uno scrigno il suo delicato ego……si chiude
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…forse anche più ricchi, perché hanno al loro fianco sempre qualcun altro che li sostiene e li accompagna