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skafra

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  1. In effetti la situazione attuale del bosco fa riflettere: domenica scorsa nei faggi la buttata sembrava in partenza, funghi belli e freschi. Questa domenica pochi e nemmeno bellissimi. Per questo abbiamo cambiato in favore dei castagni: come ho già descritto, molti rossi però pochi esemplari di edulis/estivalis (anche se gli esemplari trovati erano davvero giovani e sani a differenza del faggio) nessun aereus, anche nel misto quercia. Voi che ne pensate? Ciao
  2. Bellissimi! Anch'io ieri nei castagni prevalentemente rossi, dei funghi che sanno regalare emozioni molto particolari in considerazione della loro abitudine a crescere copiosi in fungaia. Anche tanto tanto "giallo" e numerose trombette, per le quali ho un debole culinario molto particolare. Bella stagione l'autunno, il bosco è vivo più che mai e si possono raccogliere molti ottimi funghi oltre ai porcini. Ciao
  3. Ah, che meraviglia!!! Dalla qualità dei funghi e dei luoghi visitati traspare anche la Vostra grande esperienza di conoscitori del bosco e dei suoi frutti, complimenti vivissimi. Fra l'altro, così a occhio, pare proprio una nascita abbondante e promettente per il futuro prossimo in cui i fortunati frequentatori della Maremma potranno godersi ambienti e luoghi unici al mondo e di rara se non unica bellezza e raccogliere tanti profumatissimi "neri". Molte volte io e la mia compagna ci siamo ripromessi di tentare un'uscita in Maremma, luogo che per noi è noto solo per averci passeggiato, ben mangiato e ben dormito ma non per i funghi. Dovremo deciderci, prima o poi, magari seguendo le indicazioni comparse in uno dei primi numeri di F&T. Di nuovo complimenti! Skafra.
  4. Personalmente ho una visione un pò particolare su questo fenomeno perchè, in fin dei conti, a me fa piacere vedere dentro il bosco tante persone che cercano funghi. Finchè il bosco sarà frequentato sarà anche elemento sul quale non sarà possibile fingere di nulla, sostentamento per le povere economie rurali di montagna e, ultimo ma non ultimo, godrà della compagnia di molti e dell'amore di alcuni. Noto che molti cercatori di funghi si comportano piuttosto bene, osservando le regole basilari sul come andare a funghi, quantomeno quelle scritte sul permesso di raccolta ed eccezion fatta per le quantità limite quando la buttata lo consente (ma questo, in fin dei conti, è un piccolo tranello in cui qualche volta, chi prima chi dopo, tutti cadiamo o siamo caduti). Coloro che hanno atteggiamenti sbagliati -penso io- credo che nel bosco ci vadano non solo per fare man bassa di prodotti del sottobosco: se, infatti, stare nel bosco fosse per loro brutto o insopportabile credo che nemmeno si sarebbero appassionati alla raccolta dei funghi. Dunque penso che alla base di tutto almeno un rudimento di amore per il bosco ci sia in ogniuno di coloro che lo frequenta. In questo caso occorre quindi educare, o quanto meno cercare di farlo: allegare al permesso per la raccolta funghi un vademecum di come farlo, di cos'è un fungo e di come si riproduce penso possa sensibilizzare anche i soggetti dalla scorza resa dura dall'ignoranza potrebbe essere già qualcosa. Certe riviste di settore, lette anche dai meno educati, già lo fanno e senz'altro avranno indotto molti a riflettere sui propri atteggiamenti. Piano piano le cose cambieranno per molti, come già lo sono rispetto a qualche tempo addietro, ad eccezione dei consapevoli (cioè di coloro che sbagliano volutamente) i quali sempre ci sono stati e sempre ci saranno. L'importante è che rimangano pochi e soprattutto sporadici. Ciao a tutti, Skafra.
  5. Bellissime foto di funghi meravigliosi!!! Anch'io, in passato, ho subito la delusione di accompagnare una persona in una ottima fungaia scoperta facendo una di quelle uscite dedicate esclusivamente alla ricerca di nuovi posti fuori dal "giro". Si tratta uno di quei posti che trovi procedendo per sensazioni e conseguenti tentativi in periodi di buttata, che talvolta centri al primo colpo e talaltra dopo una o due uscite a vuoto. In uno di questi posti scoperti con fatica ci accompagnai una volta una persona la quale, contraddicendosi, ne accompagnò altre che a loro volta ne accompagnarono altre, con il risultato che ciò che era a mia conoscenza (e dei pochi locali residenti in una frazioncina, ovviamente) è divenuto pannaggio di molti. Ora anch'io lo faccio solo con uno o due amici fidati i quali contraccambiano di buon grado e con i quali, ogni tanto, usciamo alla ricerca di nuovi spazi poco frequentati. A proposito di funghi: ieri giro in Val Taro. Centinaia le auto dirette verso Borgotaro/Albareto dove in questi giorni (a dire il vero già da un pò...) la buttata di funghi è abbondante un pò ovunque. Dopo un pò di strada in comune con costoro, ci affranchiamo dalla lunga serpentina di lucine rosse e percorriamo una stradina a noi nota in mezzo a verdi e umidi campi. Stradina che però porta dopo qualche chilometro fra grandi distese di querce e (soprattutto) castagni. E' stato bello poter scegliere i funghi fra i tanti presenti (anche neri ) raccogliendo solo quelli più belli ed incontrare durante il tragitto, solo una signora uscita di casa con il cestino in compagnia del suo piccolo cagnolino. Ciao a tutti. Skafra.
  6. Anche l'Appennino emiliano ovest è stato inaffiato per benino. Buoni accumuli realizzati piano piano nell'arco di 2, 3 o 4 giorni di pioggia a seconda delle zone. Mi dicevano gli amici in valle che dopo la pioggia le temperature sono dolci, non fa nè caldo nè freddo e nei boschi compare già quella nebbiolina leggera... Se resta così, magari con qualche giorno di bel tempo senza troppo vento allora si che fra dieci-quindici giorni... Complimenti per le bellissime fotografie! Skafra.
  7. Bellissimo racconto, un esempio di come tutti dovrebbero approcciarsi al bosco. Ciao, Skafra.
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