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Giovanni

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Risposte pubblicato da Giovanni

  1. Terzo soggetto:(foto Giovanni)

     

    Amanita vittadini (Moretti)Vittadini

     

    E’ senza dubbio un’Amanita notevolmente affascinante per i caratteri con cui si presenta.

    Facilmente riconoscibile per avere colorazione bianca in tutto ilcarpoforo, presenta un cappello decorato da verruche coniche molto spesse;

    lamelle bianche o bianco-paglierine, molto fitte;gambo cilindracelo attenuato verso il basso tanto da avere un aspetto fusiforme, percorso da fiocchi che assomigliano più a delle vere e proprie scaglie.

    Presenta un anello membranoso.

    Ritrovato in habitat misto di conifere ed Eucalyptus in prossimità di dighe(Diga Morello Villarosa_Monte Altesina) e in boschi di latifoglie (Nebrodi).

    (Scheda e foto Giovanni).

    post-126-1130087698.jpg

  2. Altro soggetto:(foto Giovanni)

     

    Amanita eliae (Quelet)

     

    Di non facile identificazione per caratteri macroscopici si presenta con cappello di colorazione giallognola o giallognola-nocciola, con presenza,ma non sempre, di residui velari molto labili, nettamente striato al margine.

    Ha lamelle bianche, molto fitte e libere al gambo, gambo che si presenta esile, delicato ed allungato con presenza di fioccosità sia sopra che sotto l’anello, che spesso si dissocia.

    Base profondamente interrata tanto da non consentire, se non con molta attenzione, di apprezzarne la volva.

    Carne bianca senza sapori o odori particolari.

    Habitat: rinvenuta sotto quercus in periodo primavera inoltrata-estate.E’ da considerarsi sconsigliato.(Scheda e foto Giovanni)

    post-126-1130087437_thumb.jpg

  3. Nella speranza di non annoiarvi( nel caso basta solo dirlo) continuo con le mie proposte.

     

    Amanita spissa (Fr.)Kummer

     

    Da non confondere con l’Amanita pantherina da cui differisce per il cappello liscio e per la colorazione delle verruche(resti di velo generale) di colore grigiastro disposti a foggia di carta geografica, la spissa presenta colore del cappello brunastro, grigiastro o bruno-grigiastro;

    le lamelle sono fitte, anch’esse biancastre o bianco-grigiastro;

    il gambo è clavato con base subbulbosa, con inserto un anello a gonnellino striato nella parte superiore.

    Difficilmente apprezzabile la volva completamente dissociata in specie di cercine che percorrono il gambo fin quasi sotto l’anello.

    Carne bianca con odore di rapa.

    Rinvenuto sia sotto latifoglia che aghifoglia in tutti gli areali da me frequentati.

    (Scheda e foto Giovanni)

    post-126-1130087077_thumb.jpg

  4. post-126-1129999649.jpg

    Mario, ma lo capisci che Verna ha cercato di prendermi...per la gola?(Tutto quel ben di Dio in mia assenza).Ho dovuto per forza.....attrezzarmi.

    Ed oggi grande raccolta di Pleurotus eryngii var.ferulae di cui mando solo una foto per lasciare a :blink: il mio amico.

    Ciao

    Giovanni

    p.s.Giuseppe per la sbafata sempre a tua disposizione.

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  5. E caro signor Verna, chiedo scusa agli altri amici, chi di fungo ferisce di fungo perisce.......................

    specie presenti e raccolte:

    Tricholoma cedretorum;

    Tricholoma terreum;

    Clitocybe alexandri;

    Clitocybe geotropa;

    Boletus erytrhopus;

    Clitocybe odora(un esemplare a testa);

    Suillus luteus;

    Macrolepiota procera;

    Macrolepiota excoriata;

    Per le specie presenti e fotografate è un altro discorso che presenteremo via via.

    ..........e non so questa regata....chi l'abbia vinta!

    Ciao

    Giovanni

  6. Dulcis in fundo (se così si può dire):

     

    Amanita muscaria (L.: Fr.) Hooker

     

    Si tratta sicuramente dell'Amanita più conosciuta e maggiormente rappresentata su tutti i testi, compresi quelli scolastici.

    E' caratterizzata da un cappello di colore rosso, rosso-arancione, ricoperto da verruche bianche, detersili (cioè facilmente dilavate dalla pioggia); margine sempre striato.

    Quando, appunto per la pioggia, il cappello si presenta nudo, allora possono insorgere forti dubbi e spiacevoli confusioni, determinandola erroneamente come A.caesarea.

    Ma ciò che la rende facilmente riconoscibile e nettamente distinguibile da quest'ultima è il colore bianco delle lamelle, del gambo e dell'anello (gialli nella caesarea) e la conformazione della volva: dissociata in verruche concentriche (mentre a sacco nella caesarea).

    Si trova abbondantemente sia sotto lati- che aghifoglie da fine-estate a tutto autunno, inizio-inverno.

    Commestibilità: Per lunghi anni è stata erroneamente intesa come velenosa mortale, togliendo questo triste primato alla A. phalloides.

    E' sicuramente da evitare per la sua tossicità: dopo una brusca comparsa di sintomi gastroenterici, compare il coinvolgimento psichico.

    Il più delle volte la prognosi è benigna e tutto si risolve in 24 ore.

    (foto e scheda Andrea)

    post-126-1129751171.jpg

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