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Roccia e neve


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Al ritorno da una settimana in Val di Fiemme, vi propongo alcuni paesaggi alpestri, sperando che vi piacciano.

 

E’ doveroso cominciare con un tributo alla Val di Fiemme, appunto. Dal più panoramico colle di Fiemme, il Doss Veronza, lo sguardo plana sulla valle sino ad incontrar le Pale di San Martino, “chiuse” fra i Cornacci di Tesero, a sinistra e la Catena di Lagorai a destra.

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E’ il turno del Latemar, ripreso dai pressi di Malga Varena al Passo Lavazè. La crestona più alta del Latemar appartiene al Corno di Val d’Ega.

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Il Corno Bianco sovrasta, nell’immagine, il laghetto gelato del Passo Lavazè su cui si trova il campo scuola dello sci di fondo…qui comincia un comprensorio di 50-60 km di piste, immerse fra le abetaie e distese sui pianori circostanti.

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In quest’immagine della Catena di Lagorai, paradiso per i fungaioli, si possono vedere dal centro verso sinistra il Cermis e le sue piste da sci e dal centro verso destra la poderosa mole del Cimon di Val Moena. Al centro c’è l’intaglio della Val Moena e sullo sfondo appare la cima più alta di questa parte della catena, Cima delle Stellune.

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Il Corno Bianco sovrasta, nell’immagine, il laghetto gelato del Passo Lavazè su cui si trova il campo scuola dello sci di fondo…qui comincia un comprensorio di 50-60 km di piste, immerse fra le abetaie e distese sui pianori circostanti.

la dietro conosco bene la strada che porta a pietralba, terreno di caccia per funghi, fragoline e mirtilli,

 

oltre che strada di pellegrinaggio al santuario...

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Voliamo ora sull’Alpe di Siusi (Bz), il più ampio pascolo d’alta quota d’Europa…un’incantevole terrazza verde (ora bianca) sospesa fra montagne bellissime e famosissime. Questa è lo Sciliar, la montagna di Bolzano, anticipato da Cima Euringer e Punta Santner.

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Il suo gemello, più alto, il Corno Nero…

e qua dietro conosco un angolo di paradiso, Baita Pozzi, dove andavamo a fare polente e salsicce

 

ciao

 

matteo

 

ti rileggerò poi con calma!!

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Ma tutto l’altopiano è dominato dal Gruppo del Sassolungo con la sua migliore inquadratura. Al centro della foto il Sassolungo vero e proprio e un po’ a destra l’inconfondibile sagoma del Sassopiatto; fra loro il profondo intaglio della Forcella Sassolungo e le Cinque Dita.

A sinistra del Sassolungo la caratteristica mole del Gruppo del Sella.

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A destra del gruppo del Sassolungo si distende la lunga giogaia che separa l’Alpe di Siusi dalla Val Duron, una lunghissima subvalle della Val di Fassa e che scende fino a Campitello. Sulla destra della foto la Catena Antermoia-Molignon facente parte del Gruppo del Catinaccio.

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