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armando

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Risposte pubblicato da armando

  1. Ciao,

    a lupinus c'avevo pensato anch'io, ma, il viraggio della carne non mi convinceva, io ho sempre trovato lupinus con viraggio lieve, azzurro chiaro.

    E' stato l'imenoforo a toni "apparentemente" rossastri, che mi aveva fatto ipotizzare ad un lurido sl., ma poi ho optato per un fattore dovuto al tempo secco oppure alla vecchiaia del fungo.

     

    In ogni caso, anche se "apparentemente", sembrerebbero distanti anni luce, per il fatto di appartenere a sezioni "per alcuni a generi", differenti, fragrans, pulverulentus e lupinus, possono, in certi casi, avere habitus tanto simili da porre delle difficoltà determinative. E questo ne è un buon esempio.

    :give_heart:

  2. Quello che vorrei però rimarcare è che Pseudoboletus è comunque ectomicorrizico e forma micorrize in stretta associazione a quelle di Scleroderma
    Alfredo, spiegami bene la cosa.

     

    Le micorrize delle due specie saranno anche associate ma, se poi, si comporta da parassita dello scleroderma il fattore non cambia.

     

    Ogni volta che ho osservato queste due specie, ad avere la meglio è sempre stato il "boleto", cioè, mentre le spore di parasiticus sono risultate normali nella forma, proporzioni e quantità, quelle di citrinum si sono dimostrate sempre abortite, con la parete sempre "o quasi", lacerata e molto poche "per uno scleroderma", come se qualcuno se le fosse fagocitate, o forse più verosimilmente, se qualcosa avesse impedito allo scleroderma di produrle.

     

    Ciò mi fa supporre che: micorrize in stretta associazione, non sono sinonimo assoluto di simbiosi micorrizica e men che meno tra le due specie, o mi sbaglio? :crigon_04: :crigon_04:

  3. Di R. foetens ne ho raccolto una marea e sono di un'altro pianeta.... puzza, viscidume, striatura del margine ecc.
    ecco, appunto, è proprio "l'eccetera", che manca.

    In quanto, la striatura al margine è ben evidente, il viscidume anche, altrimenti non avrebbe avuto tanta terra sopra la cuticola, l'eccetera dovrebbe essere ricondotto all'odore, cosa che tu hai omesso e che dalla foto non si riesce a capire :crigon_04:

     

    Inoltre, il buon scoiattolo ha scritto ben'evidente foetens s.l., il che significa, approssimativamente , una russola di quel gruppo.

     

    Sei tu che, devi, invece di ribadire con Assolutamente no!, provare a fare una disamina delle caratteristiche peculiari della raccolta.

     

    Altrimenti non serve ne asserire ne controbattere le probabili determinazioni. :crigon_04:

     

    :crigon_04:

  4. Secondo Nordic macromycetes Scutellinia trechispora = Scutellinia armatospora = Scutellinia diaboli

    bisognerebbe vedere la diagnosi oiginale di Berkeley e Broome per capire se le spore sono 15-17,5 come dice appunto NM o intorno ai 20 come dice Medardi :x124:

     

    Il termine "isodiametriche", si usa soprattutto per le spore del genere Entoloma, ma non espressamente solo per quel genere, lo si può usare anche per tutte le spore che hanno una misura lung-larg., simile.

    In caso di spore sferiche, solitamente, la misura si basa sul diametro e perciò viene riferita con un solo dato.

     

    Per il genere Scutellinia, principalmente, ci si basa sulla monografia di T. Schumacher, probabilmente uno dei maggiori, se non il primo, esperto del genere Scutellinia.

     

    L'Autore della monografia, dopo aver confrontato l'holotypus di Scutellinia armatospora Dennison, è in accordo con lo stesso l'Autore della specie, ha constatato che si tratta della stessa specie e quindi, posta in sinonimia con S. trechispora.

    Scutellinia diaboli, tra l'altro, era già risultata essere un sinonimo posteriore di S. armatospora e quindi decaduta.

     

    In ogni caso, Scutellinia legaliae ha l'ormanentazione sporale formata da verruche coniche ed aguzze, mentre S. treschispora ha verruche con apice nettamente tronco, (Schumacher, in litteris), quindi, la specie studiata da gily è con ogni probabilità S. legaliae.

     

    :biggrin:

  5. S. armatospora e S. legaliae sono sinonimi, con diritto di priotità per quest'ultima.

     

    Sempre che gli aculei siano aguzzi e non tronchi, cosa che a prima vista non è, nel caso sarebbe altra cosa.

     

    In quanto all'aggettivo "isodiametrico", questo viene solitamente usato per spore angolose o similia, e in pratice significa... tanto lungo quanto largo. Certo che nel caso di queste basrtava usare "sferiche".

  6. La Calocybe Gambosa contiene sostanze siminili alla sufanilurea, molecola utilizzata in medicina come ipoglicemizzante orale. I sintomi descritti sono riconducibili ad un quadro clinico di ipoglicemia per cui non è escludere che alcuni soggetti siano sensibili alle molecole presenti nel cosidetto prugnolo. In tal senso ci sono state delle segnalazioni, ma essendo l'effeto molto blando non è stato possibile costruire una casistica

    Quoto massimoselleri. La cosa è risaputa da molto tempo.

    Sembrerà strano ma succede soprattutto alle donne in gravidanzae a chi ha problemi di glicemia.

    :yahoo:

  7. Potrei sbagliarmi ma ci riprovo;

    come ben si sa, i Taxa descritti ed elencati nelle due opere di Fries (Sysema Mycologicum ed Elencus fungorum), sono automaticamente sanzionati, protetti e conservati.

    In ogni caso, Agaricus spectabilis Fr., 1828. = Phaeolepiota aurea (Matt.) Maire, (1928), si è rivelato essere omonimo posteriore di Agaricus junonius Fr. 1821, dunque il primo binomio "Agaricus spectabilis" va rigettato "per omonimia", a favore del basionimo "Agaricus junonius", che, tra l'altro è anche prioritario per età.

     

    Il Nomina Conservanda è un'ottimo strumento, ma va usato con parsimonia e non per fare proposte di conservazione ad uopo!

     

    Se mi sbaglio illuminami con qualcosa di concreto.

    :smile:

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