armando
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Ciao,
a lupinus c'avevo pensato anch'io, ma, il viraggio della carne non mi convinceva, io ho sempre trovato lupinus con viraggio lieve, azzurro chiaro.
E' stato l'imenoforo a toni "apparentemente" rossastri, che mi aveva fatto ipotizzare ad un lurido sl., ma poi ho optato per un fattore dovuto al tempo secco oppure alla vecchiaia del fungo.
In ogni caso, anche se "apparentemente", sembrerebbero distanti anni luce, per il fatto di appartenere a sezioni "per alcuni a generi", differenti, fragrans, pulverulentus e lupinus, possono, in certi casi, avere habitus tanto simili da porre delle difficoltà determinative. E questo ne è un buon esempio.
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Ciao,
io vedo dei pori troppo larghi e dei viraggi troppo intensi e con tendenza ad annerire.
Boletus pulverulentus potrebbe starci.
:wink:
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a mio avviso M. cognata e quella che si avvicina di più alla tua raccolta.
Anche il periodo è giusto.
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io rivaluterei l'ipotesi sepium
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Ci sono diverse altre specie molto simil nell'aspettoi, senza una verifica completa di tutte le caratteristiche macro e micro di più che Lycoperdon sp., non si può osare. :biggrin:
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hirtipes e vernum sono molto vicini e solo la microscopia può differenziarli sicuramente "forma delle spore e presenza di cistidi imeniali", in ogni caso l'habitus pende a favore di hirtipes. :biggrin:
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Helvella acetabulum.
Osserva le venature della parte esterna. :biggrin:
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dal colore delle lamelle e anche dal pileo io direi piuttosto E. lividoalbum, che tra l'altro viene consumato (da chi lo conosce bene).
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noto che, nel quote che Gaspy fa su alcune frasi di Alfy, c'è in mezzo una frase che, non vedo assolutamente nei testi scritti da Alfy.
Sarebbe un bene specificare la cosa.
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credo ti riferisca a quella sopra il boleto, vero?
Perchè anche lui, in vecchiaia è parassitato da un altro fungo, probabilmente un Hypomycetes e potrebbe essere Sepedonium sp., come moltissimi altri vecchi xerocomi.
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Alfredo, spiegami bene la cosa.Quello che vorrei però rimarcare è che Pseudoboletus è comunque ectomicorrizico e forma micorrize in stretta associazione a quelle di SclerodermaLe micorrize delle due specie saranno anche associate ma, se poi, si comporta da parassita dello scleroderma il fattore non cambia.
Ogni volta che ho osservato queste due specie, ad avere la meglio è sempre stato il "boleto", cioè, mentre le spore di parasiticus sono risultate normali nella forma, proporzioni e quantità, quelle di citrinum si sono dimostrate sempre abortite, con la parete sempre "o quasi", lacerata e molto poche "per uno scleroderma", come se qualcuno se le fosse fagocitate, o forse più verosimilmente, se qualcosa avesse impedito allo scleroderma di produrle.
Ciò mi fa supporre che: micorrize in stretta associazione, non sono sinonimo assoluto di simbiosi micorrizica e men che meno tra le due specie, o mi sbaglio?
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ecco, appunto, è proprio "l'eccetera", che manca.Di R. foetens ne ho raccolto una marea e sono di un'altro pianeta.... puzza, viscidume, striatura del margine ecc.In quanto, la striatura al margine è ben evidente, il viscidume anche, altrimenti non avrebbe avuto tanta terra sopra la cuticola, l'eccetera dovrebbe essere ricondotto all'odore, cosa che tu hai omesso e che dalla foto non si riesce a capire
Inoltre, il buon scoiattolo ha scritto ben'evidente foetens s.l., il che significa, approssimativamente , una russola di quel gruppo.
Sei tu che, devi, invece di ribadire con Assolutamente no!, provare a fare una disamina delle caratteristiche peculiari della raccolta.
Altrimenti non serve ne asserire ne controbattere le probabili determinazioni.
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bada a non metterla in pentola
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a me sembra di vedere un bel piperites.
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ma io fondo, anche C. disseminatus è da molti considerata una Psathyrella e quindi andrebbe bene ugualmente.
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probabilmente da quelle parti non c'è, ma come faccio a sapere, io, che proviene dai Simbruini? Sulla confezione non c'è scritto nulla e allora... ho immaginato
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a me sembra molto vicina a R. decolorans, ma se non si sa nulla di essa, poco si può aggiungere se non che... la presenza o meno di larve nel gambo non sono un carattere tassonomico :biggrin:
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a prima vista sembrerebbe Psathyrella badiophylla, ma... per determinarla, lo sappiamo bene che, ci vuole ben altro che una foto.
Datti da fare, lo sappiamo bene, che con la microscopia ci sai fare.
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e nemmeno la carne ingrigente? :biggrin: dai che è una russolina
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Secondo Nordic macromycetes Scutellinia trechispora = Scutellinia armatospora = Scutellinia diaboli
bisognerebbe vedere la diagnosi oiginale di Berkeley e Broome per capire se le spore sono 15-17,5 come dice appunto NM o intorno ai 20 come dice Medardi
Il termine "isodiametriche", si usa soprattutto per le spore del genere Entoloma, ma non espressamente solo per quel genere, lo si può usare anche per tutte le spore che hanno una misura lung-larg., simile.
In caso di spore sferiche, solitamente, la misura si basa sul diametro e perciò viene riferita con un solo dato.
Per il genere Scutellinia, principalmente, ci si basa sulla monografia di T. Schumacher, probabilmente uno dei maggiori, se non il primo, esperto del genere Scutellinia.
L'Autore della monografia, dopo aver confrontato l'holotypus di Scutellinia armatospora Dennison, è in accordo con lo stesso l'Autore della specie, ha constatato che si tratta della stessa specie e quindi, posta in sinonimia con S. trechispora.
Scutellinia diaboli, tra l'altro, era già risultata essere un sinonimo posteriore di S. armatospora e quindi decaduta.
In ogni caso, Scutellinia legaliae ha l'ormanentazione sporale formata da verruche coniche ed aguzze, mentre S. treschispora ha verruche con apice nettamente tronco, (Schumacher, in litteris), quindi, la specie studiata da gily è con ogni probabilità S. legaliae.
:biggrin:
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S. armatospora e S. legaliae sono sinonimi, con diritto di priotità per quest'ultima.
Sempre che gli aculei siano aguzzi e non tronchi, cosa che a prima vista non è, nel caso sarebbe altra cosa.
In quanto all'aggettivo "isodiametrico", questo viene solitamente usato per spore angolose o similia, e in pratice significa... tanto lungo quanto largo. Certo che nel caso di queste basrtava usare "sferiche".
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La Calocybe Gambosa contiene sostanze siminili alla sufanilurea, molecola utilizzata in medicina come ipoglicemizzante orale. I sintomi descritti sono riconducibili ad un quadro clinico di ipoglicemia per cui non è escludere che alcuni soggetti siano sensibili alle molecole presenti nel cosidetto prugnolo. In tal senso ci sono state delle segnalazioni, ma essendo l'effeto molto blando non è stato possibile costruire una casistica
Quoto massimoselleri. La cosa è risaputa da molto tempo.
Sembrerà strano ma succede soprattutto alle donne in gravidanzae a chi ha problemi di glicemia.
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vedi un po tu.10 giorni fa prima dell'incidente al piede, ero uscito per una passeggiata tra gli abeti -
Potrei sbagliarmi ma ci riprovo;
come ben si sa, i Taxa descritti ed elencati nelle due opere di Fries (Sysema Mycologicum ed Elencus fungorum), sono automaticamente sanzionati, protetti e conservati.
In ogni caso, Agaricus spectabilis Fr., 1828. = Phaeolepiota aurea (Matt.) Maire, (1928), si è rivelato essere omonimo posteriore di Agaricus junonius Fr. 1821, dunque il primo binomio "Agaricus spectabilis" va rigettato "per omonimia", a favore del basionimo "Agaricus junonius", che, tra l'altro è anche prioritario per età.
Il Nomina Conservanda è un'ottimo strumento, ma va usato con parsimonia e non per fare proposte di conservazione ad uopo!
Se mi sbaglio illuminami con qualcosa di concreto.
:smile:
Boletus ???
in Funghi da determinare e da riconoscere
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