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Gian Marco

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  1. Ciao a tutti. Sono stato un po' assente per varie vicissitudini e al mio rientro trovo il forum col vestito nuovo. Veramente bello e ricco di funzionalità, direi che ne ho scoperte circa il 10%
  2. È andata bene che non sei sceso sotto la ferrovia .... andata bene per i fungaioli del posto :biggrin:
  3. Mi fa piacere che le hai appezzate, peccato per il gambo legnoso che comunque, se tritato finemente, nel sugo inspessisce bene il fondo.
  4. Bei posti, mai visti chissà dove sono, :biggrin: scherzo naturalmente.... basta leggere da dove scrivo. Quanti ricordi: già a 8 - 10 anni andavo a raccogliere i "sanguigni", sotto i pini era un tappeto di muschio e aghi altro che rovi, non si incontrava nessuno, adesso sembra via Venti. L'area in foto l'avevamo attrezzata noi come Guardia Antincendio di Sant'Olcese, adesso è gestita dai cacciatori che più o meno tutti gli anni organizzano una mangiata a inizio estate.
  5. Sarà difficile vedere foto di miei porcini non ci vado, salvo rarissime occasioni.... ma mi sa che se continuo a frequentare questo bel posto
  6. ....grazie, mi fa piacere aver chiarito, spesso non è facile da dietro una tastiera. Metto ancora una foto dei miei monti
  7. Innanzitutto porgo le mie scuse se qualcuno si è risentito per quello che ho scritto, sappiate che ero in buona fede e vi spiego perchè: la parola "raspare", almeno dalle mie parti, è un'azione, devo dire devastante, delle galline, io l'ho usata virgolettata appunto per evidenziarne l'ironia e posso assicurarvi che quando me ne vado non ci si accorge nemmeno che ho raccolto i funghi, questo perchè ho sempre cercato di non lasciare traccia per non "marcare" più di tanto la fungaia perciò non rompo eventuali cespugli e non strappo erba anzi provvedo a rimetterla nella posizione più naturale. Per quanto riguarda il taglio dei gambi, senza prima sradicarli, vi posso dire che questa scoperta ha generato in me un profondo senso di colpa perchè in effetti noto una costante moria di fungaie e a quanto pare la colpa è anche mia. A chi lo chiedeva l'abitudine di tagliarli credo che sia prevalente nel genovesato, come lo è anche quella di raccogliere le nebularis, chiaramente anche loro tagliandole, non conosco il motivo di tale pratica, posso dire che io seguivo gli insegnamenti dei "vecchi", notate che ho scritto "seguivo". Siccome non sono l'unico che frequenta quei posti sono tentato di mettere dei cartelli per sconsigliare il taglio, che so, attaccati alle recinzioni per esempio, si può fare una cosa del genere?
  8. chiedo scusa ma non ho capito, mandami un PM grazie
  9. .... ma comunque una giornata qui con questo sole non ha prezzo
  10. mucchietto dopo mucchietto.... .... veramente ne ho trovati di più venerdì scorso
  11. e vai di coltello (da noi si usa tagliarli)
  12. Anche oggi mi sono divertito. Cominciamo a "raspare" una fungaia va.....
  13. Grazie Paolo, dei peven mi fa impazzire il profumo
  14. Cribbio se trovate ancora dei "zuccotti" così sospendo la caccia ai sementin....
  15. Anche a me sembra un sanguifluus ma non faccio testo. Oltre che arrosto, come già suggerito, è buono anche in padella con patate, aglio e prezemolo e conservato sottolio con qualche fettina di aglio
  16. In effetti è vero: lo stesso fungo con nomi differenti. Da noi, specialmente nel genovese, sono molto ricercati, diciamo che sono al secondo posto... al primo c'è senza ombra di dubbio la Geotropa; si prestano bene alla conservazione sottolio. Quando cominciai, nei primi anni ottanta, era molto ricercata anche la Clitocybe Nebularis, "pevein" in dialetto, ne ho mangiati parecchi poi ho iniziato a documentarmi e ho scoperto che sono tossiche.
  17. Da noi sono "funghi di Santa Caterina" naturalmente detto in dialetto.... ma non lo so scrivere. http://www.apasseggionelbosco.it/cpg1410/d...0&pos=-1240
  18. Confesso che non volevo aprire questo post dopo aver letto i vostri.... sono opere d'arte. Però mi rendo conto che condividiamo la stessa passione e l'aver dimenticato la macchina fotografica sul tavolo del PC non mi è sembrata una buona ragione per non scrivere niente. La giornata non comincia prestissimo, ormai sia io che mia moglie abbiamo una certa età e, per forza di cose, facciamo tutto con calma. La meta è il passo del Giovà, una ottantina di chilometri, arriviamo e subito c'è un contrasto strano: c'è la neve, a chiazze sinuose, tondeggianti, c'è anche un sole stupendo che scalda tutto, siamo abbondantemente sopra i mille metri e sembra una giornata primaverile non autunnale.... mannaggia alla macchina foto che non c'è. Calzati gli scarponi ci avviamo verso le prime fungaie.... giornata stupenda!
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