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longufresu

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Risposte pubblicato da longufresu

  1. Apperò, ma che obiettivo avevi?

     

    Giovanni

     

    Questa l'ho fatta con un tele che non ho più... il 120-300/2.8 della Sigma con duplicatore di focale. Ora ho il 200-400/4 afs della Nikon

    Ciao,

    Gio

    Ps. Grazie a tutti per le visite e i commenti!

  2. ...snip

     

    Spero in altri regali futuri ....tipo qualche bella foto dei vs rapaci .... :clapping:

     

    saluti

    :x124:

     

    Questa foto e di due anni fa, ma ci sono affezionato perchè la realizzai in compagnia di un carissimo amico che ora vedo poco perchè per motivi di lavoro si è trasferito nella penisola.

    E' un Falco della regina in fase scura, lo sfondo è quello del bellissimo mare dell'Isola di San Pietro.

    Ciao,

    Gio

    Ps. se tutto va bene sabato sarò a San Pietro a fare qualche scatto!

    post-4226-1254820800.jpg

  3. Quando ti ricapita di vedere quel losco figuro di Igor dagli i miei saluti... :clapping: Facciamo parte dello stesso gruppo fotografico e per me è come un fratello! Da due anni ci vediamo fra maggio e giugno per un ws fotografico che organizza il nostro gruppo e ho anche avuto il piacere di portarlo in giro a far foto dalle mie parti (fenicotteri, cervi e geotritoni..). Con lui sei in una botte di ferro... qualche tempo fa con un'orsa e due piccoli ha fatto degli scatti ambientati da favola! Ah, se lo vuoi far arrabbiare chiedigli se son belli i fenicotteri di Santa Gilla... si sta mangiando le mani perchè quest'anno non è riuscito ad andare a vederli!!!

    Ciao,

    Gio

  4. Visto il palco nel continente questo sarebbe senz'altro un sub-adulto

     

    non ho esperienza di cervo sardo, se non per quanto leggo in lettaratura, però mi pare che al di là del palco anche questo sia un animale piuttosto giovane; l'anteriore non mi pare infatti così sviluppato ed anche il fatto che sia così 'pulito' mi fa suppore che si tratti di un individuo ancora al di fuori della "mischia riproduttiva" e che si stia esercitandosi nell'arte del bramito in vista di tempi migliori :friends:

     

    bella immagine, continua così :clapping:

     

    Il "nostro" cervo è decisamente diverso... questo era una adulto che viene definito (mutuando un termine venatorio) Cervo assassino. In lingua sarda lo chiamiamo Sulone o Sullonaju, parola che deriva da "sula", la lesina attrezzo aghiforme e parzialmente ricurvo utilizzato in passato dai calzolai per bucare la pelle prima di cucirla. Lo chiamano assassino perchè durante i combattimenti, vista la struttura dei palchi, può ferire mortalmente il rivale.

    Questo esemplare aveva con se tre femmine (la media per la sex ratio del C.e. corsicanus è di 3.8). Allego una foto col maschio bramente e femmina.

    Vi ringrazio tutti per i commenti e vi invito, se volete avere ulteriori notizie sul cervo sardo, a scaricare gratuitamente dal sito dell'Ente Foreste della Sardegna (in formato pdf) un bel libro, un po' datato ma valido, dedicato a questo ungulato. Sempre sul sito dell'Ente si può scaricare anche la Guida ai rapaci della Sardegna scritta da Carlo Murgia, ex Direttore di Monte Arcosu e ormai ex Presidente dell'Ente, nonchè mio caro amico :mosking: Questo è il link http://www.sardegnaambiente.it/foreste/doc...ione/libri.html

    Buona luce,

    Gio

    post-4226-1254763907.jpg

  5. Questo è il mio primo post su questo forum (a parte la presentazione). Vi propongo uno scatto realizzato venerdì 18 settembre nella Riserva Naturale di Monte Arcosu durante il censimento di questo bellissimo animale; ritrae un giovane maschio e una femmina adulta di Cervo sardo, sottospecie endemica (Sardegna e Corsica) del Cervo rosso europeo.

    Qualche notizia su questo ungulato...

    Il C.e. ssp.corsicanus si distingue dal Cervo europeo per le dimensioni decisamente inferiori e per il mantello più scuro. Il maschio ha palchi corti e piuttosto chiusi nei quali manca la corona ed il numero di punte è mediamente di 4-5 per asta. Nei maschi il peso medio è di circa 120 Kg contro i 70 circa delle femmine. Esclusivamente erbivoro, vive nel fitto della macchia, ma ama frequentare anche spazi aperti principalmente per scopi alimentari. Il periodo riproduttivo è anticipato rispetto a quello del suo parente europeo e cade fra agosto e settembre. Le femmine, dopo 8 mesi di gestazione, danno alla luce i piccoli fra la seconda quindicina di aprile e la prima di maggio.

    Ciao a tutti e buona luce,

    Gio

    Ps.

    Lo scatto fa parte di una serie composta da una decina di immagini... ne ho di più ambientate e li ho ripresi anche singolarmente.

    Dati di scatto: Nikon D300, Nikon 200-400/4 afs, Iso 400, mano libera (Vr ON)

    post-4226-1254748926.jpg

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