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aldolomiti

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  1. … prosegue la discesa, sempre insidiosa ed ecco ricomparire a nord le Tofane …
  2. … dalla forcella inizia ora la discesa verso la Val Formin che ci porterà nuovamente verso il Cason del Formin, dove c’erano le tende, attenzione che il sentiero è ora poco marcato … bella intanto quella cascata che scende dai Lastroni del Formin formatasi dallo scioglimento della poca neve rimasta …
  3. … il sentiero passa ora “troppo” vicino ad un grosso masso … difficile resistere …
  4. …ancora un’occhiata più da vicino al Formin …
  5. … prima di affrontare l’annunciata erta ammiriamo insieme Cima Ambrizòla, minore della Croda da Lago ma non di serie”B” con i suoi 2.715 metri …
  6. … dallo stesso punto sulla destra ecco la prossima mèta, forcella Rossa del Formin, sarà un po’ dura guadagnarla ma nessuno si spaventi … dopo una salita impegnativa c’è sempre un premio …
  7. … non facciamo molta strada che siamo costretti a fare un’ulteriore fermata per ammirare il dente sud del Formin …
  8. … ora, raggiunta la forcella Ambrizòla ci possiamo considerare a metà del nostro giro però la seconda parte la troveremo più impegnativa … ammiriamo intanto a sud il monte Pelmo … … dalla forcella il nostro cammino prosegue ora in direzione nord-ovest, una brevissima sosta, una foto ricordo con l’altipiano del Mondevàl e via …
  9. … siamo quasi alla forcella e con essa si avvicina l’elegante Becco di Mezzodì …
  10. … la tentazione di dare ancora uno sguardo indietro viene premiata con la vista del gruppo del Cristallo …
  11. … Lasciato il rifugio, prosegue il nostro cammino; prossima mèta la forcella Ambrizòla che già vediamo in lontananza …
  12. … Alziamo nuovamente lo sguardo, ammiriamo per l’ultima volta la navata centrale del monte notando che sulla torre più alta, poco sotto la cima, in passato una parte di essa si è letteralmente staccata … purtroppo questo fenomeno non è il solo verificatosi sulle Dolomiti …
  13. … dopo la canonica sosta dedicata ad alleggerire gli zaini da cibo e bevande, riprendiamo di buon grado il cammino … il cane Napo non vedeva l’ora! …
  14. … inebriati da tale bellezza naturale, torniamo alla vita mondana ma non per nulla caotica: signori, vi presento il rifugio G. Palmieri …
  15. … alziamo ora lo sguardo e compare il nucleo centrale del gruppo che stiamo aggirando: la Croda da Lago vera e propria …
  16. … dall’incontaminata sponda diamo un’occhiata ai nostri piedi ed una moltitudine di piccole trote sane come un pesce, ci da il benvenuto …
  17. … siamo già sotto le torri della Croda da Lago, sulla nostra destra, ma intanto siamo attratti dalla lucentezza delle acque di un bel laghetto alpino … il suo nome è L. Federa o L. da Lago …
  18. … salendo la Val Negra, uscendo dall’ultimo bosco di larici, intravediamo in lontananza il Bech di Mezzodì, così chiamato perché alle ore dodici oscura dal sole la Perla delle Dolomiti …
  19. … poco dopo, guardando leggermente verso est, ecco le famosissime Tofane … di Rozes e di Fuori …
  20. … guadagnati ancora qualche centinaio di metri, dopo essere usciti dal bosco ci giriamo verso nord-ovest e come d’incanto compaiono le Cinque Torri …
  21. … salendo costantemente senza alcun problema raggiungiamo il Cason del Formin, dove su un gran prato notiamo una compagnia che ancora dorme nelle tende; lasciamoli tranquilli … sarebbe troppo crudele rompere l’incantesimo e non solo!!! ...
  22. Propongo stavolta il giro in senso orario della Croda da Lago, un bel gruppo montuoso situato tra il passo Giau e Cortina d’Ampezzo… un’escursione alla portata di tutti, poco impegnativa e ricca d’interesse, quindi nessuno tiri fuori una scusa per rimanersene a casa……. Lasciata l’auto nei pressi del torrente Rucurto, attraversato lo stesso, inizia l’avvicinamento in direzione sud-est…
  23. dopo essermi gustato il post precedente mi è venuto in mente di ricordare il grandissimo Edmund Hillary scomparso oggi all'età di 88 anni.... ...era nel lontano 29 maggio 1953 che il grande scalatore neozelandese insieme allo scherpa Tenzing Norgay raggiunse per primo il "tetto del mondo", l'Everest (8.848m.) Aldo
  24. Bravi ragazzi, sensazioni uniche ed indelebili quelle che si provano lassù....vi auguro di viverne tante altre, Aldo
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