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Remi

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Risposte pubblicato da Remi

  1. belle le foto e bella la passione per le orchidee e per i fiori in genere, una volta l'anno anche io faccio una escursione ad orchidee con gli esperti ma ancora non ho imparato a chiamarle per nome

     

    In Veneto c'è un proverbio: col seco xe bona anca la tempesta (in mancanza di funghi...)

  2. Un saluto a tutti.

    Domenica scorsa mi sono dedicato a fotografare alcune orchidee presenti sull'altopiano di Asiago. Una delle più belle: Traunsteinera globosa

     

    post-172-0-57757300-1372585345.jpg

     

    Ce n'erano molte e fra loro ho trovato, ed era l'unica, questa Traunsteinera globosa bianca. E' la prima volta che la vedo. Chiedo pertanto a qualche esperto se è una sottospecie oppure se la stessa può essere anche bianca

    post-172-0-75394200-1372585569.jpg

     

    Un :hug.

    Remigio

  3. A proposito di api, riporto un articolo tratto dal "Giornale di Vicenza" di oggi.

     

    :bye1: Remigio

     

    Invasione di api tra campi

    e case: «Colpa del clima»

     

    IL FENOMENO. Nelle ultime settimane gli insetti si sono moltiplicati. Una decina di chiamate al giorno ai vigili del fuoco Ma gli unici a poter intervenire sono gli apicoltori19/06/2013

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    Un apicoltore al lavoro con un alveare di api. ARCHIVIO

    VICENZA. Le api prendono casa nei centri abitati. Numerose in questi giorni le segnalazioni che stanno arrivando ai vigili del fuoco da parte di cittadini allarmati dalla presenza di favi su grondaie, sottotetti, balconi, scuri o giardini. Sono una quarantina le chiamate registrate nelle ultime 48 ore al comando provinciale dei pompieri in via Farini dove risuona però un'unica risposta: «La materia non ci compete, ad occuparsene sono gli apicoltori».

    E gli stessi allevatori di api, cui spetta il compito di intervenire in questi casi, confermano questa particolare “invasione" che si sta verificando da poco più di una settimana e per la quale la sede dell'associazione degli apicoltori del Veneto a Quinto Vicentino registra una decina di richieste di intervento al giorno.

    Il fenomeno ha un nome, sciamatura, e consiste nel fatto che una colonia di api con la propria regina si stacca dall'alveare originario, ormai sovraffollato, per dare vita a una nuova famiglia, composta di solito da 20 mila esemplari. Accade tutti gli anni, ma il 2013, spiega Giovanni Sella, vicepresidente dell'associazione «è un anno particolare perché la sciamatura è in ritardo di un mese rispetto al passato ed è anche particolarmente abbondante. Di solito avviene in maggio, ma a causa del maltempo che non ha permesso alle api di crescere a sufficienza è slittata di un mese. È un evento del tutto naturale che ha a che fare con la sopravvivenza e la moltiplicazione delle api».

     

    I particolari nel Giornale in edicola

    Laura Pilastro

  4. bravo Remigio

     

    m'hai fatto tornare voglia di andare a vedere come satnno le "mie"

     

    :wink:

     

     

    Non me ne intendo di cicogne. Secondo te sono di passaggio e possono essersi stabilite in zona. Anni fa un paio di copie hanno nidificato, però poi non ne ho saputo più niente.

  5. Non avevo con me la macchina fotografica e con il cellulare erano troppo lontane. Una volta tornato a casa, dopo un paio d'ore, ho preso la reflex sono tornato, sperando che ci fossero ancora e infatti..

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  6. Domenica 30 novembre 2008 penso sia stata l'ultima uscita di Giorgio.

     

    Ci siamo ritrovati a Breganze per uno "spiedo" tra amici e

    Giorgio ha voluto testimoniare con queste parole quel momento

    per me indimenticabile (come tanti altri passati in sua compagnia).

     

     

     

     

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    A casa di Mario: ogni volta che ci ritroviamo, ci manca.

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    • Like 1
  7. Caro Roberto, se mi facevi un fischio, ci si poteva incontrare magari al Termine per una grigliata. Il rifugio di cui parli è il Rifugio Verena? Bel posto, in zona ci vado a funghi. Quanto alla Calà del Sasso, è uno dei pochi posti che mi manca, e che mi riprometto ogni anno di percorrere. A Erto, l'ultima volta che si sono stato, ho avuto il piacere di incontrare Mauro Corona (era all'osteria con un bicchiere in mano). Se verrai ancora sull'Altopiano di Asiago, sarò felice di farti da guida, anche se ho visto che ce l'avevi già (certo che ti ha fatto salire per la strada più tortuosa).

    Ciao

    Remigio

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