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Mercoledì mattina....


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Il suono della sveglia mi coglie di sorpresa facendomi sobbalzare sul divano dove ho cercato di riposare qualche ora. Apro subito la porta del terrazzo dal quale posso vedere le montagne sperando che l’aria frizzante della mattina mi allontani questo torpore. E’ tutta la settimana che consulto il meteo e forse oggi può essere una delle ultime uscite in cui trovare funghi perfetti….i funghi quest’anno non si sono fatti desiderare sia per quantità che qualità peccato che quel piccolo incidente mi abbia condizionato un po’ il momento migliore ma non posso certo lamentarmi.

Lo zaino è già pronto con l’acqua ed i panini, il mio giubbino APB da Generale, come dice Silvano, penzola dalla spalliera della sedia in cucina. Già Silvano quest’anno nemmeno una uscita insieme una serie di contrattempi infiniti ce l’hanno impedito e con Enrico una soltanto è questo sicuramente una dei pochi punti dolenti di quest’anno. Mi mancano le zingarate fatte di schiamazzi e risate … le urla che accompagnano spesso un ritrovamento vengono sentite da lontano e attirano altri fungai curiosi…i professionisti delle cove rabbrividiranno a certi comportamenti ma molte volte è più forte di noi. Prendo la digitale pochissime foto quest’anno un po’ per pigrizia un po’ per condizioni climatiche avverse ed anche per troppi curiosi che si avvicinano sperando di poter carpire qualche bel fungo. Arrivo al ritrovo puntuale, il capitano è già lì mi guarda con quel sorriso beffardo di sempre…non vedo Margot sul sedile posteriore..tanto bella quanto birbante sabato ci ha fatto penare un po’ per ritrovarla quasi due ore....ama rincorrere i caprioli e loro si divertono a portarla a giro per il bosco ma sabato mi sono veramente preoccupato non era mai mancata così tanto ed anche il capitano, solitamente molto tranquillo, mostrava segni di impazienza. Quando ormai mi sembrava tutto volgere al peggio eccola apparire con quella lingua che le frega in terra ma scodinzolante come per dire “c’è qualcosa che non va?”…. “to’pà cane” come si dice in Toscana.

Durante il viaggio tartasso come sempre il capitano…”ma ha visto quanti funghi trova caio” e tizio “ieri ne ha riempito una gerla”…ognuno ha la su croce a lui son toccato io che ci volete fare.

Un caffè normale…un cappuccino ed un cornetto alla marmellata è la nostra colazione al bar … a proposito, dietro consiglio di Aldo, ultimamente ci fermiamo al Bar del Beyfin alla fine della variante di Pistoia prima di imboccare la strada per l’Appennino … il caffè non è male come i cornetti ma il pezzo forte sono le due barriste giovani, belle e simpatiche con un davanzale con una veduta che prende di tacco il “Libro Aperto”…… grande Aldo alla fine s’andrà davverp al Ferrone a finferle . Arriviamo che albeggia appena …infiliamo gli scarponi…si riempiono le bottigliette di acqua e via per il sentiero ed ha inizio una giornata che rimarrà, come tante, con me per molto tempo…risate funghi bellissimi…fatica ….. castagne buonissime …colori e profumi unici…ci dicono che siamo malati io dico solo che siamo fortunati……ora un po’ di foto in ordine sparso.

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