Frulli-ni delle paludi

[sesto senso]

c'era una volta......

e nemmeno tanto tempo fa'....

un bambino che cresceva sano e robusto

lo sport lo rendeva uomo , la scuola lo teneva a freno

ma lui chiudeva gli occhi e ......i suoni , i profumi e la liberta'

lo portavano la' , in palude , a sbirciare tra i canneti , a calpestare putride acque

cosi' lontano dal mondo in cui viveva

ma cosi' immensamente ricco di fascino ......

quello era il regno di suo padre , di suo nonno , dei zii , degli amici di casa

ma soprattutto era un regno ricchissimo di uccelli , l'immenso mondo degli uccelli acquatici.....

 

[sesto senso]

non ci volle tanto , giusto il tempo di essere indipendente , grazie ad uno scalcinato motorino ,

i miei amici andavano alle feste di carnevale ,

io invece fuggivo la' , bastava uno stagno , un acquitrinio o anche semplici prati

e li' trovavo il mio carnevale....

 

[sesto senso]

...centinaia di colori , di fischi , di voli , di frulli

tante razze , tutte simili e mai uguali..

 

[sesto senso]

con il tempo imparai a riconoscerli , a richiamarli ,

a giocare con loro , mentre il tempo passava ed io crescevo

 

[sesto senso]

mentre li vedevo arrivare , immagginavo mio padre ,

quello era il tesoro che mi teneva nascosto , quella sarebbe stata la sua eredita'

i mille racconti di mattine di marzo , puntualmente raccolti da quello strano figliolo

cosi' diverso dagli altri bambini , uno che piangeva solo quando lui era gia' andato via,

uno che la mattina alle quattro era li' in piedi a supplicarlo di portarlo

per poter vivere quei racconti pieni di uccelli strani , ma cosi' belli

[sesto senso]

ero stato li' tutta la sera , avevamo preparato lo zaino

il termos del caffe' , la ventiera e i fischietti , gli stampi ed il capanno

tutta la sera , senza mai chiedergli di portarmi ,

papa' sapeva quanto avrei voluto , mamma ascoltava pronta ad intervenire

per lei ero troppo piccolo , ogni volta tornavo con la febbre ,

ma io ero li' alle costole di mio padre sperando che mi dicesse di preparare anche le mie cose

con gli occhi gonfi e in silenzio andavo a dormire

e sognavo....

[sesto senso]

Alle quattro suonava la sveglia , ed io al buio mi vestivo zitto zitto ,

quando papa' usciva dalla stanza in pigiama

mi trovava pronto e scodinzolante e allora non era capace di lasciarmi a casa ,

zitti zitti uscivamo in punta dei piedi , consapevoli delle materne ire al ritorno ,

singhiozzavo dalla gioia , avevo gia' quasi sette anni...

 

[sesto senso]

cosi' la mia infanzia mi ha portato ad amare questo mondo ,

la palude ed i suoi abitanti.....

[sesto senso]

ne e' passato di tempo , a quattordici anni mi bastava un motorino , avevo il mio stagno ,

alle porte di roma ,

ora c'e' un ecomostro al suo posto , poi con la 126 riuscivo a raggiungerne di piu' lontane

cambiava il luogo , ma non cambiavano loro ...

[sesto senso]

puntuali a marzo arrivavano a frotte

prima le pavoncelle ed i pivieri dorati , poi le pittime minori e le pettegole

e all'apice della migrazione ....di tutto

[sesto senso]

una passione travolgente , un ambiente unico

gli uccelli piu' belli e piu' colorati

un mondo a cui e' stata dichiarata una guerra sorda ,

bonifiche , costruzioni , ecomostri......

[sesto senso]

e a quel ragazzo che preferiva la palude alla discoteca

ormai quarantenne , non rimane che il parco del circeo per poter vedere

il suo carnevale...

[sesto senso]

nella provincia di Roma non c'e' piu' un area paludosa ,

le uniche sopravvissute sono quelle confinate in aree protette ,

aree in cui nessuno si degna mai di falciare i canneti e di preparare

idonee aree di sosta per gli uccelli acquatici migratori ,

e quindi :

 

niente paludi = niente migratori

 

arrivederci alla prossima

[sesto senso]

I nomi degli uccelli postati .......

 

chissa' chi li conosce , vedete voi .........

 

p.s.- mi scuso per la qualita' delle foto , ma di meglio con la mia compattina non ho potuto fare

[stewei]

Bel racconto Gianluca...anche se già si intuiva qual'era stata la storia..