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Criminali per hobby


ariapura

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Non credo ci sia bisogno di essere schierati pro o contro la caccia per indignarsi di questa vera e propria esecuzione

 

per condividere l'indignazione basta essere pro intelligenza

 

se si è contro tale 'inutile orpello' allora ci si può avventurare in faccende come quella mostrata;

ovviamente muniti di ( c ) retino eh ....

Modificato da funghimundi
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Non sono mai piaciute nemmeno a me le crociate ideologiche preconcette

Ho conosciuto cacciatori che mi hanno insegnato tante cose sugli animali e sembrerà strano "ad amare la natura"

Purtroppo quest'anno ho avuto modo di conoscere altrettanti cacciatori "mascalzoni" che armati del loro fucile non hanno il minimo rispetto della natura ( e non solo )

 

Il filmato che hai linkato non lo avevo visto ... fa davvero rabbia vedere certe cose ... e mi fa pensare che forse i primi da me citati siano mosche bianche ( che fra l'altro in maggiornanza hanno praticamente smesso di cacciare )

 

:bye1:

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Se penso che mi piacerebbe tanto comprare una fototrappola, ma mi pèrito a farlo perchè ho il timore fondato che i bracconieri poi me la spaccano o me la rubano...

 

 

....questo rende l'idea di quanto siamo coscienti di esser lontani dalla civile convivenza con la natura che ci circonda.

 

 

mahhh....non ho parole.

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...io rimango sempre contrario all'idea di "uccidere" per hobby....

 

un conto è tenere sotto controllo specie che possono risultare dannose per l'ambiente....

 

che poi anche qui si apre un discorso a parte , in cui ne è sempre l'uomo la causa principale ( distruzione dell'ecosistema naturale)

 

ed un conto è invece imbracciare un fucile e per "sport" premere il grilletto.....

 

davvero faticoso questo sport...........che poi si dice amanti della natura....boh , permettetemi il dubbio.....

 

si può "vivere" la natura in altri cento modi, meno cruenti.......

si può "immortalare" un bel fagiano anche solo con un obiettivo :x124: piuttosto che con una fucilata.......:priest2:

 

"uccidere" per fame può avere un senso..... uccidere per passatempo, nò.........

 

e non parliamo poi degli zozzoni........ cartucce sparse in ogni dove........io obbligherei di riportare il vuoto in armeria , altrimenti niente nuove cartucce......

Modificato da Moderatore
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Anche se io , e molti lo sanno non sono un grande amante dei cinghiali, vive in me la passione ed il rispetto assoluto per questi ungulati e per tutti gli altri animali, compreso l'uomo. :good: :good:

Qui da me e' successo un 3-4 anni fa.

Un cinghialone a preso il largo ed un finannziere e' sceso con un gommone in mare riuscendo alla fine tramite varie manovre a riportare il cinghialone verso la terra.

Poverino era molto impaurito.

 

 

In teoria tramite il video si potrebbe arrivare a denunciare chi ha commesso questo atto alle autorita' competenti, sperando che gia' sia stato fatto.

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dal cfs

 

Tre uomini si erano introdotti nella tenuta attraversando l'Arno e tornavano verso le proprie vetture in sosta con un cinghiale abbattuto da poco

 

Si erano introdotti nella tenuta di San Rossore, all'interno dell'omonimo parco regionale, guidando una barca a motore lungo il fiume Arno, i tre bracconieri sorpresi e poi denunciati dal Corpo forestale dello Stato la scorsa notte. Così hanno potuto aggirare divieti e recinzioni e condurre la propria battuta di caccia illegale.

Avevano lasciato le proprie vetture in località "Le Tre Buche" del comune di Pisa vicino alla sponda del fiume, erano saliti a bordo del natante e dopo qualche ora, ormai in piena notte, stavano tornando indietro col loro "bottino".

Ad attenderli, appostati vicino alle loro auto, c'erano i Forestali del Comando Stazione e del Posto Fisso a Cavallo di San Rossore, allertati dal Comandante del Servizio Tutela Gestione Ambientale del Parco che aveva a sua volta ricevuto una segnalazione anonima.

I bracconieri avevano trasportato nell'imbarcazione un cinghiale maschio da poco abbattuto e già eviscerato, del peso di circa 40 chilogrammi. Avevano inoltre con sé un visore notturno corredato di telecomandi per l'accensione e lo spegnimento, una sega a serramanico sporca di sangue ancora fresco, un paio di tenaglie, due fucili basculanti con calibro trasformato da 36 a 44 e muniti di silenziatori realizzati in casa, 22 munizioni calibro 44 e 12 bossoli vuoti. I tre avevano anche una sacca da pesca ed un retino.

Ai tre cacciatori mancava, inoltre, il porto d'armi in corso di validità.

Nelle vicinanze è stata rinvenuta anche una bicicletta che al posto del sellino aveva una forcella a due punte, così modificata per l'appoggio e il trasporto su brevissime distanze della selvaggina.

La bicicletta e tutto l'armamentario da caccia rinvenuto sono stati posti sotto sequestro.

I tre sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Pisa per esercizio di caccia in zona vietata, con mezzi non consentiti, senza porto d'armi in corso di validità e con armi sottoposte a modifiche illegali.

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dal cfs

 

Tre uomini si erano introdotti nella tenuta attraversando l'Arno e tornavano verso le proprie vetture in sosta con un cinghiale abbattuto da poco

 

Si erano introdotti nella tenuta di San Rossore, all'interno dell'omonimo parco regionale, guidando una barca a motore lungo il fiume Arno, i tre bracconieri sorpresi e poi denunciati dal Corpo forestale dello Stato la scorsa notte. Così hanno potuto aggirare divieti e recinzioni e condurre la propria battuta di caccia illegale.

Avevano lasciato le proprie vetture in località "Le Tre Buche" del comune di Pisa vicino alla sponda del fiume, erano saliti a bordo del natante e dopo qualche ora, ormai in piena notte, stavano tornando indietro col loro "bottino".

Ad attenderli, appostati vicino alle loro auto, c'erano i Forestali del Comando Stazione e del Posto Fisso a Cavallo di San Rossore, allertati dal Comandante del Servizio Tutela Gestione Ambientale del Parco che aveva a sua volta ricevuto una segnalazione anonima.

I bracconieri avevano trasportato nell'imbarcazione un cinghiale maschio da poco abbattuto e già eviscerato, del peso di circa 40 chilogrammi. Avevano inoltre con sé un visore notturno corredato di telecomandi per l'accensione e lo spegnimento, una sega a serramanico sporca di sangue ancora fresco, un paio di tenaglie, due fucili basculanti con calibro trasformato da 36 a 44 e muniti di silenziatori realizzati in casa, 22 munizioni calibro 44 e 12 bossoli vuoti. I tre avevano anche una sacca da pesca ed un retino.

Ai tre cacciatori mancava, inoltre, il porto d'armi in corso di validità.

Nelle vicinanze è stata rinvenuta anche una bicicletta che al posto del sellino aveva una forcella a due punte, così modificata per l'appoggio e il trasporto su brevissime distanze della selvaggina.

La bicicletta e tutto l'armamentario da caccia rinvenuto sono stati posti sotto sequestro.

I tre sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Pisa per esercizio di caccia in zona vietata, con mezzi non consentiti, senza porto d'armi in corso di validità e con armi sottoposte a modifiche illegali.

E quindi? Sono bracconieri e per me potrebbero marcire nelle patrie galere.

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E quindi? Sono bracconieri e per me potrebbero marcire nelle patrie galere.

 

fra le moltissime notizie analoghe, ho solo riportato un'altra notizia di bracconieri particolarmente fantasiosi...la bicicletta con la forcella modificata portacinghiali non si vede tutti i giorni....

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dal cfs

 

Tre uomini si erano introdotti nella tenuta attraversando l'Arno e tornavano verso le proprie vetture in sosta con un cinghiale abbattuto da poco

 

Si erano introdotti nella tenuta di San Rossore, all'interno dell'omonimo parco regionale, guidando una barca a motore lungo il fiume Arno, i tre bracconieri sorpresi e poi denunciati dal Corpo forestale dello Stato la scorsa notte. Così hanno potuto aggirare divieti e recinzioni e condurre la propria battuta di caccia illegale.

Avevano lasciato le proprie vetture in località "Le Tre Buche" del comune di Pisa vicino alla sponda del fiume, erano saliti a bordo del natante e dopo qualche ora, ormai in piena notte, stavano tornando indietro col loro "bottino".

Ad attenderli, appostati vicino alle loro auto, c'erano i Forestali del Comando Stazione e del Posto Fisso a Cavallo di San Rossore, allertati dal Comandante del Servizio Tutela Gestione Ambientale del Parco che aveva a sua volta ricevuto una segnalazione anonima.

I bracconieri avevano trasportato nell'imbarcazione un cinghiale maschio da poco abbattuto e già eviscerato, del peso di circa 40 chilogrammi. Avevano inoltre con sé un visore notturno corredato di telecomandi per l'accensione e lo spegnimento, una sega a serramanico sporca di sangue ancora fresco, un paio di tenaglie, due fucili basculanti con calibro trasformato da 36 a 44 e muniti di silenziatori realizzati in casa, 22 munizioni calibro 44 e 12 bossoli vuoti. I tre avevano anche una sacca da pesca ed un retino.

Ai tre cacciatori mancava, inoltre, il porto d'armi in corso di validità.

Nelle vicinanze è stata rinvenuta anche una bicicletta che al posto del sellino aveva una forcella a due punte, così modificata per l'appoggio e il trasporto su brevissime distanze della selvaggina.

La bicicletta e tutto l'armamentario da caccia rinvenuto sono stati posti sotto sequestro.

I tre sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Pisa per esercizio di caccia in zona vietata, con mezzi non consentiti, senza porto d'armi in corso di validità e con armi sottoposte a modifiche illegali.

 

Attenzione Buteo non confondiamo i cacciatori, persone che rispettano le norme vigenti in materia di caccia :contract: e meritano il mio rispetto, con dei BANDITI......che, come dice Marco :friends: meriterebbero la galera.

 

Quindi questi non sono cacciatori ma bracconieri.

 

Luciano

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