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Divieto di libero accesso nei fondi privati


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Sui fondi chiusi c'è divieto di caccia, anche per il proprietario.

Caro il mio Latifondista!!

 

 

Io infatti parlo di selvaggina, non di cacciagione....potrei decidere di tenermi i leprotti come compagnia....o i fagiani per le uova.... :rofl:

 

(va bhè questa non la sapevo.... :mosking: )

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Ospite paolo_68
Spero che non sia come pensa S.S., ma anche a me mi sa che stiamo andando verso un mondo dove anche andare nel bosco diventerà come andare al circo... tutti negli stessi posti recintati, se sarà così farò dell'altro nel tempo libero

 

E pensa che bello spettacolo per quelli che guarderanno fuori dalla rete, come ad uno zoo ...

Vedo già il papà rispondere al bimbo "no figliolo ... non sono scimmie ... sono fungaroli!!!"

:mosking: :lmao: :lol:

 

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Esatto. E il prprietario di un fondo non diviene affatto proprietario della fauna selvatica che entra nel suo fondo.

 

 

ma sicuramente lo diventa di quella...... che non riesce ad uscire .

 

pore bestie.

:cc_surrender:

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E pensa che bello spettacolo per quelli che guarderanno fuori dalla rete, come ad uno zoo ...

Vedo già il papà rispondere al bimbo "no figliolo ... non sono scimmie ... sono fungaroli!!!"

:mosking: :lmao: :lol:

 

 

Vedo pure l'imperatore di quelle scimmie ....imbalsamato al museo del louvre

ultimo esemplare sfuggito alla cattura dei marketing alimentari

homo sapiens habilis

sottosp. nero mediterraneum

 

- purtroppo non mi viene da ridere

s.s.

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Vediamo se stavolta si riesce a fare un ragionamento senza le solite inutili provocazioni.

 

Caro SS hai centrato il problema, che però è esattamente il contrario. Oggi a causa del famigerato articolo, SOLO i cacciatori sono autorizzati a penetrare nelle proprietà altrui. Ad oggi in realtà fungaroli o semplici camminatori a rigor di legge non possono farlo, creando quindi una discriminazione assurda fra cittadini.

 

Questo è il fatto, ed è così SOLO in Italia.

 

Se vogliamo allargare il discorso, diciamo che gran parte dei terreni boscati sono di proprietà pubblica: demanio statale, regionale o comunale, quindi i problemi reali sono da ridimensionare.

 

Condivido con te il timore che prima o poi diventeremo specie rara e confinata in pochi lembi di territorio, ma solo perchè il resto l'avranno cementificato tutto, e fino a che non si capirà che QUESTO E' IL VERO PROBLEMA, che dovrebbe unire addirittura cacciatori e fungaroli, ambientalisti e cittadini in genere, perchè tutti dovremo provare a lasciare un minimo di futuro ai nostri figli.

Invece si continua a girare in tondo senza centrare il problema e senza un briciolo di onestà intellettuale.

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Condivido con te il timore che prima o poi diventeremo specie rara e confinata in pochi lembi di territorio, ma solo perchè il resto l'avranno cementificato tutto, e fino a che non si capirà che QUESTO E' IL VERO PROBLEMA, che dovrebbe unire addirittura cacciatori e fungaroli, ambientalisti e cittadini in genere, perchè tutti dovremo provare a lasciare un minimo di futuro ai nostri figli.

Invece si continua a girare in tondo senza centrare il problema e senza un briciolo di onestà intellettuale.

 

Secondo me Marco ha centrato il punto: in Italia si continua a ragionare "locale" e a creare lotte tra categorie (secondo il motto "divide et impera"), in realtà si sta vendendo il vendibile, gli enti locali fanno cassa in ogni modo senza curarsi di diventare più efficienti e di spendere meglio i soldi disponibili e così facendo ci stiamo mangiando il paese più bello del mondo e lasceremo solo cemento ai nostri figli.

 

Spero di sbagliarmi, ma forse a volte bisognerebbe fermarsi a ragionare e fare qualcosa con un orizzonte non a 2-3 mesi e qualcosa di buono si potrebbe fare

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Vediamo se stavolta si riesce a fare un ragionamento senza le solite inutili provocazioni.

 

Caro SS hai centrato il problema, che però è esattamente il contrario. Oggi a causa del famigerato articolo, SOLO i cacciatori sono autorizzati a penetrare nelle proprietà altrui. Ad oggi in realtà fungaroli o semplici camminatori a rigor di legge non possono farlo, creando quindi una discriminazione assurda fra cittadini.

 

Questo è il fatto, ed è così SOLO in Italia.

 

Se vogliamo allargare il discorso, diciamo che gran parte dei terreni boscati sono di proprietà pubblica: demanio statale, regionale o comunale, quindi i problemi reali sono da ridimensionare.

 

Condivido con te il timore che prima o poi diventeremo specie rara e confinata in pochi lembi di territorio, ma solo perchè il resto l'avranno cementificato tutto, e fino a che non si capirà che QUESTO E' IL VERO PROBLEMA, che dovrebbe unire addirittura cacciatori e fungaroli, ambientalisti e cittadini in genere, perchè tutti dovremo provare a lasciare un minimo di futuro ai nostri figli.

Invece si continua a girare in tondo senza centrare il problema e senza un briciolo di onestà intellettuale.

 

 

Come non essere d'accordo?

 

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"Penetrare nelle proprietà altrui"

 

Detta così suona come uno scassinatore che appunto penetra in modo subdolo e prepotente in casa d'altri.

 

La realtà invece, e anche il senso della legge, è diversa: perchè laddove i terreni sono recintati,

e non con muri di cemento invalicabili e costosi, ma con 3 semplici fili spinati tirati fino a un altezza mi sembra di 1,60 mt., qui è di fatto vietato l'accesso ai cacciatori.

E sono di conseguenza duramente sanzionabili dalle autorità preposte (ormai una ventina, più o meno, mancano forse i Boy scout).

 

Dove invece un terreno, anche di proprietà, risulta essere non recintato, non coltivato, non soggetto a vincoli, non insistente in un Parco, a debita distanza da altre abitazioni etc etc etc ( e non è che ne siano rimasti molti), quindi un semplice campo di erba incolta o bosco spontaneo, qui il cacciatore ha diritto ad esercitare l'attività per la quale paga alla Stato tante tasse e balzelli ( anche regionali o locali, come per i funghi )

 

 

Se invece riconduciamo le argomentazioni alla madre di tutte le questioni,

e cioè CACCIA SI, CACCIA NO, è ovvio poi che ognuno può argomentare i vari punti a vantaggio della propria tesi e dei propri diritti.(acquisiti/presunti/lesi)

 

:bye1:

Modificato da Romanus
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Dove invece un terreno, anche di proprietà, risulta essere non recintato, non coltivato, non soggetto a vincoli, non insistente in un Parco, a debita distanza da altre abitazioni etc etc etc ( e non è che ne siano rimasti molti), quindi un semplice campo di erba incolta o bosco spontaneo, qui il cacciatore ha diritto ad esercitare l'attività per la quale paga alla Stato tante tasse e balzelli ( anche regionali o locali, come per i funghi )

 

E su questo siamo d'accordo, Carle'.

Ma perche' solo i cacciatori? Perche' i cercatori di funghi (anche loro soggetti a gabelle vieppiu' salate) no?

La norma e' parte di un codice emanato nel 1942, quando le condizioni di vita,, le abitudini, i costumi sociali, erano ben diversi da quelli odierni. La civilta' era ancora prevalentemente rurale, la caccia era assai piu' diffusa ed aveva anche una certa rilevanza economica per talune popolazioni.

Oggi questa sorta di "privilegio" per la sola categoria dei cacciatori non ha piu' senso; io non sarei pero' dell'idea di abrogarla, ma di estendere il medesimo diritto (sempre in caso di fondo aperto e senza pregiudizio per le colture, ovviamente) anche ad altre categorie, quali fungaioli ed escursionisti (tanto tra un po' dovranno pagare anche loro, fidati...).

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Oggi questa sorta di "privilegio" per la sola categoria dei cacciatori non ha piu' senso; io non sarei pero' dell'idea di abrogarla, ma di estendere il medesimo diritto (sempre in caso di fondo aperto e senza pregiudizio per le colture, ovviamente) anche ad altre categorie, quali fungaioli ed escursionisti (tanto tra un po' dovranno pagare anche loro, fidati...).

 

Ma perchè scusa, non è già così, di fatto??

 

Se vai a prataioli :00015014: o a fare una scampagnata in un prato non recintato e non coltivato,

verrà forse qualcuno a farti una multa, o il proprietario a cacciarti??( a quanti, e quante volte può essere successo?)

 

Non sarà un diritto sancito da una Legge, ma sicuramente è una prassi, che come ben sai,

quando è consolidata, è equiparabile a una legge.

 

Il cacciatore invece, in quanto in possesso di un'arma, deve essere molto più "legiferato" e controllato rispetto all'uomo della strada: quindi, più che un privilegio, si potrebbe anche leggere come minore, e più controllata, libertà di azione. (giustamente)

Modificato da Romanus
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Ma perchè scusa, non è già così, di fatto??

Se vai a prataioli :00015014: o a fare una scampagnata in un prato non recintato e non coltivato,

verrà forse qualcuno a farti una multa, o il proprietario a cacciarti??( a quanti, e quante volte può essere successo?)

 

Un conto e' il fatto, un altro conto e' il diritto.

A me personalmente non e' mai capitato, ma ad altre persone che conosco si'.

Ma anche se fosse in linea puramente teorica, e' il principio che e' sbagliato, non solo, ma fonte di polemiche spesso pretestuose.

A maggior ragione se le cose stanno come dici tu, cosa ci vuole ad apportare una piccola modifica ad una norma, cosi' da renderla aderente alla realta' ed esente da sospetti di incostituzionalita'?

Io credo sarebbe nell'interesse degli stessi cacciatori.

 

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Ospite paolo_68
Vediamo se stavolta si riesce a fare un ragionamento senza le solite inutili provocazioni.

 

Caro SS hai centrato il problema, che però è esattamente il contrario. Oggi a causa del famigerato articolo, SOLO i cacciatori sono autorizzati a penetrare nelle proprietà altrui. Ad oggi in realtà fungaroli o semplici camminatori a rigor di legge non possono farlo, creando quindi una discriminazione assurda fra cittadini.

 

Questo è il fatto, ed è così SOLO in Italia.

 

Se vogliamo allargare il discorso, diciamo che gran parte dei terreni boscati sono di proprietà pubblica: demanio statale, regionale o comunale, quindi i problemi reali sono da ridimensionare.

 

Condivido con te il timore che prima o poi diventeremo specie rara e confinata in pochi lembi di territorio, ma solo perchè il resto l'avranno cementificato tutto, e fino a che non si capirà che QUESTO E' IL VERO PROBLEMA, che dovrebbe unire addirittura cacciatori e fungaroli, ambientalisti e cittadini in genere, perchè tutti dovremo provare a lasciare un minimo di futuro ai nostri figli.

Invece si continua a girare in tondo senza centrare il problema e senza un briciolo di onestà intellettuale.

 

Approvo completamente!

 

 

Un conto e' il fatto, un altro conto e' il diritto.

A me personalmente non e' mai capitato, ma ad altre persone che conosco si'.

Ma anche se fosse in linea puramente teorica, e' il principio che e' sbagliato, non solo, ma fonte di polemiche spesso pretestuose.

A maggior ragione se le cose stanno come dici tu, cosa ci vuole ad apportare una piccola modifica ad una norma, cosi' da renderla aderente alla realta' ed esente da sospetti di incostituzionalita'?

Io credo sarebbe nell'interesse degli stessi cacciatori.

 

Approvo completamente!

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Un conto e' il fatto, un altro conto e' il diritto.

A me personalmente non e' mai capitato, ma ad altre persone che conosco si'.

Ma anche se fosse in linea puramente teorica, e' il principio che e' sbagliato, non solo, ma fonte di polemiche spesso pretestuose.

A maggior ragione se le cose stanno come dici tu, cosa ci vuole ad apportare una piccola modifica ad una norma, cosi' da renderla aderente alla realta' ed esente da sospetti di incostituzionalita'?

Io credo sarebbe nell'interesse degli stessi cacciatori.

Riporto anche qui quanto ho scritto sull'altro topic.

 

Riguardo tutti i discorsi fatti fino ad ora sulla proprieta' privata,faccio presente a chi piu' di me esperto, che la Costituzione Italiana

all'art. 42 -2° comma prevede che sia assicurata la "funzione sociale" della proprietà privata.

Ve lo riporto integralmente:

 

Articolo 42

 

La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.

 

La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.

 

La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale.

 

La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.

Io sono cacciatore e fungaiolo, poco escursionista (anche perchè sono molto piu' che escursioni le cacciate e le fungate), e salvo

quanto previsto dalla legge, quindi come diceva Carlo, recinzioni o coltivazioni in atto o altri istituti tipo fondo chiuso, parco etc, vado a funghi nelle altrui proprietà. Laddove non posso andare a cercar funghi, per quanto sopra detto, , ancor di piu' vi non potro' andare a caccia.

Modificato da Rusticolo
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A me è capitata una bella esperienza sabato scorso... ho dovuto faticare non poco per ricondurre alla ragione il "bellicoso" anzianotto che si diceva proprietario della zona di bosco (assolutamente non recinatata) dove io ero a trombette (che poi ho regolarmente continuato a raccogliere).

 

Mi piacerebbe sapere se, in assenza di recinzione e/o altri divieti espliciti (cartelli) sia vietato raccogliere funghi in fondi privati.

 

Di fatto, se la proprietà non è recintata (non credo bastino un paio di pietre quasi irriconoscibili con un tratteggio rosso all'apice per delimitare una proprietà, o no?) è impossibile essere consapevoli d'essere su un fondo privato, o no?

 

:bye1:

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