Vai al contenuto

Il sole inizia a calare e l’aria sta gelando anche dove c’è luce


Gibbo

Messaggi raccomandati

…una notte insonne come tante altre,

 

ma stavolta un disturbo metteva in forse la mia ultima uscita di stagione in solitaria.

 

La sera prima dopo la defaiance degli amici sentiti avevo deciso,

 

vado in maremma sul mare, poi quella interminabile nottata, mi addormento all’alba, alle cinque e mezzo Julio Eglesias che canta “Se mi lasci non vale”, è la sveglia…..

 

ma non ce la faccio, mi arrendo al sonno, strano per me….

 

Poi alle nove apro gli occhi,

 

che brutto svegliarsi con un appuntamento perduto,

 

con una mancata giornata programmata,

 

pochi minuti a riflettere mentre sbrigo le usuali pratiche fisiologiche e di vestizione,

 

l’abbigliamento è da “avventura” quello è certo,

 

la destinazione meno.

 

Saluto la Renza che conoscendomi non chiede niente,

 

ed un panino carico di burro e marmellata, accompagnato da un the caldo col miele del Lupo che bevo al volo, mi aiutano a svegliarmi e caricarmi.

 

In strada Nerina è incavolatissima per il sole che la illumina già da qualche ora, non è abituata a partir tardi, e via, oramai guardo il vicino Appennino sempre più convinto, pochi minuti dopo son già ad allacciare lo scarpone ai piedi del Bosco, ho deciso partirò dal piano, sfiderò il Bosco in questa ultima uscita a Funghi combattendo ad armi pari, la salita è dura, di solito la salivo in fuoristrada ed appariva breve e facile, ma son 400mt di dislivello che lasciano il segno.

 

 

00.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 83
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Immagini Pubblicate

Ci sono,

 

qui inizia il bosco vero, quello che amo di più, che amici come Massimo, il Drago e T-Storm mi hanno fatto conoscere in tutta la sua particolarità,

 

un luogo molto frequentato ma che non fa sconti a nessuno (come dice il Gava),

 

è freddo, sono sulle coste che guardano il nord e il terreno è di marmo, il ghiaccio costringe in una morsa mortale i ricercati funghetti, quest’anno ho visto pochissime varietà e a parte gli Agarici che posterò a breve, solo le classiche Amanite che ho quasi smesso di fotografare e i porcini.

 

01.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Salgo ancora a ricercare luoghi più luminosi, la luce è bellissima, non c’è umidità a sbiancare l’aria, tutto ha il suo vero colore, la luce è pulita senza la dominante gialla o rossa, il Bosco che resta al buio appare così azzurrognolo, ed ecco in un luogo conosciuto i piccoli mocciconi…

 

Che vita dura, a pensare che oggi lassù ci sono almeno 20cm di neve non sembra vero, eh si è proprio l’ultima uscita di questa stagione.

 

Strano, non provo grande emozione per quei funghi, non mi soddisfano,

 

mi rendo conto che non so bene cosa sto cercando in questa giornata, ma continuo a salire e in pochi minuti dove riesco a prendere linea sento al telefono T-Storm e scopro che è anche lui in quella zona, appuntamento nel luogo che amo di più, ma il mio percorso è lungo son partito di basso e ci metto tempo a salire cercando, mi accorgo dopo un bel po’ che sono in ritardo e che sto dirigendomi all’appuntamento senza sapere bene dove sono, infatti arrivo in ritardo e Stefano non c’è più, mi siedo e mangio dove anche lui, lo saprò dopo, aveva mangiato e riposato.

 

02.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

La luce che filtra tra i rami spogli e le ultime foglie rimaste è quasi irreale, è certo che il bosco dell’appuntamento ha qualcosa di magico, infatti riprendendo la via non faccio in tempo a fare 10metri ed eccolo, era lì tra le foglie che mi guardava mangiare il panino, chissà quanti funghi mi han visto passare mentre eran ben nascosti, ma si sa fa parte del gioco!

 

03.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Mi rimetto in cammino e mi godo la bellissima giornata,

 

questa parte della valle è baciata da molte ore di sole e la differenza con l’altra d’inverno è moltissima, qui si suda salendo e mi concedo di rallentare il passo e di cercare lentamente, ma non trovo niente, anche se dentro me si fa strada una sensazione di appagamento, forse il bel porcino di prima ma non credo, è qualcosa d’altro misto di stanchezza di esaltazione di orgoglio di piacere, qualcosa non facile da spiegare ma che avrete, credo, provato tutti voi.

 

06.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Il sole inizia a calare e l’aria sta gelando anche dove c’è luce, non è tardi ma è la sera che avanza.

 

Le mie traiettorie iniziano a convergere verso il ritorno, adesso sono nel luogo più lontano e il mio obiettivo cambia e se prima erano nelle coste sperdute nella testa di valle adesso diviene la pianura, dove mi attende la fida Nerina.

 

07.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Il sole inizia a calare e l’aria sta gelando anche dove c’è luce, non è tardi ma è la sera che avanza.

 

Le mie traiettorie iniziano a convergere verso il ritorno, adesso sono nel luogo più lontano e il mio obiettivo cambia e se prima erano nelle coste sperdute nella testa di valle adesso diviene la pianura, dove mi attende la fida Nerina.

 

La felicità è proprio strana, quando la cerchi e ne sei privo sembra quasi inarrivabile da quanto è lontana, altre volte la senti danzare dentro senza motivo apparente e ne resti inebriato fino a confonderti nei pensieri e nei gesti proprio come un bambino.

 

Sto vivendo proprio questo mentre scendo nelle foglie che mi arrivano alle ginocchia, appena riesco a riprendere la linea chiamo Stefano e mando un MMS classico agli amici, questo è il cambiamento che ho vissuto negli ultimi anni, prima uscivo in solitaria e il ritorno era solo portare le “prede” a casa per avere un sorriso dei miei, adesso è tutto cambiato, certo provo piacere nel riportare un bel raccolto ma dopo aver goduto appieno dell’uscita in solitaria il pensiero corre agli Amici, al condividere le emozioni vissute, “la felicità è niente se non è condivisa”, ricordate il film “In to the wild”? ….beh credo che ci sia del vero in queste parole.

 

08.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Mentre scendo mi risuonano nella mente le parole di Massi che mi aveva indicato il Poggio di Taschino, dove a suo parere potevo avere qualche possibilità, mangio un boccone e mi rendo conto che avrei da risalire un bel po' per andare lassù, ma la scelta è presto fatta, non per i funghi che potrei trovare lo faccio perché ho sempre amato salire e sfidare la fatica, ho ancora un po' di luce anche se sono nel versante in ombra e sono già in affanno e con le gambe indolenzite, che bello….

 

Il fiato va che è un piacere dopo le ore ed ore di cammino, le gambe meno, ma salgo come un fringuello, e in mezzora ci sono, mi fermo e cerco di ricordare le fungaie ma son già sulla prima, le foglie sono almeno 30cm e sono ovunque, continuo a guardare e come solo i rossi san fare eccoli, perfetti, nella loro precisissima fungaia, sgarrano si e no di mezzo metro, telefono subito al mio Amico Presidente, proprio lì trovammo insieme l'ultimo del 2006, si ride e si scherza solo un minuto è tardi e devo ancora far molta strada.

 

 

09.jpg

Modificato da Gibbo
Link al commento
Condividi su altri siti

Inizio a scendere, ma non prima di sciogliere e ristringere gli scarponi, per la discesa devono esser perfetti, mi metto più stretto anche lo zaino e stringo forte il bastone, sarà lui a darmi un sostegno essenziale per scendere in quella ripida costa ghiacciata cosparsa di foglie.

 

10.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Giù….

 

Molto più difficile scendere che salire.

 

Finalmente sono alla sterrata, adesso manca ancora un bel po’ ma è strada tranquilla,

 

solo adesso mi accorgo che è veramente freddo, sicuramente ben sotto lo zero ma quello era logico se penso a quanto terreno ghiacciato che brillava ho calpestato nello scendere, adesso lo sento nel collo e sulla testa pelata, questa è la mia stazione meteo, sente freddo, vento e la prima pioggia vien rivelata ben prima che dagli Amici capelloni!!

 

Mi son dimenticato il meraviglioso cappello che mi ha regalato il Lupone e adesso mi avrebbe fatto comodo.

 

Le luci adesso tagliano solo la cresta delle cime che ho dall’altra parte della valle, i colori del bosco sottostante son strani quasi falsati, il verde dei pini in ombra sembra fosforescente, la “bambina” scatta ancora la cinquantesima foto ed anche lei vien presa di sorpresa dalla strana luce.

 

11.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Le gambe adesso viaggiano che è un piacere, non c’è fatica, il fiato è rilassato, io penso solo ad arrivare dalla Nerina e dopo l’ultima curva lei è lì ad attendermi in familiare attesa, ho un legame strano anche con questo “pezzo di ferro”, pochi giorni fa dovetti decidere se i suoi 180000km la rendevano inutile o meno alla mia causa, ha vinto ancora lei e l’ho riconfermata spendendoci su dei soldi, dando fiducia al suo ancor agile motore e anche, guardando al malnutrito portafoglio.

 

Mi spoglio, è freddo, la luce è polare, metto in moto e mi dirigo verso casa.

 

Mi sento bene, molto bene, quando son stanco dopo queste uscite ho la piena consapevolezza di me stesso, bene così, da adesso uscirò per ciaspolare sulla neve e i funghi boh chissà li rivedrò nel 2009, o forse prima? Un salutone a tutti voi ed a presto....

 

Gibbo :clapping:

 

12.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

adesso è tutto cambiato, certo provo piacere nel riportare un bel raccolto ma dopo aver goduto appieno dell'uscita in solitaria il pensiero corre agli Amici, al condividere le emozioni vissute, "la felicità è niente se non è condivisa", ricordate il film "In to the wild"? ….beh credo che ci sia del vero in queste parole.

Grande Gibbo :clapping: !!!!!!! :clapping: !!!!!!!!! Acciaoooooooooo :clapping: !!!!!!E Apprestoooooooooooooooooooooooo !!!!!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

..........mi rendo conto che non so bene cosa sto cercando in questa giornata, ma continuo a salire e in pochi minuti dove riesco a prendere linea sento al telefono T-Storm e scopro che è anche lui in quella zona, appuntamento nel luogo che amo di più, ma il mio percorso è lungo son partito di basso e ci metto tempo a salire cercando, mi accorgo dopo un bel po’ che sono in ritardo e che sto dirigendomi all’appuntamento senza sapere bene dove sono, infatti arrivo in ritardo e Stefano non c’è più, mi siedo e mangio dove anche lui, lo saprò dopo, aveva mangiato e riposato.

 

 

Giac ......peccato non essersi incrociati anche per poco .....son partito tardi anche io visto che avevo le mie donne malate . Gli avevo promesso che tornavo per pranzo e sono arrivato al ns ritrovo un pò lungo visto che ero li verso le 12,30 :clapping: .....ho aspettato un pò e poi son ritornato verso la mia lunga discesa .....e siccome sono uno di parola ho pranzato intorno alle 15 :clapping:

 

Siccome ero a corto di zuccheri ho mangiato la mia " pastina senza glutine " a sedere proprio su quel sasso ( la balena ) ....e fra un morso e l'altro ti chiamavo visto che li non prende il cell. Quel moccicone era " tuo " ed era giusto tu lo trovassi te in quel poggiolo cosi speciale :clapping:

 

 

Sei grande caro Giacomino :drinks:

 

 

Stefano

Modificato da tstorm
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).