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Marzuoli di pianura


Gibbo

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Vai Gibbo ne suggerisco un altra

 

x quest'estate: i neri (sempre loro) al faggio puro!!

 

Alla faccia di IGGAVAAAAA!!! :scratch_one-s_head:

 

Ci sono ci sono anche quelli!!

 

 

Ehh no fenomeno, adesso tu sconfini nella mia di riserve....ocio. :biggrin:

 

C'è da pagà dù permessi per trovare quelli lì dalle mì parti :priest2: ....uno alla regione e uno a casa mia se tu voi che ti ce ne lasci qualcuno :friends: :x124:

 

Patrizio, una persona accorta ed educata danni in un bosco del genere non ne fa......e te lo dice uno che preferisce andare un giorno più tardi piuttosto che un giorno prima.

 

Son boschi di pianura, con una coltre di foglie che una persona a calpestarli non provoca danni....ti dirò che per me, quegli ambienti lì, non soffron nemmeno tanto quando imperversa la battaglia. :wink:

 

Sono le faggete scoscese che vedo da sempre in sofferenza riguardo a ciò che dici, vuoi perchè l'ambiente si presta a qualche scivolone in più, vuoi perchè nonostante tutto la gente è ancora male attrezzata per affrontare certi ambienti.

 

:bye1:

 

Sono

Modificato da gava
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Caro Gibbo,

è come se fossi stato lì...con te e la tua emozione,fantastico...tutto!! :biggrin:

 

Ma questa tua,chiamiamola scoperta,o se vogliamo...questo tuo contributo ad allargare i confini per la ricerca dei marzuoli,anche nei posti che sino a ieri,per modo di dire,eran preposti ai nostri beneamati porcini,mi fa sorgere questa domanda;

se ora ci mettiamo a cercar funghi seriamente sin dalla fine dell'inverno,in posti ove ci si recava SOLO per cercar porcini,procuriamo qualche danno ai futuri funghi o...il nostro calpestare il bosco,bello umido se non fradicio,non recherà alcun danno?

Io sono un pò pessimista al riguardo,ma voi...cosa ne pensate?

E tu Gibbo,grande fungaiolo e grande in tutto :friends: pensi forse che con questa mia domanda...ho solo sprecato tempo?

 

Nel frattempo...ti abbraccio forte e...ancora complimenti!! :x124: :bye1:

 

Bella domanda, Patrì!

Personalmente credo che non vi sia alcun danno, specie se ad andare in bosco non sono i classici "mau-mau" ottobrini :scratch_one-s_head: , ma uno come Gibbo che il bosco, se mi passi l'espressione, "lo respira".

A farmi opinare in tal senso è anche l'esperienza della c.d. "caccia reale" (la riserva del Presidente della Repubblica, una delle macchie più produttive per l'aereus dell'intero territorio nazionale).

Bene, rispetto a vent'anni fa (quando non vi era recinzione ed entravano centinaia di raccoglitori, a fronte dei quasi nessuno di oggi) la produzione si è ridotta drasticamente, secondo alcuni addirittura del 70-80%.

Sarà perchè il sottobosco si è inselvatichito, sarà perchè "girano" meno spore, ma il risultato è questo.

Morale della favola: Gibbo assolto con formula piena e applauso della Corte! :priest2: :bye1: :wink:

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Come dice il detto: Chi non Risica ...non Rosica

....io direi: Chi Cerca Trova :priest2:

 

La tua sete di sane sfide,

per entrare ancor più in sintonia e in profonda conoscenza con la Terra,

è stata premiata!

 

Ne sono strafelice .... mi gusto la tua felicità :wink:

e le belle immagini che ci hai mostrato ...... :biggrin: :scratch_one-s_head:

 

G.

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Picciacchiu, per me è soprattutto per questo: "Sarà perchè il sottobosco si è inselvatichito", e molto meno per l'altro.

 

X Gava: oh va bene, via pagheremo anche il ticket! Tra due settimane scendo :scratch_one-s_head: giù dalla Trave dai, se me ne lasci qualcuno.. lo sai che ci passo verso le dieci

Modificato da marco-bo
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Caro Gibbo,

è come se fossi stato lì...con te e la tua emozione,fantastico...tutto!! :biggrin:

 

Ma questa tua,chiamiamola scoperta,o se vogliamo...questo tuo contributo ad allargare i confini per la ricerca dei marzuoli,anche nei posti che sino a ieri,per modo di dire,eran preposti ai nostri beneamati porcini,mi fa sorgere questa domanda;

se ora ci mettiamo a cercar funghi seriamente sin dalla fine dell'inverno,in posti ove ci si recava SOLO per cercar porcini,procuriamo qualche danno ai futuri funghi o...il nostro calpestare il bosco,bello umido se non fradicio,non recherà alcun danno?

Io sono un pò pessimista al riguardo,ma voi...cosa ne pensate?

E tu Gibbo,grande fungaiolo e grande in tutto :priest2: pensi forse che con questa mia domanda...ho solo sprecato tempo?

 

Nel frattempo...ti abbraccio forte e...ancora complimenti!! :wink: :friends:

 

Ciao Pat,

bella domanda....

io non ho una risposta certa,

ho solo quel poco di esperienza data dagli anni passati ad osservare il Bosco.

Gava come sempre ha centrato il punto....

io credo che prima di tutto dipenda dall'habitat,

questo tipo di Bosco di pianura riesce a sopportare un logorio ben maggiore dei faggini bassi con muschio(quel terreno cede facilmente), quella di faggio alto con foglia è più simile a questo, come anche l'abetaia fitta....

insomma si potrebbe scrivere per delle ore e potrebbe essere l'imput giusto per farlo.

Tornando al calpestio,

certamente non fa bene al Bosco,

ma Wolfer sa bene di un suo Bosco dove fanno porcini superbi da decenni,

che viene metodicamente arato dagli animali e la vegetazione a parte quella bassa non risente minimamente dell'accaduto....

 

Non lo so Pat,

non lo so se andar per funghi anche d'inverno nuoce al Bosco,

ma credo che come ogni cosa che fa l'uomo,

se la fa con attenzione può andar nel bosco come e quanto vuole, per me.... :scratch_one-s_head: :x124:

 

 

 

 

 

Riguardo al discorso di Piciacchiu,

la vedo come Marco,

il Bosco lasciato a se stesso specialmente la macchia mediterranea cessa in pochi anni di produrre

grandi quantità di funghi,

il top resta un bosco giovane con piante di media altezza e luminoso.

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Oh Gibboneeee......

 

 

:scratch_one-s_head: ...... maremma bbbona......

 

 

 

... ma ora, che dopo tanto sforzo, è caduta un pò di neve.......

 

 

 

 

.... tu mi voi fa attaccà le ciaspe al chiodo e prende il canestro?!? :friends:

 

 

INCREDIBBILE!!!

 

 

:biggrin: :priest2: :wink:

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Ciao a tutti gli amici.

Ora che anche Giacomo ha fornito la sua risposta al quesito posto da Patrizio, espongo il mio personale punto di vista circa il calpestio dei boschi.

1) il bosco spesso è un ecosistema che si è formato nel tempo, sorretto da un equilibrio a volte molto particolare, sottoposto a diverse sollecitazioni di vario genere (climatiche, geologiche, antropiche, patologiche, incendi, ecc.).

2) Come tutti gli ecosistemi naturali, anche il bosco, ha in se la capacità di autoproteggersi, biodegradarsi e autorigenerarsi, ma entro limiti e tempi che certamente non sono quelli "frenetici e convulsi dell'uomo odierno".

In sostanza un bosco sano e maturo, può ben sopportare un certo livello di impatto ambientale (calpestio moderato, rottura di qualche rametto, sradicamento piccoli arbusti, rifiuti organici, ecc), ma se questo livello dovesse aumentare e fosse su larga scala, allora anche un bosco sano comincerebbe dar segni di "sofferenza".

3) Aggiungiamo poi, che negli ultimi anni, sempre più spesso assistiamo all'avvento di stagioni anomale (carenza di piogge ed elevate temperature), con conseguente stress meteo-idrico sopratutto a carico dell'apparato fogliare.

4) Il sopracitato equlibrio, crea anche le condizioni per l'istaurazione e la crescita dei miceli fungini (simbionti o saprofiti), che a loro volta sono molto "dipendenti" nella loro fruttificazione dalle condizioni meteo-climatiche, ma legati a questa vecchia, ma sempre valida equazione:

"UN BOSCO RICCO DI FUNGHI E' UN BOSCO SANO E RIGOGLIOSO, MENTRE LA SCOMPARSA DEI FUNGHI NE E' INDICE DI DEGRADO E SPESSO NE PRELUDE LA MORTE".

Concordo con Gibbo, che se tutti noi, andando nei boschi e prati con il massimo del rispetto, consapevoli dei danni ambientali che possiamo procurare con le nostre ricerche e cercando per quanto più possibile di prevenirli, sicuramente potremo ipotecare un buon futuro al nostro ambiente boschivo.

Un cordiale e affettuoso saluto a tutti,

Ennio.

Modificato da Ennio
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vuoi perchè nonostante tutto la gente è ancora male attrezzata per affrontare certi ambienti.

 

.....te dimmi dove, poi ti fò vedè io come sò attrezzato WF001784.gif :scratch_one-s_head: :biggrin: :priest2: :wink:

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1) il bosco spesso è un ecosistema che si è formato nel tempo, sorretto da un equilibrio a volte molto particolare, sottoposto a diverse sollecitazioni di vario genere (climatiche, geologiche, antropiche, patologiche, incendi, ecc.).

2) Come tutti gli ecosistemi naturali, anche il bosco, ha in se la capacità di autoproteggersi, biodegradarsi e autorigenerarsi, ma entro limiti e tempi che certamente non sono quelli "frenetici e convulsi dell'uomo odierno".

In sostanza un bosco sano e maturo, può ben sopportare un certo livello di impatto ambientale (calpestio moderato, rottura di qualche rametto, sradicamento piccoli arbusti, rifiuti organici, ecc), ma se questo livello dovesse aumentare e fosse su larga scala, allora anche un bosco sano comincerebbe dar segni di "sofferenza".

3) Aggiungiamo poi, che negli ultimi anni, sempre più spesso assistiamo all'avvento di stagioni anomale (carenza di piogge ed elevate temperature), con conseguente stress meteo-idrico sopratutto a carico dell'apparato fogliare.

4) Il sopracitato equlibrio, crea anche le condizioni per l'istaurazione e la crescita dei miceli fungini (simbionti o saprofiti), che a loro volta sono molto "dipendenti" nella loro fruttificazione dalle condizioni meteo-climatiche, ma legati a questa vecchia, ma sempre valida equazione:

"UN BOSCO RICCO DI FUNGHI E' UN BOSCO SANO E RIGOGLIOSO, MENTRE LA SCOMPARSA DEI FUNGHI NE E' INDICE DI DEGRADO E SPESSO NE PRELUDE LA MORTE".

Concordo con Gibbo, che se tutti noi, andando nei boschi e prati con il massimo del rispetto, consapevoli dei danni ambientali che possiamo procurare con le nostre ricerche e cercando per quanto più possibile di prevenirli, sicuramente potremo ipotecare un buon futuro al nostro ambiente boschivo.

Un cordiale e affettuoso saluto a tutti,

Ennio.

 

Beh Ennio, fa piacere questo grido d'allarme.

 

Anzi utilizzare questo primo topic che attrae tutti gli assetati di uscite :biggrin: come cassa di risonanza è cosa buona e giusta, perchè Maggio se lo chiami risponde e siamo di nuovo in bagarre senza nemmeno accorgersene.

 

Punto per punto

 

Accomunerei 1 e 2 che vanno di comune accordo, perchè se è vero che il bosco si è formato nel tempo, è anche vero che non sta mai fermo.

 

Il sottobosco che per conto mio per certe specie è la parte più importante, è in continua e costante evoluzione.

 

Ma in questo suo incedere noi siamo spesso ospiti irriguardosi, e come sottolinei tu Ennio, i nostri ritmi non seguono i suoi. (Quante volte avrò detto che non ha senso andare in un bosco di Faggio dopo 5/6 giorni che è piovuto, utilizzando come scudo a queste scelleratezze la scusa di andare a vedere quanto e come è piovuto ).

 

Punto 3, idem come sopra; se la gente immaginasse in una stagione di siccità come la scorsa, quanto "beve " un faggio d'alto fusto in termini di umidità, eviterebbe di andare nel bosco ad ogni piè sospinto a calpestare un sottobosco estremamente sofferente.

 

Punto 4, la parte da te evidenziata in maiuscolo, rappresenta il corollario a quanto espresso sopra....come può un bosco ( che io continuo ad interpretare a tutto tondo, sottobosco compreso ) essere sano e rigoglioso se l'impatto ambientale è per lui insopportabile.

 

Quindi ricapitolando, innanzitutto diamo uno sguardo a un ambiente tipico giusto per sapere di cosa stiamo parlando.

 

Risfodero una foto che avevo in avatar, così prendo due piccioni con una fava :scratch_one-s_head: ....quando parlo di pendenze mi riferisco a questo tipo di pendenze, che vi assicuro non si tratta di un'illusione ottica da digitale.

 

post-836-1202168646.jpg

 

Osservandola si può comprendere come in certi posti, e vi garantisco che di gente ce ne va fin troppa, sia per tutela personale, sia e soprattutto per ttela del sottobosco sarebbe auspicabile l'utilizzo di scarponi idonei, bastoni di sostegno e gerle per avere entrambi le mani libere, così da evitare continui ed inopportuni scivoloni.

 

Ho visto boschi spellati alla fine di Ottobre...da mettersi le mani nei capelli....niente più foglie, niente più muschio niente più di niente......solo terra smossa appoggiata alla base dei faggi e dura tutta intorno.

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Sotto, bosco da estatini :scratch_one-s_head: ....o Radana :biggrin: che dir si voglia.

 

Come vedete le pendenze son sempre le stesse, ma con un sottobosco non soffocato dalle basse faggete schiacciate dalla nevee che riesce a respirare offe la possibilità di esser percorso con meno incidenza da parte d ichi ne fruisce.

 

E' comunque evidente come in un sottobosco del genere i funghi hanno modo di svilupparsi e sporare.

 

Grazie per gl interventi interessanti...e te Marco smettila di rammentarmi ad ogni refolo di vento :priest2: ....questo è il topic celebrativo di Giacomo e delle sue conquiste...ed io no nc'entro nulla. :wink:

 

post-836-1202169410.jpg

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Un sentito grazie agli Amici intervenuti in risposta ai miei dubbi! :crigon_04:

I loro interventi penso possano aiutare tutti a crescere sotto il profilo del rispetto

e la mia domanda,quando mi è nata,stavo pensando sopratutto a quei raccoglitori occasionali(diciamo così)

che ben poco sanno anche di come si cammina in un bosco,per non parlare di altro.

Ormai lo vediamo tutti che...in questi ultimi anni,la pressione o la presenza nei boschi si è moltiplicata,

mi riferisco ai mesi di buttata ma...se come è vero che il forum cresce in modo esponenziale,

leggendo questo topic,la mia "paura"è che sempre più gente si senta attratta da nuove scoperte,

stimolata ad andare nella speranza(remota dico io)di emulare chi del bosco ha fatto casa e cuore

e...portando al massimo pensabile questo numero di persone,diciamo poco pratiche,a far sorgere in me questa domanda...il passo è stato breve!

Ma,ripeto,chi è intervenuto l'ha fatto con molta sagacia e saggezza,il mio augurio vero è che la gente ci/vi imiti,

non solo per far cesto,ma per pensare al fragile equilibrio dell'ambiente in cui ci muoviamo e quindi...

sapersi comportare di conseguenza,con tanto tanto rispetto!

Il bosco è vivo,

il bosco respira e mangia e beve,

il bosco ci assomiglia nelle primarie esigenze ma...non è l'uomo,

và rispettato come fosse un nostro caro nonno,

pieno di sorprese e saggezza,ma debole e fragile...

per questo abbiamo l'obbligo di difenderlo....sempre! :good: :00015014:

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raccoglitori occasionali(diciamo così)

 

esatto: mica tanto occasionali, ormai l'incremento del numero dei fungaioli è un dato di fatto, trend in continua ascesa, che poi siano frequenti le persone che non frequentano spesso il Bosco ma che ci si riversano solo in occasione delle buttate ci sta in parte anche questo, ma occasionali direi di no

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